I cambiamenti anatomofisiologici nella gestante

I cambiamenti anatomofisiologici nella gestante sono numerosi. Leggete questo articolo per saperne di più e capire perché si verificano.
I cambiamenti anatomofisiologici nella gestante
Miriam Barriga Sánchez

Scritto e verificato l'infermiera Miriam Barriga Sánchez.

Ultimo aggiornamento: 01 marzo, 2023

I cambiamenti anatomofisiologici nella gestante sono dovuti alla nuove richieste e necessità che provengono dal suo corpo e dal feto. Questi cambiamenti coinvolgono tutti gli apparati e i sistemi dell’organismo, e non tutte le donne li subiscono in uguale misura. Per questa ragione, in questo articolo vi offriamo tutte le informazioni che riguardano questi cambiamenti.

Cambiamenti anatomofisiologici nella gestante

Apparato riproduttore

L’utero è l’organo dell’apparato riproduttore che subisce il maggior numero di cambiamenti anatomofisiologici nella gestante. Le sue dimensioni aumentano fino a raggiungere, alla fine della gestazione, una capacità di circa 5 litri e di 1.100 grammi di peso.

Nella donna non incinta, l’utero si trova all’interno del bacino. Durante la gravidanza si trasforma in un organo addominale e, a mano a mano che aumenta di dimensioni, è possibile palparne il fondo attraverso l’addome.

La crescita uterina è uno dei parametri maggiormente impiegati nel controllo dell’evoluzione della gravidanza. Questa crescita è dovuta all’azione degli ormoni estrogeni e al progesterone, e alla distensione provocata dalla crescita fetale dall’interno.

Allo stesso modo, il flusso sanguigno verso l’utero aumenta con l’avanzare della gravidanza, in modo da poter irrorare adeguatamente la placenta e, di conseguenza, il feto.

l'apparato riproduttore è quello maggiormente interessato dai cambiamenti anatomofisiologici nella gestante

Altri cambiamenti nell’apparato riproduttore

Nel collo dell’utero aumenta la secrezione dei linfonodi cervicali, dando origine al tappo mucoso, che servirà da difesa di fronte al possibile ingresso di microrganismi nella vagina.

Aumenta anche la propria vascolarizzazione e si edematizza, si ammorbidisce (segno di Hegar) e assume una colorazione lievemente azzurrina.

La vascolarizzazione aumenta anche nella regione vaginale e vulvare, facendo sì che i tessuti diventino lievemente edematosi e cianotici (segno di Chadwick).

La vagina diventa più elastica in preparazione al parto e aumenta la secrezione di fluido vaginale denso e biancastro. Il pH acido del flusso vaginale protegge dall’attacco di numerose infezioni, ma è anche un terreno di coltura per funghi. Ciò rende frequenti in gravidanza le infezioni micotiche (candidosi).

All’incirca fino alla 7a settimana di gravidanza, una delle ovaie contiene il corpo luteo, che mantiene la produzione ormonale che consente alla gravidanza di proseguire fino a quando la placenta non diventa il principale produttore di ormoni.

Le mammelle aumentano di dimensioni, la pigmentazione dell’areola e del capezzolo cresce e compaiono piccoli rilievi sul capezzolo (tubercoli di Montgomery), che sono ghiandole sebacee ipertrofizzate. Allo stesso modo, compare la rete venosa di Haller e, a partire dal 4° mese di gestazione, è possibile che si presenti la prima secrezione lattea.

Nell’ambito dei cambiamenti anatomofisiologici nella gestante, l’apparato riproduttore è uno di quelli che presenta il maggior numero di alterazioni.

Pelle

I cambiamenti ormonali rappresentano la causa della maggior parte delle alterazioni cutanee. Durante la gravidanza possono comparire:

  • Iperpigmentazione nella linea alba dell’addome, dei capezzoli, delle areole o della vulva.
  • Macchie sul viso (cloasma gravidico).
  • Possono comparire varici sul viso, sul collo, alle estremità o sul torace.
  • Smagliature alle mammelle, sull’addome o sui glutei.
  • Aumento dell’attività delle ghiandole sudoripare e sebacee.

