Condividere per normalizzare l'allattamento al seno

Bisogna normalizzare l'allattamento al seno perché il bambino ha il diritto di essere nutrito e la madre di farlo senza paura, senso di colpa o vergogna.
Condividere per normalizzare l'allattamento al seno

Ultimo aggiornamento: 08 luglio, 2020

L’allattamento al seno è il metodo di alimentazione più adatto per un neonato e un elemento importante nella formazione del legame di attaccamento. Tuttavia, nonostante i numerosi benefici che ne derivano, è ancora un tabù per molte persone. Condividere per normalizzare l’allattamento al seno è compito di tutti, perché dobbiamo contribuire ad abbattere le barriere psicologiche che ci impediscono di vederlo come un atto naturale.

Oggi siamo sempre più lontani dalle nostre origini e dai nostri bisogni essenziali. Siamo spinti a dare la priorità all’indipendenza, alla produttività e alla domanda personale in tutte le aree della nostra vita. Tuttavia, il calore umano, il contatto e il sostegno reciproco sono essenziali, soprattutto in una fase così delicata come l’inizio della maternità.

I bambini hanno bisogno dell’affetto, della cura e della protezione della madre. A loro volta, le madri hanno bisogno del sostegno e della comprensione della società. Per questo motivo, è essenziale normalizzare l’allattamento al seno, perché il bambino ha il diritto di essere curato e nutrito e la madre quello di nutrire il suo bambino senza paura, colpa o vergogna.

Mamma che allatta

L’allattamento al seno è necessario

L’allattamento al seno è l’alimento più adatto per un neonato. I suoi benefici sono innumerevoli: rinforza il sistema immunitario, protegge dalle malattie e fornisce tutti i nutrienti di cui ha bisogno. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda che questa sia la fonte esclusiva di cibo per il bambino durante i primi sei mesi di vita.

Da questo momento in poi, possono essere introdotti altri tipi di cibi gradualmente e in modo appropriato. Tuttavia, l’allattamento al seno dovrebbe continuare fino all’età di almeno due anni.

Questa raccomandazione non è un’imposizione o un limite rigido. Non è obbligatorio abbandonare l’allattamento al seno quando il piccolo raggiunge quell’età, bensì realizzare lo svezzamento nel momento in cui madre e figlio si sentono pronti.

Decidere liberamente

L’opzione nutrizionale per il bambino è una scelta personale della madre. Esistono diversi motivi per cui una madre non sceglie l’allattamento al seno e preferisce il latte in polvere. Qualuque sia la scelta, si tratta comunque di una decisione personale, a condizione che non sia motivata dalla pressione dell’opinione pubblica.

Tuttavia, molte madri rinunciano all’allattamento al seno perché non sono abbastanza informate o non ricevono abbastanza sostegno, sia da parte della loro famiglia che dal sistema sanitario. Il sostegno durante l’allattamento è necessario per risolvere i dubbi e avere la guida e l’aiuto emotivo necessari durante questa fase così delicata.

Tuttavia, in genere, accade il contrario. L’allattamento al seno è mal visto da gran parte della società, poiché si ritiene che privi la madre della sua indipendenza.

Inoltre, quando una donna allatta al seno in pubblico, spesso riceve sguardi di disapprovazione, rimproveri ed è vittima di incomprensione. Per questo motivo, molte madri scelgono di allattare nelle stanze per l’allattamento o nei bagni. Altre volte sono persino costrette a coprire il viso del bambino con un panno per evitare sguardi indiscreti.

Allattare al parco

Condividere per normalizzare l’allattamento al seno

La mancanza di sostegno e la pressione sociale possono portare molte donne a rinunciare a questo meraviglioso diritto che è così necessario per loro e per il loro figlio. L’allattamento al seno non è solo cibo, ma anche affetto, protezione e sicurezza.

Pertanto, è di fondamentale importanza normalizzare l’allattamento al seno. Per fortuna oggi molte donne famose e influencer stanno rendendo le immagini dell’allattamento sempre più comuni. La visibilità è il primo passo, soprattutto in una società dominata dai social network.

Ricordate che il vostro bambino ha il diritto di essere nutrito quando lo desidera e che questo non deve essere motivo di vergogna o derisione. Non bisogna nascondersi: nessuno di noi vorrebbe mangiare nascosto in bagno o con un panno sulla testa.

I medici e i gruppi di sostegno per le madri sono al vostro servizio, perché tutti insieme possiamo combattere i pregiudizi. L’allattamento al seno è un atto naturale, necessario e benefico. L’errore è di chi lo vede come qualcosa di sbagliato.


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