Placenta: tutto quello che dovete sapere su questo organo meraviglioso

La placenta è l'organo indispensabile per il corretto sviluppo del feto durante la gestazione. Scopritene di più in questo articolo.
Placenta: tutto quello che dovete sapere su questo organo meraviglioso
Miriam Barriga Sánchez

Scritto e verificato l'infermiera Miriam Barriga Sánchez.

Ultimo aggiornamento: 10 marzo, 2023

La placenta è l’organo indispensabile per il corretto sviluppo del feto durante la gestazione, e si sviluppa solo in presenza di tale condizione. Permette di nutrire e ossigenare il feto, ma anche di eliminare i suoi prodotti di scarto assicurandone, così, la corretta crescita e il benessere.

Sviluppo della placenta

Lo sviluppo della placenta attraversa varie fasi durante la gravidanza. Inizia il quinto giorno successivo alla fecondazione, nella fase di sviluppo preimpianto, e continua, attraverso costanti mutamenti, durante tutta la gravidanza.

Che struttura presenta la placenta?

La placenta è formata da due tessuti: materno e fetale. Il tessuto fetale è rappresentato dal corion e il tessuto materno dalla parte più superficiale dell’endometrio uterino.

Il sacco amniotico, dentro il quale si trova il feto, è formato da due membrane unite tra loro: la membrana amniotica, che entra in contatto con il liquido amniotico e il feto, e il corion, una membrana più esterna che entra in contatto con il tessuto materno. Quando il sacco amniotico si rompe (rottura delle acque), queste membrane si rompono con la conseguente fuoriuscita di liquido all’esterno.

La parte materna presenta villi coriali. Si tratta di alcune strutture che si trovano in contatto con l’endometrio materno e che permettono la circolazione sanguigna madre-feto.

Sviluppo del feto

Il cordone ombelicale collega il feto con lo strato materno della placenta ed è formato da due arterie e una vena. A differenza della circolazione sanguigna negli adulti, in quella del cordone ombelicale sono le arterie a trasportare il sangue senza ossigenare dal feto alla placenta, mentre la vena trasporta il sangue ossigenato e carico di nutrienti verso il feto.

In genere, la placenta si inserisce sul fondo uterino (parte superiore), ma a volte può inserirsi in altre zone.

Funzioni della placenta

La placenta presenta molteplici funzioni, tutte fondamentali per il corretto sviluppo del feto:

  • Permette lo scambio di gas e nutrienti tra madre e feto.
  • Produce ormoni: gonadotropina corionica, progesterone e lattogene placentario.
  • Protegge il feto dalla risposta immunitaria materna, impedendo che venga rifiutato come corpo estraneo.

Ognuno di questi tre ormoni svolge una precisa funzione:

  1. La gonadotropina corionica permette di mantenere il corpo luteo funzionale, ovvero la ghiandola che produrrà progesterone e altri ormoni finché la placenta non sarà del tutto funzionale. È proprio questo ormone che viene rilevato dai test di gravidanza.
  2. Il progesterone viene secreto dal corpo luteo fino al secondo mese di gravidanza, quando comincia a essere prodotto dalla placenta. Viene usato per la sintesi di corticosteroidi fetali e prende parte alla formazione di cellule deciduali nell’utero, vitali per nutrire il feto.
  3. Il lattogene placentario stimola lo sviluppo e la secrezione della ghiandola mammaria, la crescita degli organi fetali e il peso della placenta.

La funzione immunitaria è indispensabile, in quanto per il corpo della madre l’embrione è un innesto che possiede proteine estranee al suo sistema immunitario (quelle sintetizzate a partire dai geni del padre), motivo per cui potrebbe essere rifiutato.

Questo meccanismo di compatibilità impedisce il rifiuto grazie alla produzione di fattori immunosoppressori e immunomodulatori nelle fasi iniziali della gestazione, tra altri.

Alterazioni nella placenta

Anomalie in termini di dimensioni

In media, la placenta pesa circa 500 grammi. Può presentarsi, tuttavia, placentomegalia (placenta superiore di 1/6 alle dimensioni del feto) oppure essere molto piccola.

Anomalie morfologiche

Una placenta normale presenta una forma circolare, a disco. Possono verificarsi, però, delle variazioni nella sua morfologia come:

  • Placenta bilobata: divisa in uno o più lobi.
  • Succenturiata: con uno o più lobi separati dal disco placentario principale e uniti tramite connessioni vascolari.
  • Spuria: simile alla succenturiata, ma senza unioni vascolari.
  • Circumvallata: nella faccia fetale presenta una depressione centrale, circondata da un anello biancastro (una ripiegatura di entrambe le membrane).

Anomalie nella penetrazione uterina

Il normale inserimento della placenta avviene nell’endometrio (denominato decidua durante la gravidanza). Esistono delle variazioni di questo inserimento, a ciò si devono placente di diversi tipi.

  • Accreta: i villi si inseriscono nel miometrio (muscolo uterino). Sono in contatto, ma non lo invade.
  • Increta: i villi penetrano nel miometrio.
  • Percreta: i villi attraversano il miometrio raggiungendo la sierosa peritoneale potendo persino penetrare nella cavità addominale e invadere gli organi vicini.
Feto e cordone ombelicale

Anomalie nell’annidamento

La placenta previa è quella che si inserisce nella parte inferiore dell’utero, potendo arrivare a bloccare l’orifizio cervicale interno e impedendo, così, il parto vaginale. Ne esistono diversi gradi: di impianto basso, marginale, occlusivo parziale e occlusivo totale.

Alterazioni tumorali

Queste alterazioni sono poco frequenti, ma possono presentarsi.

  • Mola idatiforme: consiste nello sviluppo di una massa placentaria localizzata, non invasiva, non pleonastica e non maligna dopo l’annidamento di un ovulo fecondato e, in genere, in assenza di feto. Quando si presenta questa alterazione, di solito il sangue presenta livelli molto alti dell’ormone B-HCG.
  • Tumori trofoblastici gestazionali: queste alterazioni sono relativamente rare, ma molto aggressive e gravi. Possono essere tumori benigni o maligni la cui caratteristica comune è che si sviluppano a partire dalla placenta.

Anomalie vascolari

L’insufficienza placentaria può presentarsi quando la placenta non svolge in modo corretto le sue funzioni, a causa del suo invecchiamento o di infarti placentari, tra altri motivi.

Ricordate…

Se ne avete l’occasione, chiedete all’ostetrica o al medico che vi accompagneranno durante il parto di poter vedere la placenta e le sue parti. Si tratta di un organo incredibile che permette ai nostri figli di svilupparsi correttamente, dunque il suo valore è inestimabile.


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