Cambiamenti metabolici

A livello metabolico, anche i corpo della gestante subisce delle alterazioni:

  • Aumento di peso. È dovuto principalmente al feto e agli annessi fetali, all’aumento di volume del sangue e del liquido interstiziale, alla crescita dell’utero e delle mammelle e ai nuovi depositi di grasso.
  • Metabolismo degli idrati di carbonio. La produzione di insulina aumenta e, allo stesso tempo, compare una resistenza dei tessuti al suo effetto. aumenta l’utilizzo periferico di glucosio e diminuisce la produzione di glucosio nel fegato.
  • Metabolismo dei grassi. Durante il secondo trimestre, aumentano sia la sintesi che l’assorbimento di colesterolo e trigliceridi, così come l’accumulo di grasso nei tessuti.
  • Metabolismo delle proteine. La crescita dei tessuti fetali comporta una grande richiesta di proteine.
  • Metabolismo idrico. La ritenzione di acqua durante la gravidanza è fisiologica. Vengono trattenuti fino a 7 litri di acqua, tra madre, feto e annessi fetali.

Apparato respiratorio

L’aumento di estrogeni durante la gravidanza provoca iperemia della mucosa delle fosse nasali, che genera episodi di rinite, congestione nasale o epistassi (sangue dal naso).

Anche la cassa toracica subisce delle modifiche nel corso della gravidanza. Il diaframma si solleva e la larghezza del torace aumenta. Questi cambiamenti sono dovuti all’aumento di dimensioni dell’utero e al rilassamento dei legamenti intercostali a causa degli ormoni.

i cambiamenti anatomofisiologici nella gestante

Anche al livello della funzione polmonare si producono alcune alterazioni:

  • La capacità residua funzionale e totale diminuisce.
  • Aumentano la capacità inspiratoria e il volume corrente.
  • Aumenta lievemente la frequenza respiratoria, soprattutto nel terzo trimestre.

Cambiamenti anatomofisiologici nella gestante nell’apparato digestivo

È normale che le donne incinte soffrano di nausee e vomito. Questo fenomeno è dovuto, principalmente, alla presenza e all’azione dell’ormone Beta-hCG e del progesterone (ormoni che agiscono durante la gravidanza).

Anche la bocca subisce alterazioni nel corso della gravidanza, perché, a causa dell’azione degli ormoni, il pH salivare si abbassa, cosa che potrebbe alterare la flora batterica. Se non viene potenziata un’adeguata igiene orale, questo fenomeno può portare alla formazione di carie.

Inoltre, gli estrogeni aumentano la vascolarizzazione, che può provocare sanguinamento e infiammazione delle gengive.

L’utero, aumentando di dimensioni, sposta gli organi addominali, facendo aumentare la pressione intraddominale. Il progesterone rilassa il tratto gastrointestinale; di conseguenza, il transito intestinale rallenta. Questo fenomeno può provocare:

L’azione del progesterone agisce anche sulla vescicola biliare, rallentandone lo svuotamento, fatto che aumenta la densità della bile. Questi cambiamenti favoriscono l’insorgere di litiasi (comparsa di calcoli o “pietre”) nella vescicola.

Apparato urinario

Durante la gravidanza, i reni aumentano di dimensioni con l’aumentare della vascolarizzazione, del volume interstiziale e degli spazi morti. Anche la pelvi renale e gli ureteri si dilatano.

Questi cambiamenti sono maggiormente marcati nel rene destro (a causa della rotazione dell’utero) e si possono osservare a partire dal primo trimestre di gravidanza. Inoltre, provocano una stasi urinaria che può dare luogo a infezioni o litiasi nel rene.

L’utero aumenta la pressione intravescicale, che, sommata all’aumento di produzione di urina, dà luogo a un incremento delle minzioni quotidiane.

Cambiamenti anatomofisiologici nella gestante nel sistema endocrino

Durante la gravidanza si verificano delle alterazioni nella secrezione di diversi ormoni, così come ne vengono liberati altri di nuovi. Quelli che seguono sono alcuni degli ormoni che influiscono durante la gravidanza:

Gonadotropina corionica (hCG)

Si tratta di un ormone prodotto dalla placenta; la Beta-hCG è la subunità che esercita l’influenza maggiore in gravidanza. Durante il primo trimestre i suoi livelli sono molto alti e diminuiscono per poi mantenersi stabili durante il resto della gestazione.

