Il metodo Ramzi per scoprire il sesso del bebè

Conoscete il metodo Ramzi per scoprire il sesso del bebè? Leggete questo articolo per scoprire tutto ciò che dovete sapere.
Il metodo Ramzi per scoprire il sesso del bebè

Ultimo aggiornamento: 05 gennaio, 2021

Al giorno d’oggi esistono diversi metodi che ci consentono di determinare il sesso del bebè prima della sua nascita. Questi metodi sono il frutto dei progressi compiuti in ambito scientifico e tecnologico. Alcuni dei metodi più diffusi al giorno d’oggi sono, tra gli altri: il metodo Ericsson, il metodo Ramzi, quelli di Shettles, Whelan, il calendario cinese e il calendario Maya.

Siete incinte e siete curiose di sapere quale sarà il sesso del vostro bebè? Tranquillizzatevi, perché oggi è possibile ottenere questa informazione fin dalla prima ecografia. Dare un nome e un volto al vostro futuro bebè, infatti, rappresenta un avvenimento davvero speciale, una grande emozione!

Il metodo Ramzi è diventato uno dei più richiesti, al giorno d’oggi, grazie all’impazienza dei genitori per scoprire il sesso dei loro bebè. Attenzione, però! Anche se la validità di questa tecnica non è stata confermata dalla scienza, ha fornito risultati con una percentuale di successi che si aggira intorno al 97%.

In che modo viene raggiunta questa precisione? Semplicemente prendendo in considerazione la posizione della placenta durante la prima ecografia a cui la donna si sottopone nel periodo iniziale della gravidanza. In larga misura, si tratta di avere fiducia e credere o, semplicemente, escludere a priori.

A partire dalla settima settimana, è possibile osservare una certa differenziazione del testicolo. Ciononostante, fino all’undicesima settimana di gestazione, la crescita e lo sviluppo dei genitali esterni sono identici in entrambi i sessi. Questa distinzione si manifesta solo in seguito, anche se le variazioni tra pene e clitoride possono essere osservate dopo la quattordicesima settimana.

Il metodo Ramzi è un modo per interpretare le immagini della prima ecografia.

Anche se gli organi sessuali iniziano a svilupparsi a partire dalla quarta settimana di gestazione, il metodo Ramzi consente, attraverso lo studio delle immagini, di scoprire il sesso del bebè prima dell’ottava settimana di gravidanza.

In generale, in questa fase iniziale è quasi impossibile distinguere i genitali. È proprio per questa ragione che il metodo Ramzi ha guadagnato una così grande popolarità. Attraverso la classica ecografia della ventesima settimana di gravidanza, infatti, con un po’ di fortuna sarà possibile distinguere il sesso del bebè con una certa sicurezza.

In che modo il metodo Ramzi determina il sesso del bebè?

Nel corso di un decennio, più di cinquemila ecografie sono passate tra le mani del ginecologo Saad Ramzi Ismail (l’inventore di questo metodo). I suoi risultati si sono basati sull’osservazione di esami radiografici riferiti a gravidanze singole.

Come ha sviluppato questo metodo? In primo luogo, analizzando attentamente l’area luminosa che circonda il sacco gestazionale, dove inizia a crescere la placenta. Il dottore, in seguito alle proprie osservazioni, si è imbattuto in una curiosa coincidenza.

Nel corso dei suoi studi, Ramzi ha seguito delle regole rigorose e, per raggiungere una conclusione, ha impiegato un Eco-Color Doppler, allo scopo di vedere la direzione e identificare la localizzazione delle villosità corioniche.

Ramzi ha spiegato questo sorprendente fenomeno ricorrendo alla polarità dei cromosomi. A suo avviso, gli XX aderiscono a un lato, mentre gli XY scelgono l’altro lato. Così, la membrana dell’ovulo della madre presenta una polarità alternante che accetta o rifiuta lo sperma del cromosoma X o Y in base al suo ciclo di energia.

  • Se, secondo quanto emerge dallo studio, la placenta o le villosità corioniche si trovano a sinistra, l’embrione presenta cromosomi XX, il che significa che si tratta di una bambina. In tal caso, l’affidabilità del metodo è del 97,5%.
  • Quando invece l’ecografia mostra che la placenta o le villosità corioniche si trovano sulla destra, l’embrione possiede cromosomi XY o, in altre parole, si tratta di un maschio. In questo caso, l’affidabilità della tecnica si riduce al 97, 2%.
Il metodo Ramzi consente di scoprire il sesso del bebè con una certa approssimazione.

Come viene valutato il sesso del bebè mediante questa ecografia iniziale?

Alcuni genitori si sbagliano nel predire il sesso del bebè, perché si basano sul luogo occupato dal piccolo. In realtà, non dovete concentrarvi sull’ubicazione del vostro bebè, ma sul punto nel quale si formerà la placenta. All’inizio, i feti si mantengono vicino alla placenta, ma ciò che più conta è cercare l’area luminosa.

Un dato altrettanto importante consiste nel prendere in considerazione il tipo di esame che è stato realizzato. Per esempio, l’ubicazione da cercare è destinata a variare, nel caso che l’ecografia sia vaginale o addominale. Smettete di perdere il vostro tempo e andate a cercare la prima ecografia. In questo caso, considerate i seguenti suggerimenti:

  • Nel caso in cui abbiate tra le mani un’ecografia vaginale, se il feto è impiantato alla vostra sinistra si tratta di una femmina; in caso contrario, di un maschio.
  • Se invece disponete di un’ecografia addominale, i risultati devono essere interpretati come se fossero riflessi in uno specchio. Quindi, se vedete che la placenta si trova sulla destra (in realtà si troverebbe a sinistra), preparate il fiocco rosa. Se invece la trovate sulla sinistra (che sarebbe la destra), procuratevi quello azzurro.

Se avete difficoltà nell’interpretare l’ecografia o nell’identificare la collocazione della placenta, liberatevi dei vostri dubbi. Chiedete al vostro medico di indicarvi questa informazione. Naturalmente, la verità assoluta sul sesso del bebè vi sarà svelata solamente dopo la ventesima settimana.

Tuttavia, il metodo Ramzi rappresenta una buona alternativa per trascorrere le settimane giocando a togliervi questa curiosità. Non dimenticate che non si tratta dell’unica tecnica per scoprire qual è il sesso del bebè. La forma del ventre, i cambiamenti fisici, le formule matematiche e perfino i calendari cinesi e Maya possono contribuire a farvi risolvere questo indovinello che è in grado di non farvi dormire la notte.


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