5 cose che non dovresti mai fare al tuo bambino

5 cose che non dovresti mai fare al tuo bambino
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Lo hai già capito a forza di vivere senza poterlo evitare. Quando un figlio nasce, non arriva solo la maternità. Arrivano anche una marea di consigli. Non importa se li hai chiesti tu, o se ti interessano davvero. Né se sono appropriati o sono semplici leggende. Ad ogni modo, ci sono cose che non dovresti mai fare al tuo bambino.

Si tratta di quelle dritte di una volta che si mantengono nel tempo, di solito risalenti alle nonne. Anche se dati con le migliori intenzioni al mondo, questi suggerimenti, lungi dall’aiutare, non fanno che complicare la maternità. Inoltre, mettono a repentaglio il sacro legame madre-figlio.

Per quanto gli altri possano dire il contrario, segui sempre il tuo istinto e le indicazioni degli esperti della salute. Ti accorgerai che essere madre è un’esperienza meravigliosa, bellissima e appagante. Le complicazioni, i timori, i dubbi e la stanchezza saranno solo un ricordo quando sentirai la gratificazione di aver dato il meglio di te.

Per questo motivo, in questo articolo di Siamo Mamme, abbiamo deciso di dirti quali sono quelle cose che non dovresti mai fare al tuo bambino, per nessun motivo. Ovviamente, se il tuo medico ti ha dato un parere contrario al nostro per il tuo caso, devi ascoltare lui.

Neonato che sorride felice in braccio alla mamma nel parco.

Quello che non dovresti mai fare al tuo bambino

Certo, non si nasce sapendo come essere una buona madre: è una sfida continua. E anche un terreno fertile per provocare un bombardamento di consigli. E sì, questo può rivelarsi davvero opprimente. Quindi, amica, con un bel sorriso prendi tutto per quello che è: punti di vista. E continua la tua opera, perché sei perfetta.

  • Non fidarti di chi ti dice “Non abituarlo a farlo stare in braccio”. Il tuo corpo è sempre stato il suo miglior rifugio. Nove mesi al riparo, al caldo e al sicuro nel tuo grembo. Le tue braccia continuano a dargli questa sensazione nel mondo esteriore. Per questo, almeno fino ai 18 mesi di vita del bambino, è indispensabile che il bebè percepisca l’affetto. Come farlo? Semplicemente attraverso il contatto della tua pelle con la sua, che rafforza il legame madre-figlio.
  • Non ignorarlo mai. I bambini non piangono per rabbia e non sono capaci di manipolarti. Il pianto è l’unico modo che hanno per comunicare ed esso varia a seconda del bisogno che esprime. Il neonato che viene ignorato prova un profondo dolore che esprime piangendo ancora di più. Bisogna ricordare che si tratta di un essere umano piccolo e indifeso, completamente dipendente dai suoi genitori.
Tra le cose che non dovresti mai fare al tuo bambino c'è ignorarlo
  • Non lasciarlo mai solo. Questa è un’altra di quelle cose che, per nessun motivo, dovresti fare al tuo bambino. Molti dicono che lasciarlo solo è utile per insegnargli ad essere indipendente. Tuttavia, il risultato è controproducente. In queste condizioni, il bambino finirà per diventare in una persona con carenze affettive, con seri traumi emotivi. Inoltre, è probabile che affronterà tutta la sua vita con insicurezza e una bassa autostima.
  • Non picchiarlo. La violenza non è mai una soluzione o un metodo di insegnamento e disciplina. Tanto meno quando si tratta di bambini. In quanto adulti, abbiamo l’enorme responsabilità di guidare, proteggere e insegnare al piccolo con modi amorevoli. Logicamente, senza perdere di vista il fatto che per questa personcina il mondo è pieno di novità e sorprese. Semplicemente, spiegagli le cose con voce ferma in modo che capisca, perché l’unico insegnamento che la violenza può dare è quello di obbedire per paura di eventuali rappresaglie.
  • Sfata i tanti miti sul sonno. “Non farlo addormentare in braccio, deve farlo senza aiuto”: è quello che si ripete con tanta insistenza. Tuttavia, tranquillizzare i bambini prima di metterli a dormire è una buona cosa. Comunemente, quando il piccolo si sveglia, non si sente protetto. Questo provoca il pianto, che esprime angoscia e timore. Quindi, cantargli una ninnananna, cullarlo, parlargli con tono dolce e rilassato è l’opzione migliore. Un’altra cosa che non dovresti mai fare al tuo bambino è lasciare che pianga finché non si addormenta. Così facendo, non imparerà a gestire le sue emozioni. Da solo non potrà sviluppare il senso di fiducia nel mondo, nelle relazioni e in sé stesso.

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