Perché piangiamo quando abbiamo le mestruazioni?

Il periodo del ciclo mestruale non colpisce tutte le donne allo stesso modo. In alcuni casi, è poco più fastidioso di una semplice routine. Per altre donne, invece, rappresenta un vero supplizio. In ogni caso, ci sono alcune cose di cui è bene essere a conoscenza. Perché piangiamo quando abbiamo le mestruazioni?
Perché piangiamo quando abbiamo le mestruazioni?

Ultimo aggiornamento: 02 maggio, 2019

Il ciclo mestruale si presenta a partire dalla pubertà o adolescenza fino a oltre i 40 anni della donna. Per tutto il periodo nel quale esiste questo ciclo, gli ormoni femminili viaggiano sulle montagne russe. Di conseguenza, non dobbiamo spaventarci se ci ritroviamo a piangere quando abbiamo le mestruazioni. In questo articolo vi raccontiamo a che cosa è dovuto questo impulso.

Per molte donne, il ciclo mestruale rappresenta una routine; per altre, un supplizio. A scuola ci vengono fornite scarse informazioni che ci consentano di comprendere perché piangiamo quando abbiamo le mestruazioni. Al giorno d’oggi, però, le cose stanno iniziando a cambiare.

Allo stesso modo, non si parla neppure di cicli regolari o irregolari, ovaio policistico, endometriosi o sindrome premestruale. Le ultime quattro sono le circostanze di cui dobbiamo tenere conto se desideriamo sapere perché piangiamo quando abbiamo le mestruazioni. Ad ogni modo, anche in un ciclo regolare e privo di alterazioni possono presentarsi le fluttuazioni emotive.

Fasi del ciclo mestruale

Il ciclo mestruale è formato da tre fasi: follicolare, ovulatoria e luteale. L’inizio è segnato dal primo giorno di perdite mestruali. Solitamente, la mestruazione dura cinque o sette giorni, ma può estendersi anche fino a dodici giorni, in alcuni casi eccezionali.

Nella prima fase, quella follicolare, il cervello produce una maggiore quantità di ormone follicolo stimolante (FSH). Si tratta dell’inizio dell’intero processo. L’FSH favorisce la maturazione degli ovuli nell’ovaia, che inizia a liberare estrogeni allo scopo di preparare l’endometrio o la parete dell’utero per la possibile gestazione di un embrione.

Successivamente, ha inizio la fase ovulatoria, nella quale aumentano i livelli di estrogeno, con l’obiettivo di produrre l’ormone luteinizzante (LH),incaricato di selezionare e rilasciare l’ovulo più maturo. Questo fenomeno si verifica, approssimativamente, a metà del ciclo.

L’ovulo liberato si sposta dalle trombe uterine, diretto verso l’utero. L’ovulo rimane attivo per 24 ore. Se si avvicinano degli spermatozoi, seleziona il più idoneo per la fecondazione. In caso contrario, si dissolve.

per alcune donne, il ciclo mestruale è un vero e proprio supplizio

La terza fase è quella luteale, che si verifica durante gli ultimi dodici giorni del ciclo. All’interno dell’ovaia, il follicolo dell’ovulo produce progesterone a livelli elevati, da inviare all’utero in caso di fecondazione. L’eccesso di estrogeno è uno dei fattori che può rispondere alla domanda sul perché piangiamo quando abbiamo le mestruazioni.

In questa fase, il corpo si gonfia, i seni sono estremamente sensibili e si verifica un cambiamento nello stato d’animo. Dal momento che la maggior parte delle volte la fecondazione non si verifica, il follicolo si contrae e diminuiscono i livelli di estrogeni e progesterone.

Una delle questioni di cui tenere conto è il fatto che il rivestimento dell’utero non si rende necessario, perché il corpo lo scarta attraverso le perdite mestruali.

Perché piangiamo quando abbiamo le mestruazioni?

Come è possibile osservare nel corso del ciclo dell’ovulazione, durante la loro fase fertile le donne subiscono cambiamenti costanti nei livelli ormonali.

Soprattutto, è nella fase luteale che compaiono le fluttuazioni dell’umore, l’euforia e l’irritabilità. Più avanti, durante la fase follicolare, è frequente soffrire di intensi dolori addominali, stanchezza e suscettibilità.

La sensazione di agitazione, soffocamento, tristezza od oppressione che si presenta da un giorno all’altro sono sintomi che, mese dopo mese, sono vissuti da tre donne su quattro. Questi cambiamenti sono direttamente associati al rapporto tra gli estrogeni e l’attività cerebrale. Le cose stanno in questo semplice modo.

Nella pratica, esiste una connessione tra gli estrogeni, il progesterone e il cervello. Durante la fase premestruale, la fluttuazione di entrambi gli ormoni rompe l’equilibrio che mantiene il cervello in “stato di allerta”.

In questo modo, la mente si ritrova sprofondata in una sorta di nebbia, che può peggiorare in casi di forte stress. Ed è così che fanno la loro comparsa sensazioni di melancolia e tristezza ed episodi di pianto. A loro volta, alcune malattie come l’endometriosi o la sindrome dell’ovaio policistico possono provocare una profonda depressione durante questa fase.

per molte donne, le mestruazioni possono essere molto dolorose

“L’eccesso di estrogeno è uno dei fattori che può rispondere alla domanda sul perché piangiamo quando abbiamo le mestruazioni.”

La fase del sanguinamento

Questo sintomo scompare durante la fase del sanguinamento mestruale, dal momento che gli estrogeni aumentano il rilascio di endorfine, fenomeno che, a sua volta, provoca un immediato benessere emotivo. Infatti, la sensazione raggiunta durante il sanguinamento è spesso fonte di ispirazione per molte donne.

In conclusione, se non sapevate perché piangiamo quando abbiamo le mestruazioni, forse ora i vostri dubbi si saranno dissipati. Infatti, la maggior sensazione di pesantezza si verifica prima delle mestruazioni vere e proprie; in altre parole, sotto forma di sindrome premestruale. Quando questa sindrome impedisce di seguire una routine adeguata, è possibile che abbiate bisogno di rivolgervi a uno specialista.

Per evitare che questi giorni così difficili vi colgano di sorpresa, potete aiutare il vostro cervello adottando un’alimentazione sana. Allo stesso modo, attività come lo yoga o la meditazione vi manterranno vigili.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.