La scienza spiega la perdita di materia grigia durante la gravidanza

Durante la gestazione, il corpo della donna è sottoposto a un gran numero di cambiamenti. Ecco come la scienza spiega la perdita di materia grigia durante la gravidanza.
La scienza spiega la perdita di materia grigia durante la gravidanza
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 17 aprile, 2023

Si è parlato molto dei cambiamenti che colpiscono la donna in gravidanza. A quanto pare, la gestazione provoca una diminuzione della nostra memoria, al punto che si parla di “cervello annebbiato” durante l’allattamento e di altri disturbi. Fino ad ora, la scienza è riuscita a stabilire che, in effetti, questi cambiamenti si verificano davvero. Da parte loro, anche la maggior parte delle madri possono affermare che la perdita di materia grigia durante la gravidanza è un fenomeno reale.

Possiamo garantirvi che durante la gestazione accade qualcosa nel cervello femminile. Per questa ragione, sono stati realizzati degli studi scientifici, allo scopo di confermare la presenza di questo malessere. Con il sostegno di prove solide, la scienza ha potuto dimostrare che i cambiamenti sono più apprezzabili di quanto potevamo immaginare.

I cambiamenti nella gravidanza sono una conseguenza della perdita di materia grigia

Come è noto, durante la gravidanza la donna è sottoposta a diversi tipi di cambiamenti. In un certo modo, potremmo pensare che anche il cervello sia interessato da queste alterazioni. Tuttavia, la scienza è riuscita a spiegare che, al contrario, è la perdita di materia grigia a provocare la maggior parte delle trasformazioni.

Secondo la scienza, i cambiamenti nella gravidanza sono una conseguenza della perdita di materia grigia

In altre parole, la maggior parte degli effetti presentati dalla donna incinta sono la conseguenza di un’alterazione cerebrale. Quest’ultima dipende dai profondi cambiamenti che avvengono nel corpo in seguito alla gravidanza.

È noto che la madre pensa tutto il tempo al proprio bebè, che si sente impacciata e che dimentica spesso le cose. Questi sintomi non producono un danno cerebrale, ma, al contrario, si verificano proprio perché si è già manifestata una perdita di materia grigia.

La materia grigia è la sostanza di cui sono composte alcune parti del cervello umano. Si ritiene che sia associata allo sviluppo dei principali processi mentali, come l’intelligenza e il ragionamento.

Al giorno d’oggi, a questa sostanza si attribuisce una funzione generale; per esempio, la sua connessione con altre funzioni fondamentali. Coerentemente con questa idea, è stata riscontrata la sua particolare relazione con il sistema nervoso centrale.

La gravidanza genera cambiamenti nella materia grigia

Ricerche condotte su questa questione hanno dato come risultato il fatto che, con la gestazione, sia la struttura che le dimensioni del cervello subiscono delle modifiche. Di conseguenza, ne risultano colpiti i sentimenti e l’atteggiamento nei confronti di altre persone. Tali modificazioni sono fondamentali perché si sviluppi l’empatia nei confronti del bebè.

Si ritene che lo scopo di questo cambiamento sia in rapporto con l’ottimizzazione delle funzioni destinate a favorire la conoscenza e l’identificazione con il figlio. Per esempio, il bisogno della madre di comprendere i suoi sentimenti e di porsi in stato di allerta di fronte a possibili minacce. In altre parole, in qualche modo sviluppa un’indispensabile funzione protettrice.

Prendere la decisione di avere un figlio è un atto trascendentale. Si tratta di decidere che il tuo cuore camminerà sempre al di fuori del tuo corpo.

– Elisabeth Stone – 

Come sappiamo, non c’è bisogno di spiegare molte cose a una madre. È normale che iniziamo ad amare i nostri figli e a dedicarci completamente a loro ancora prima della loro nascita. Secondo gli esperti, questo stato ha a che vedere con la perdita di materia grigia.

I cambiamenti che la gravidanza provoca nel cervello possono permanere nella donna per molti anni. Sono chiaramente percepibili nei primi anni di vita del bebè. Possono perdurare durante la prima parte dell’infanzia. A volte queste alterazioni presentano un carattere più profondo, portando a un maggior attaccamento emotivo delle madri con i loro piccoli.

La perdita di materia grigia in gravidanza è un cambiamento destinato a permanere a lungo

Che cosa dice lo studio

La perdita di materia grigia è stata identificata dai ricercatori grazie all’impiego di uno scanner cerebrale. Per ottenere i dati, gli scienziati hanno osservato il cervello delle donne prima della gestazione. In seguito, hanno nuovamente esaminato con lo scanner il loro cervello, per analizzarne i cambiamenti.

Secondo le spiegazioni fornite dalla ricercatrice olandese Elseline Hoekzema, la perdita di materia grigia si è verificata nelle zone che comprendono la comprensione e la percezione interpersonale. Al riguardo, si osserva che questi cambiamenti non rappresentano un problema grave. In questo senso, si tratta di un processo di ottimizzazione che consente alla madre di identificare e sostenere le necessità del neonato.

In altre parole, è un cambiamento che favorisce le donne nel rapporto che creano con i loro figli. Secondo i risultati, non sono stati rilevati cambiamenti permanenti in regioni come quelle che coinvolgono il pensiero cognitivo, il linguaggio o l’attenzione della donna. Si tratta di un’alterazione che permette di adattare le capacità della donna alla nuova fase che sta attraversando.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Hoekzema, E., Barba-Müller, E., Pozzobon, C., Picado, M., Lucco, F., García-García, D., … & Vilarroya, O. (2017). Pregnancy leads to long-lasting changes in human brain structure. Nature neuroscience, 20(2), 287-296. https://www.nature.com/articles/nn.4458

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.