Mangiare il tonno in gravidanza: sì o no?

Siete incinte e avete voglia di tonno? Non preoccupatevi, non tutto è proibito. Ma vi diciamo se è conveniente consumarlo oppure no.
Mangiare il tonno in gravidanza: sì o no?

Ultimo aggiornamento: 17 gennaio, 2022

Il tonno è un pesce ricco di benefici per la salute. Ha un’ampia varietà di nutrienti essenziali, che devono essere inclusi nella dieta su base regolare. Ora, molte donne si chiedono se si può mangiare il tonno in gravidanza, domanda a cui risponderemo in dettaglio di seguito.

Prima di iniziare, è importante notare che durante la gravidanza è necessario limitare la presenza di determinati alimenti nella dieta, perché possono condizionare la salute della madre o del feto in via di sviluppo. Un esempio di questi sono gli insaccati, alcuni infusi e la caffeina. Cosa dicono gli esperti sul consumo di pesce? Ve lo diciamo nei prossimi paragrafi.

I benefici del tonno

Il tonno è uno dei superfood per le donne in gravidanza.

Cominciamo col commentare i benefici del tonno, che sono numerosi e molto importanti.

Questo pesce concentra proteine ad alto valore biologico e tutti gli aminoacidi essenziali. La sua assunzione è un aiuto per soddisfare il fabbisogno giornaliero di questi elementi, secondo l’evidenza di uno studio pubblicato negli Annals of Nutrition & Metabolism. E inoltre è una carne con un buon livello di digeribilità.

Il tonno contiene invece elevate quantità di acidi grassi della serie omega 3, molto importanti per la salute neurologica. Soprattutto per il cervello del bambino che è in pieno sviluppo.

Secondo una ricerca pubblicata su The Cochrane Database of Systematic Reviews, è consigliabile garantire la presenza di questi lipidi in quantità sufficienti nella dieta delle donne in gravidanza. Lo stesso vale per i bambini e, infatti, molte formule di latte sono integrate con questi nutrienti.

Quindi si può mangiare il tonno in gravidanza?

La verità è che si può mangiare il tonno durante la gravidanza, purché non venga consumato crudo.

Se si parla di tonno in scatola non ci sarebbero problemi, ma è importante stabilire un massimo di 3 scatole a settimana. Ciò è dovuto ai rischi derivanti dai componenti del contenitore metallico.

Nel caso di consumo di tonno fresco cotto si consiglia, inoltre, di non eccedere nelle quantità. Ebbene, anche se ci riferiamo a un pesce azzurro molto benefico per la salute, contiene una notevole quantità di metalli pesanti, come il mercurio.

Va bene inserire il tonno nel menu una volta alla settimana, ma l’ideale è alternarne il consumo a quello di altri pesci di piccola taglia, per evitare il bioaccumulo.

Ora, quello che non bisognerebbe fare è mangiare il tonno crudo e, tanto meno, la varietà rossa. Il rischio di avvelenamento causato da questa specie può essere elevato e, in alcuni casi, i risultati sono gravi. In questo modo, vale la pena sottolineare l’importanza di misure estreme di igiene alimentare durante la gravidanza.

E’ importante mangiare pesce in gravidanza!

Non solo il tonno è un buon prodotto da consumare durante la gravidanza, ma il pesce in generale è altamente raccomandato in questa fase della vita. Alcune varietà di scarsa qualità devono essere limitate, come il luccio (a causa del suo alto contenuto di metalli pesanti) o il pangasio (a causa del suo basso valore nutritivo).

Insalata di tonno con cetrioli, mais, olive e cipolle rosse

Il tonno in gravidanza fa bene, ma con le giuste accortezze

Come avrete visto, sì, si può e bisogna mangiare il tonno durante la gravidanza. È possibile inserire questo alimento nella dieta nella sua versione in scatola o fresca, ma deve essere sempre assicurato un buon processo di cottura per limitare il rischio microbiologico. In questo modo si garantisce la salubrità degli alimenti e si prevengono i problemi di salute del feto.

Se avete domande su quali alimenti potete includere nella vostra dieta durante la gravidanza, consultate un esperto di nutrizione. Tale professionista potrà proporre una linea guida adeguata, al fine di assicurare il corretto sviluppo dei processi fisiologici durante la gravidanza.


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