Prurito in gravidanza: 5 trucchi per attenuarlo

Durante la gravidanza, il corpo della gestante è sottoposto a fastidiosi cambiamenti, come la presenza di prurito. Ecco alcuni trucchi utili per attenuarlo.
Prurito in gravidanza: 5 trucchi per attenuarlo

Ultimo aggiornamento: 28 giugno, 2019

La vita di una donna in stato di gravidanza cambia completamente: i suoi ormoni, il suo corpo e perfino la sua mente sono del tutto diversi. Inizia a subire alterazioni importanti che si manifestano soprattutto sulla pelle: uno di questi è rappresentato dal prurito in gravidanza.

In generale, le future madri si mettono alla ricerca delle informazioni che permetteranno loro di reagire nel momento in cui si presenteranno questi cambiamenti. Questi ultimi possono essere, in alcuni casi, superficiali. Altri, invece, possono lasciare delle tracce importanti, se non vengono prese le contromisure necessarie per affrontarli.

È questo il caso del prurito in gravidanza. Una circostanza, spesso disagevole, che non sappiamo come trattare e che in alcuni casi è destinata a lasciare dei segni sul nostro corpo. Sopportarla senza subire traumi maggiori è una caratteristica presente durante quasi tutto il processo della gestazione.

Il nome scientifico è “colestasi intraepatica della gravidanza” (CIG), nota anche come “colestasi gravidica” o “colestasi ostetrica”.

Il prurito in gravidanza

Quando siamo incinte è possibile che pruda l’intero corpo, ma che vengano particolarmente colpite regioni come i seni, l’addome e i fianchi. Questo fenomeno si presenta quando il nostro addome si estende per fare spazio per il bebè, che si trova in fase di piena crescita.

Gli ormoni come l’estrogeno raggiungono livelli così alti da diventare uno dei fattori responsabili del terribile prurito.

Quando si presenta questo fastidio così comune?

Si tratta di un sintomo molto frequente, che colpisce circa il 40% delle donne incinte. Generalmente, si verifica durante il secondo o il terzo trimestre, quando la pelle raggiunge una notevole estensione. È un fastidio che si presenta piuttosto comunemente, nel corso di questo meraviglioso processo nel quale portate dentro al vostro ventre una creatura piccola e fragile.

Da quale causa è provocato il prurito in gravidanza?

per attenuare il prurito in gravidanza, si consigliano vestiti larghi e in fibre naturali

È necessario tenere presente il fatto che i cambiamenti immunologici, endocrini e metabolici che si presentano durante la gravidanza sono di una certa importanza. Quindi, la consistenza e l’aspetto esteriore della pelle non si sottraggono a queste alterazioni. Tutto ciò contribuisce alla comparsa del prurito, che comporta la presenza sulla nostra epidermide di secchezza, bruciore e squame.

Un altro sintomo di cui potete soffrire consiste nel fatto che i palmi delle mani o dei piedi diventino rossi e presentino prurito. Ciò è dovuto all’aumento dell’ormone estrogeno. Quasi sempre, questo prurito è destinato a scomparire nel momento del parto.

Non dovete allarmarvi, perché, anche se è fastidioso, questo prurito è perfettamente normale.

Esistono inoltre altri tipi di eruzione cutanea che fanno la loro comparsa. Un esempio è costituito da una sorta di eczemi o macchie sull’addome, molto più grandi di un normale sfogo cutaneo. Sono così grandi e vistosi che possono sembrare manifestazioni di orticaria. Vengono chiamati papule, placche pruriginose o urticariformi della gravidanza.

Trucchi per evitare il prurito

Una volta che abbiamo individuato chiaramente le caratteristiche base che indicano il tipo di prurito, possiamo applicare i seguenti 5 trucchi in grado di attenuare questo fastidio.

  1. Fate delle docce fredde, utilizzando saponi delicati, anallergici o che contengano glicerina, mandorle, avena o aloe vera.
  2. Utilizzate delle creme idratanti, preferibilmente costituite da ingredienti naturali, oppure create voi stesse le vostre creme a base di miele o camomilla o, infine, applicate oli naturali, come quello di cocco, di mandorle o lavanda (quest’ultimo è noto per le sue notevoli capacità di rendere più bella l’epidermide).
  3. Bevete molta acqua e, se svolgete esercizi leggeri come camminare, fatelo durante le ore più fresche: in questo modo la vostra circolazione funzionerà meglio e ridurrà il prurito. Non dimenticate di applicare sempre una protezione solare: eviterete che sul vostro corpo compaiano macchie dovute alle eruzioni cutanee e al contatto con la luce solare.
  4. Utilizzate vestiti larghi, realizzati in fibre naturali, come cotone, e in colori chiari.
  5. Fate dei bagni immergendovi in acqua di avena o bicarbonato di sodio, che possiede proprietà antipruriginose.

Altri suggerimenti

in gravidanza, si consiglia di non uscire di casa durante le ore più calde

Quelli che seguono sono alcuni suggerimenti che potete seguire per migliorare l’efficacia dei trucchi che vi sono stati suggeriti nelle righe precedenti.

  • Cercate di evitare le docce o i bagni caldi: seccano la pelle e aggravano il prurito.
  • Utilizzate detergenti e prodotti per la pulizia che siano naturali.
  • Sciacquatevi bene con acqua fresca e utilizzate asciugamani morbidi.
  • Cercate di non uscire durante le ore più calde, perché in questo modo il prurito potrebbe acuirsi.
  • Se pensate di soffrire di colestasi, chiamate immediatamente il vostro medico, perché potrebbe costituire un problema molto grave per il vostro bebè.
  • Per quanto possibile, frequentate luoghi freschi e ombreggiati ed evitate il contatto con oggetti vecchi, polvere e acari.

Le raccomandazioni che vi abbiamo segnalato vi aiuteranno a gestire questo malessere e vi permetteranno di essere più tranquille, mentre vi preparate per questo giorno così speciale: l’arrivo in famiglia di un nuovo membro.

Tutti i suggerimenti che vi proponiamo devono essere accompagnati dalle indicazioni e dai consigli del vostro medico. Cerchiamo così di accompagnarvi in tutta sicurezza in quella che è la più bella fase della vostra vita: quella che vi porterà a diventare mamma.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.