Il disturbo da ruminazione nei bambini

Il disturbo da ruminazione nei bambini

Ultimo aggiornamento: 09 giugno, 2018

“Ruminare”, parola che in latino significa “masticare il bolo alimentare”, dà origine al termine “ruminazione”. Ma che cos’è il disturbo da ruminazione nei bambini?

Il disturbo da ruminazione nei bambini è involontario, poco frequente e di breve durata. Che cos’è, però, la ruminazione? La ruminazione o mericismo è il rigurgito di alimenti che vengono poi masticati e inghiottiti nuovamente. Si verifica come conseguenza di una serie di fattori psicologici.

In quale età compare il disturbo da ruminazione

Solitamente, il disturbo da ruminazione nei bambini si presenta tra i 3 e i 12 mesi di età, per durare circa un mese. Colpisce maggiormente i maschi delle femmine, e può svilupparsi in adulti con disabilità intellettive. I più inclini a contrarlo sono i bebè che soffrono di ritardo mentale.

Ruminazione o mancanza di affetto?

Il rifiuto da parte dei genitori, la mancanza di attenzione o di affetto per il bambino, lo stress familiare, situazioni traumatiche legate alla sfera sessuale o carenza di stimoli. Sono tutti fattori che predispongono l’apparizione involontaria del disturbo da ruminazione nei bebè.

Perché sia considerata un disturbo, la ruminazione deve essere frequente, con episodi che si verificano quotidianamente o, perlomeno, diverse volte alla settimana. Negli adulti, soprattutto in casi di deficienza mentale, il rigurgito si verifica in maniera volontaria, senza nausea né vomito.

Viene associato a una contrazione dello stomaco, seguita dal rilassamento dello sfintere esofageo inferiore. Questo provoca il formarsi di una cavità tra lo stomaco e l’orofaringe, che riporta alla bocca il bolo alimentare. Alcuni specialisti ritengono che abbia effetti autostimolanti e calmanti.

Sintomi e diagnosi

Prima che lo specialista fornisca una diagnosi definitiva, bisogna eliminare l’eventuale presenza di anomalie congenite nell’apparato digerente del bebè. Inoltre, bisogna valutare il rischio di ernia iatale o di stenosi pilorica. Se ci è capitato di notare qualcosa di inquietante, potrebbe trattarsi di un’informazione preziosa per il medico, dal momento che alcuni sintomi possono fornire indicazioni sulla presenza o meno del disturbo da ruminazione. Alcuni dei segni che possono mettere lo specialista sulla strada giusta sono i seguenti:

  • Alitosi.
  • Aspirazione.
  • Disidratazione.
  • Perdita di peso.
  • Crescita anomala.
  • Difficoltà respiratorie.
  • Soffocamento o problemi dentali.
Sono molti i sintomi che possono indicare la presenza di disturbo da ruminazione

Una nutrizione insufficiente

La malnutrizione, che può arrivare a essere mortale, è una delle conseguenze di questo problema alimentare. Contemporaneamente, colpisce il sistema immunitario del bambino, riducendone così la resistenza alle malattie. Nei bebè che hanno meno di un anno, è anche associata a un aumento di peso inferiore alle previsioni. Se non viene affrontata in tempo, la denutrizione costituirà una presenza concreta, provocando un ritardo nello sviluppo della crescita.

Quando un bebè inizia a soffrire di disturbo da ruminazione o mericismo, la posizione del corpo può rappresentare un segno rivelatore. Il bambino mantiene la schiena tesa e arcuata e la testa rivolta all’indietro, e fa dei movimenti di suzione con la lingua. A prima vista, il bebè dà l’impressione che il rigurgito lo renda soddisfatto, ma in seguito diventa irritabile e affamato.

Affetto: la cura migliore

Dal momento che si tratta di un problema che generalmente ha un’origine psicologica, nel trattamento della ruminazione o mericismo si applicano di solito strategie basate su tecniche comportamentali.

Bisogna identificare i sintomi della ruminazione e cercare dei comportamenti appropriati. Si tratta di una pratica comportamentale fondata sul condizionamento operante, che si applica in maniere differenti.

Dal punto di vista coercitivo, per eliminare la tendenza a ruminare si obbliga il bambino a mangiare quantità maggiori di cibo. L’aggiunta di sapori amari o sgradevoli nel cibo oppure direttamente sulla lingua ogni volta che inizia a ruminare costituisce un’altra maniera di fare pressione su di lui.

Pazienza e affetto sono la cura migliore per il disturbo da ruminazione nei bambini

Il rinforzo positivo per il disturbo da ruminazione nei bambini

Al contrario, il rinforzo sociale, costituito da parole affettuose, baci e abbracci, rappresenta una tattica eccellente. Un dolce dato come ricompensa quando viene evitato il rigurgito può dare dei buoni risultati.

Una tecnica efficace consiste nel migliorare l’ambiente ostile nel quale può trovarsi il bambino. Pazienza, affetto e comprensione, contrapposti al maltrattamento o al rifiuto, sono assolutamente indispensabili. I genitori devono sottoporsi alla psicoterapia. Inoltre, l’affetto e l’attenzione consentono di catturare l’attenzione del bambino nel momento in cui iniziano i movimenti tipici del disturbo da ruminazione.

Nel bebè, il disturbo da ruminazione infantile non è collegato alla bulimia nervosa o agli eccessi alimentari, né a restrizioni volontarie nell’alimentazione. È direttamente connesso alla mancanza di affetto e attenzione da parte dei genitori.

Non esiste un sistema noto di prevenzione. Il disturbo da ruminazione si combatte con l’amore, correggendo le situazioni familiari che danneggiano lo sviluppo emotivo dei bambini. È il primo passo verso una vita sana e felice.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.