Lasciarli dormire con i genitori: sì o no?

Lasciarli dormire con i genitori: sì o no?

Ultimo aggiornamento: 19 gennaio, 2018

Dormire con i genitori può essere una necessità, durante i primi giorni o mesi di vita. Che cosa succede, però, dopo che è trascorso un po’ di tempo? Fino a quando dobbiamo lasciarli dormire accanto a noi? Per fortuna, le risposte a queste e ad altre domande sono più semplici di quanto crediamo.

Un quesito che i genitori (soprattutto le madri) si pongono molto spesso è: fino a quale età i bambini devono dormire con i genitori? Dormire con i genitori presenta dei vantaggi? Che cosa è più consigliabile fare?

I vantaggi del dormire con i genitori

Nils Bergman, neonatologo e direttore del reparto maternità dell’ospedale di Mowbray (Sudafrica), afferma che il bambino dovrebbe dormire con la madre almeno fino ai tre anni di età.

Osservando le fasi del sonno di un campione di 16 bebè, il pediatra e la sua équipe sono riusciti a dimostrare che i bebè che dormono da soli nella culla soffrono di un livello di stress tre volte superiore rispetto a quelli che godono della compagnia della madre.

Secondo Bergman, i bambini che dormono insieme ai genitori fino ai tre anni di età subiscono meno stress di quelli che dormono soli.

Inoltre, è stato osservato che i bebè che dormono da soli nella culla subiscono interruzioni nelle fasi del loro sonno, cosa che, evidentemente, può danneggiare il normale sviluppo del bambino. Al contrario, questo non accade ai bambini che dormono con i genitori.

Dormire con i genitori fa bene al bambino.

D’altra parte, è anche necessario tenere in considerazione lo stress che il momento della separazione può provocare nel bambino. Quando ci rendiamo conto che è ormai pronto a dormire da solo, dobbiamo aiutarlo con delicatezza ad allontanarsi da noi, rafforzando i vantaggi che troverà nel dormire da solo nel proprio spazio e, allo stesso tempo, facendogli capire per quale motivo è importante che si renda indipendente.

Attenzione allo stress del bebè

Si potrebbe pensare che i bebè non soffrano mai di stress. Sarebbe l’ideale, come lo sarebbe che non ne soffrisse mai nessun adulto. La realtà, però, dimostra che questo è impossibile. Dire che un bebè non sente stress è un modo di convincere noi stessi, erroneamente, che lo stress sia qualcosa che riguarda esclusivamente gli adulti.

Lo stress è una parte attiva della vita di ogni essere umano, in misura maggiore o minore: di conseguenza, in determinate circostanze, anche i bambini soffrono di stress.

Per identificare la presenza di stress nei bebè possiamo ricorrere ai seguenti indizi:

  • Irritabilità.
  • Malumore.

Ricordiamo che il bebè non è in grado di calmare lo stress come invece sa fare un adulto, magari facendo un bagno rilassante, ascoltando della musica o praticando il suo sport preferito. L’unico sollievo e consolazione che il piccolo ha a disposizione è quello dato dai suoi genitori.

Di conseguenza, la separazione dovrà avvenire delicatamente, e dovremo fare in modo che la sua stanza sia uno spazio in cui si senta sicuro e fiducioso. Bisognerà aiutarlo in maniera naturale a essere indipendente nel momento del riposo ed evitare in tutti i modi che questa esperienza possa risultare traumatica.

La cameretta deve essere per il bambino un luogo sicuro.

La decisione finale spetta ai genitori

Non esiste una regola chiara e stabilita, per quanto riguarda il dormire insieme ai genitori. D’altra parte, un consiglio sarà sempre, in fin dei conti, solo un consiglio. Ogni genitore sa bene ciò che è meglio per suo figlio e, in funzione di questo, cerca il suo benessere.

Quindi, la decisione finale se il bebè debba o no dormire con mamma e papà la devono prendere i genitori stessi. Per alcuni la questione non è molto chiara, e preferiscono evitare di dormire col bambino, lasciandolo nella culla o nel suo letto.

La morte improvvisa

Numerosi esperti raccomandano che il bebè debba dormire da solo fin dal principio e mai con i genitori, per evitare la morte improvvisa del lattante. Anche se ancora oggi le cause precise di questa sindrome sono ignote, gli esperti tentano di ridurre i rischi attraverso questa raccomandazione.

Non è mai di troppo prendere alcune precauzioni quando è il momento di dormire con il nostro bebè, soprattutto se ha ancora pochi giorni o mesi di vita. Trovandosi nella fase più vulnerabile della sua vita, dobbiamo cercare di non fargli del male compiendo qualche movimento che potrebbe risultare pericoloso.

Tra le regole fondamentali, dovremo evitare di:

  • Tenere con noi cuscini o guanciali molto grandi.
  • Accumulare troppa stanchezza. La stanchezza eccessiva può provocare un deficit nella nostra attenzione nel momento in cui dobbiamo occuparci delle necessità del bebè.
  • Aver bevuto, fumato o assunto droghe.
  • Tenere animali domestici nel letto.
  • Coprire troppo il bambino, perché potremmo rendere difficoltosa la sua respirazione.

In questo modo ci assicureremo, in quanto genitori, di prestare ai nostri figli le adeguate cure e attenzioni tanto necessarie, di cui, senza dubbio, ci saranno grati in età adulta.


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