Interpretare i disegni dei bambini: ecco come

Interpretare i disegni dei bambini: ecco come
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

L’interpretazione delle emozioni attraverso i disegni affonda le sue radici nella psicoanalisi. E si tratta, giustamente, di un’interpretazione. Non è una scienza esatta, anche se può fornire degli indizi su come si sente il piccolo.

Dobbiamo stare estremamente attenti quando cerchiamo di interpretare i disegni dei bambini. Molto spesso noi adulti vediamo circostanze che i piccoli non vedono, per il semplice fatto che siamo a conoscenza di concetti e idee che i bambini ignorano.

È fondamentale rispettare la spontaneità dei piccoli, evitando di correggerli o di imporre loro stereotipi perfezionisti. Il disegno infantile, infatti, deve essere un modo di esprimersi libero e felice. Tuttavia, ci sono alcuni aspetti da considerare. Come per esempio l’inizio della line di base. I personaggi e gli oggetti hanno bisogno di un punto di appoggio chiaro su cui essere collocati. Una linea di base che avrà la sua controparte nella linea del cielo.

Uno studio tra i più recenti e completi su come interpretare i disegni dei bambini, realizzato Spagna da Eugenio Estrada Diez e intitolato “L’espressione plastica infantile e l’arte contemporanea”, conferma l’importanza di questa caratteristica. Esaminando 1.382 disegni liberi di bambini e bambine spagnoli di età compresa tra i 2 e i 9 anni, provenienti sia da centri urbani che rurali,  da scuole pubbliche e private,  Estrada è riuscito a stabilire che il 75,58% dei disegni di bambini di 2 anni non presenta alcuna linea di base o punto di appoggio evidente. 

A 3 anni, la omette il 12,5%. Per questo i bambini ricorrono a diverse strategie che acquistano maggiore importanza in base all’età.  All’età di 4 anni, il 52,17% dei bambini disegna le figure poggiate sul bordo inferiore del foglio, senza tracciare una vera e propria linea di base. Disegna una linea di base, a qualche centimetro dal bordo inferiore del foglio, il 32,97% dei bambini di 6 anni. Mentre a 8 anni il 35,6% disegna una superficie raffigurante il terreno.

Per interpretare i disegni dei bambini bisogna considerare tratto, ubicazione e direzione dei soggetti disegnati

Attenti a interpretare i disegni dei bambini

Altri esperti prendono in considerazione le dimensioni del disegno. Si tratta di un aspetto associato all’energia vitale del bambino, alla sua tendenza ad aprirsi o a chiudersi in se stesso. Secondo uno studio, quelli che hanno la tendenza a chiudersi in se stessi fanno disegni piccoli. I più estroversi, invece, in genere realizzano disegni che occupano il 50% del foglio.

La personalità del bambino si riflette in aspetti sottili che mostrano i suoi sentimenti o comportamenti. Per esempio la pressione sul foglio o un tratto fine, leggero, che viene continuamente cancellato è indizio di insicurezza e instabilità emotiva. Quanto al colore, i bambini sani e con maggiore equilibrio in genere utilizzano colori caldi e ben definiti. 

-Ricardo Regidor, psicoanalista-

Anche la direzione del disegno è un altro aspetto da tenere in considerazione. Di solito, se il disegno è rivolto verso sinistra denota introversione e distacco. Mentre, se è rivolto verso destra, comunicazione ed estroversione.

Gli esperti analizzano anche l’ubicazione del disegno. Se il disegno si trova nella parte superiore del foglio  significa che il bambino ha la tendenza a fantasticare, a immaginare. Quando si trova nella parte inferiore, invece,  vuol dire che il bambino ha bisogno di sicurezza e che è una persona realista.

Il lato destro indica che è estroverso e con ambizioni future. Il lato sinistro è indizio di introversione e inibizione.  Quando il disegno è situato al centro indica che il bambino ha un buon autocontrollo, che è realista e obiettivo.

Sono diversi gli elementi da analizzare quando si tratta di interpretare i disegni dei bambini

Elementi da considerare per interpretare i disegni dei bambini

Pressione del tratto.  Se è molto forte può indicare aggressività e impulsività. Se, al contrario, è debole, è sintomo di depressione, timidezza, inibizione e così via. Però, la pressione del tratto racchiude altri elementi da tenere in considerazione, avverte Carlos Viscuña, psicologo clinico e specialista di sviluppo umano evolutivo ed educazione speciale.

Viscuña spiega che il il modo in cui il bambino regge la matita ed esercita la pressione sul foglio ha una base neurologica. “Quando un bambino afferra la matita in modo poco convenzionale, ossia usa una presa diversa dalla presa tridigitale, raccomando ai genitori di fargli fare una visita neurologica.  Giusto per stare tranquilli. Può essere una piccola alterazione che non deve essere per forza significativa”, afferma lo specialista venezuelano.

Tuttavia, alcuni articoli di psicologia sostengono che bisogna analizzare anche la forma del tratto. Le linee rette in genere sono tipiche di un individuo aggressivo. Ma anche di persone che hanno un forte controllo delle proprie emozioni. Le linee curve sono più tipiche della bambine. Indicano tenerezza, dolcezza, emotività ecc.

Allo stesso modo, bisogna prestare attenzione alla continuità del tratto.  Quando il tratto è frammentato può indicare insicurezza, difficoltà nelle relazioni sociali, iperprotettività dei genitori. Quando il tratto è continuo, ci dice che i bambini sono più sicuri di sé ed estroversi, e socializzano facilmente.

 

 


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