Gestire i conflitti in classe: come farlo al meglio

I conflitti in classe possono rendere la vita di un bambino molto difficile. Ecco qualche consiglio per gestirli.
Gestire i conflitti in classe: come farlo al meglio
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 20 marzo, 2023

I conflitti in classe sono una realtà che non è estranea nella società attuale. Gli istituti scolastici non sono solo uno spazio di apprendimento, ma anche di convivenza; la scuola è uno spazio in cui si generano disaccordi che devono essere affrontanti in qualche modo.

Per la risoluzione positiva dei conflitti in classe, che si generano tra alunni e insegnanti e sono molto comuni, è importante trovare la soluzione migliore. A seguire, approfondiremo questo argomento per trovare delle possibile strade da percorrere.

Che cosa sono i conflitti?

In primo luogo, è importante sapere quando è che si viene a creare un conflitto in sé. Ovvero, i conflitti sono situazioni in cui sono coinvolte due o più persone che non sono d’accordo su qualcosa, hanno opinioni diverse e incompatibili. I conflitti sono molto comuni nella quotidianità della vita.

In questo modo, in classe ci possono essere conflitti sia tra insegnanti e alunni, così come tra gli stessi alunni. A seconda del tipo di conflitto e da come si affronta, questi possono influire in modo diretto sul progresso della classe e sul processo di apprendimento.

Punti chiave per gestire i conflitti in classe

Nonostante non esista una formula segreta per risolvere questi problemi, dal momento che il contesto e le persone sono diversi in ogni situazione, ci sono una serie di linee guida o punti chiave che risultano molto efficaci per gestire i conflitti in classe.

In qualsiasi situazione, che sia tra adulti o tra bambini, è importante coinvolgere i bambini nella risoluzione della disputa. Questo perché possano apprendere ad essere comprensivi e a fare lavoro di squadra.

Litigio tra alunni

Prevenzione dei conflitti in classe

Come prima cosa, è necessario stabilire un buon ambiente in classe e una corretta disciplina per evitare possibili conflitti. L’adulto che ne è incaricato, l’insegnante, deve dedicare del tempo ai bambini che possono presentare qualche problema, preferibilmente in modo individuale.

Inoltre, bisogna educare ai valori e stimolare lo sviluppo di abilità sociali ed emotive nei bambini e alunni. Un eccellente strumento per riuscirci sono le attività di gruppo.

Dall’altro lato, un buon modo per evitare la comparsa di conflitti in classe è che ogni insegnante stabilisca insieme ai bambini alcune regole di base di convivenza; è d’aiuto anche pianificare delle attività che sviluppino e incoraggino il dialogo e la convivenza in classe.

Favorire la comunicazione

Le relazioni umane all’interno della classe sono evidenziate chiaramente dalla comunicazione, tanto da quella verbale come da quella non verbale. È importante includere nelle attività abituali, anche attività che abbiano a che fare con lo sviluppo di abilità comunicative tra gli alunni stessi e anche all’interno del rapporto alunno-insegnante.

In questo senso, è fondamentale che anche l’insegnante lavori sulle sue abilità comunicative, dal momento che da questo dipenderà il clima che si creerà all’interno della classe.

Anche se molte volte non si può evitare la comparsa di conflitti, la comunicazione può essere lo strumento chiave per trovare una soluzione al problema. La risoluzione di situazioni conflittuali tramite il dialogo sincero e l’ascolto attivo da entrambe le parti è una modalità che deve essere rispettata e trasmessa.

“A scuola bisogna educare ai valori e stimolare lo sviluppo di abilità sociali ed emotive nei bambini e alunni.”

Analisi di natura, gravità e persistenza del conflitto in classe

I conflitti che si generano in classe possono essere di tipo sociale, culturale, curricolare o relazionale; inoltre, possono avere diversi gradi di gravità. Per poterli risolvere, per prima cosa bisogna identificare l’origine del conflitto, le persone coinvolte e gli interessi che sono messi in gioco.

Ruolo dell'insegnante

Ricorrere sempre alla mediazione come strumento fondamentale

In molte occasioni, le persone che sono coinvolte nel conflitto non arrivano a una soluzione da sole. Ed è qui che entra in gioco lo strumento della mediazione, che è estremamente utile nei conflitti tra alunni in cui il docente esercita la funzione di mediatore.

Quando ci sono dei problemi tra bambini o tra adulti in classe, il genitore, il professore o qualsiasi altro adulto ha l’obbligo morale di aiutare le parti ad arrivare a un accordo che sia favorevole per entrambi.

La mediazione è una tecnica molto utilizzata ed estremamente efficace per la gestione dei conflitti in classe. Questa tecnica si basa principalmente su comunicazione, uguaglianza e autonomia. Inoltre, quando viene esercitata dagli stessi protagonisti del conflitto, fa sì che i risultati siano più giusti ed equi.

In conclusione, gli istituti scolastici e chi ci lavora devono incoraggiare in modo costante le capacità comunicative degli alunni verso l’autorità dell’adulto e tra di loro.

La classe è uno spazio di convivenza in cui si creerà sempre un qualche conflitto; è importante sapere come gestirlo perché non comprometta il gruppo e il processo di apprendimento.


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