Questo ormone influisce sulla crescita fetale, mantiene il corpo luteo fino a quando la placenta non è in grado di produrre steroidi a sufficienza e stimola i testicoli fetali in modo che producano testosterone.

È l’ormone rilavato dai test di gravidanza, sia quelli del sangue che quelli dell’urina.

i cambiamenti anatomofisiologici nella gestante si riflettono anche sull'appetito

Lattogeno placentare (HPL)

Anche questo è un ormone placentare. Le sue funzioni consistono nell’aumentare la lipolisi, incrementare la resistenza all’insulina, ridurre la gluconeogenesi e indurre la proliferazione del tessuto mammario.

Estrogeni e progesterone

Anche questi sono prodotti dalla placenta. Intervengono nella maggior parte dei cambiamenti che si verificano durante la gravidanza.

Ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH)

Si tratta di un ormone ipotalamico che agisce sulla crescita della placenta; i suoi livelli aumentano durante la gravidanza.

Prolattina

È un ormone ipofisario. I suoi livelli aumentano con l’avanzare della gravidanza in preparazione dell’allattamento.

Ormone tireostimolante (TSH)

Viene prodotto nella ghiandola tiroide. I suoi livelli si abbassano lievemente nel primo trimestre, con l’aumento dell’hCG (possiedono una struttura simile). Poi i suoi livelli tornano alla normalità.

Apparato cardiovascolare

Nella gestante, il volume sanguigno aumenta di circa 1.500 – 1.700 ml. Questo aumento di volume non avviene in maniera regolare, perché nel sangue il volume plasmatico aumenta maggiormente rispetto a quello cellulare, il che comporta un’emodiluizione e un’anemia fisiologica.

Questo aumento del volume sanguigno svolge diverse funzioni durante la gravidanza:

  • Protegge dalle perdite di sangue che la madre subirà nel corso del parto.
  • Soddisfa le nuove richieste metaboliche.
  • Protegge dagli effetti nocivi del deterioramento del ritorno venoso in gravidanza.

Il numero di leucociti cresce e le piastrine possono subire una lieve diminuzione. Aumentano i fattori di coagulazione e l’attività fibrinolitica si abbassa, il che, sommato alla stasi sanguigna che l’utero provoca al ritorno venoso, aumenta il rischio di soffrire di un tromboembolismo.

A livello anatomico, il diaframma si solleva e si sposta in avanti e verso la sinistra del cuore. La gittata cardiaca (GC) aumenta, così come la frequenza cardiaca, che aumenta fino a 15-20 battiti al minuto.

Allo stesso modo, i valori della pressione arteriosa non si modificano durante la gravidanza e, in alcuni casi, possono diminuire.

Altri cambiamenti anatomofisiologici nella gestante

Ossa

Durante la gravidanza, la donna incinta aumenta l’assorbimento di calcio e fosforo, così come attiva il contenuto delle proprie ossa per consentire l’adeguato sviluppo del feto. Dopo il parto, la densità torna alla normalità. È stato dimostrato che la gestazione non rappresenta un fattore di rischio nella futura insorgenza di osteoporosi.

Apparato muscoloscheletrico

Per adattarsi all’aumento di peso, la colonna vertebrale accentua la propria lordosi. Le radici nervose vertebrali possono comprimersi o distendersi. questi cambiamenti possono portare a lombalgie o nevralgie.

alterazioni nella fisiologia della gestante

Sistema immunitario

Nel corso della gravidanza, alcune funzioni immunitarie vengono soppresse per consentire che un “corpo estraneo” (l’embrione) venga alloggiato nel corpo.

Sessualità

Le modificazioni che sono state precedentemente descritte possono influire sulla sessualità. L’aumento della vascolarizzazione della regione genitale incrementa la sensibilità, cosa che può accrescere la soddisfazione ma, per alcune donne, risultare fastidiosa.

Nelle gravidanze che seguono un corso normale, le contrazioni generate nell’utero dopo un orgasmo non sono in grado di provocare il parto, data la loro bassa intensità.

A proposito dei cambiamenti anatomofisiologici nella gestante ricordate che…

Nel corso della vostra gravidanza non esitate a consultare la vostra ostetrica o il vostro ginecologo in merito a tutti i dubbi che potrebbero sorgere sui cambiamenti presentati dal vostro corpo.


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