Il peso della gestante: fattore chiave nei parti prematuri

Le cause dei parti prematuri continuano a essere in gran parte ignote. Secondo studi recenti, però, il peso della madre rappresenta un importante fattore di rischio.
Il peso della gestante: fattore chiave nei parti prematuri

Ultimo aggiornamento: 29 dicembre, 2018

Per gli esperti, le cause che provocano i parti prematuri continuano a costituire una grande incognita. La maggior parte dei parti prematuri sono dovuti a una causa sconosciuta, anche se esistono alcune circostanze che li possono favorire.

Tra queste circostanze possiamo citare l’età della madre (nei casi in cui sia minore di 20 anni o maggiore di 40), i precedenti di parto prematuro, le gravidanze multiple, lo stress fisico o psichico, i precedenti materni di alcolismo, tabagismo o consumo di droghe, la malnutrizione materna o la presenza di malattie durante la gravidanza, come infezioni o ipertensione.

Molte madri, però, non arrivano mai a sapere quali sono state le cause del parto prematuro che hanno vissuto. Sono molti, infatti, i parti prematuri di madri giovani ai quali non è associato alcun problema.

Durante la gestazione, una delle grandi preoccupazioni sofferte da tutte le donne incinte è rappresentata dalla possibilità che il loro figlio possa nascere prima del tempo previsto. Si considera prematuro un bambino che nasce prima delle 37 settimane. Anche se ogni bambino prematuro è differente, nascere prima del tempo può rappresentare un alto rischio sia per il bebè che per la madre.

per la maggior parte dei bambini nati prematuri è necessario un periodo di ospedalizzazione

Il parto prematuro

Una gravidanza si considera a termine quando supera le 37 settimane di gestazione. Un parto normale, infatti, è considerato quello che si verifica tra la 37a e la 42a settimana. Quando il bambino nasce prima della 37a settimana viene definito “prematuro” o “pretermine”, secondo quanto ci viene spiegato dalla spagnola APREM, l’Associazione Nazionale dei Genitori Prematuri.

Il bambino prematuro presenta una condizione di “immaturità” dei suoi organi e degli apparati preposti alla respirazione, al controllo della temperatura, della digestione e del metabolismo. Queste circostanze rendono il bebè prematuro più vulnerabile alle malattie, a causa della sua assenza di difese. Inoltre, risulta maggiormente sensibile agli agenti esterni, come la luce e il rumore.

Non tutti i bambini prematuri sono destinati a presentare gli stessi problemi. Ognuno di loro, infatti, dovrà essere valutato da parte di un’équipe di specialisti, allo scopo di determinare quale sarà il trattamento integrale che dovrà essere applicato. Normalmente, i bambini nati dopo meno di 35 settimane di gestazione devono trascorrere un certo tempo ricoverati nelle Unità Operative di Neonatologia.

I cosiddetti “grandi prematuri”, quelli che nascono dopo meno di 32 settimane di gestazione o con un peso inferiore al chilo e mezzo, trascorreranno nell’ospedale un tempo più lungo. Inoltre, correranno rischi maggiori di incontrare problemi nel corso del loro sviluppo.

Da alcuni anni si cerca di prevenire i parti prematuri. Negli ultimi tempi, infatti, il loro numero ha subito un’impennata in tutto il mondo. Lavorando per prevenire questi fattori di rischio, è possibile ridurre significativamente il numero delle nascite premature e la mortalità infantile in tutto il mondo.

il peso della gestante è un importante fattore di rischio nei parti prematuri

Il peso della gestante e i parti prematuri

Da alcuni anni, uno dei filoni di indagine seguito dagli esperti e dai ricercatori è rappresentato dal tentativo di conoscere le cause che provocano un parto prematuro. Uno dei sintomi che gli specialisti hanno identificato di recente come possibile causa dei parti prematuri è l’indice di massa corporea della gestante.

Secondo uno studio realizzato dal Cincinnati Children’s Hospital Medical Center dell’Ohio, negli Stati Uniti, il 25% delle nascite premature potrebbero essere dovute all’indice di massa corporea della madre precedente al parto e al peso presentato durante la gravidanza.

I ricercatori hanno riscontrato che i rischi maggiori di nascita prematura si presentavano in donne dal basso peso. Il loro peso, infatti, aumentava di poco durante la gravidanza, oppure saliva in brevi periodi di tempo nel corso della gestazione.

È stato scoperto anche che l’eccessivo aumento di peso nelle donne obese costituisce un fattore di rischio. Di conseguenza, si rivela importante mantenere il peso raccomandato dal nostro medico. Inoltre, è altrettanto importante rivolgersi a uno specialista, se ci accorgiamo che il nostro peso si trova al di sotto o al di sopra del livello raccomandato.

L’indagine

Il gruppo di esperti ha studiato i registri di nascita dell’Ohio dal 2006 al 2011. Ha esaminato quasi 400.000 casi e si è concentrato sulle madri che hanno avuto un solo parto alla volta. In altre parole, non sono stati presi in considerazione i parti multipli.

Il lavoro scientifico ha riscontrato anche che aspetti come il peso basso erano presenti nel 90% delle madri che hanno avuto figli prematuri. Inoltre, hanno verificato che meno della metà delle donne inizia la gravidanza con un peso normale. Infine, solo il 32% raggiunge il peso ideale durante la gestazione.

L’indagine ha raggiunto la conclusione che le madri devono prestare particolare attenzione nel conseguire un peso corretto prima della gravidanza e nel seguire una nutrizione adeguata per ottenere l’aumento di peso necessario nel corso della gestazione.


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