Anche i neonati sognano?

Anche i neonati sognano?
Ana Couñago

Revisionato e approvato da la psicologa Ana Couñago.

Ultimo aggiornamento: 20 gennaio, 2023

Quando dorme vostro figlio muove gli occhietti, aggrotta le sopracciglia, fa delle smorfie o addirittura ride a crepapelle? Vi sarà venuto spontaneo domandarvi se anche i neonati sognano. 

La risposta è sì. Grazie a una ricerca sull’attività cerebrale, condotta mediante encefalografia, si è riusciti a studiare l’affascinante mondo onirico dei bambini.

Nonostante sia stato dimostrato che anche i neonati sognano, nessun genitore, per quanto curioso, sarà mai in grado di conoscere il contenuto di quei sogni.

Anche i neonati sognano, ma cosa?

I sogni sono un insieme di immagini, suoni, pensieri e sensazioni che si manifestano nella mente di un individuo durante il sonno. In genere queste manifestazioni hanno a che fare con la realtà. Anche se in età adulta si tende a dimenticare ciò che si sogna, la maggior parte degli individui sogna ogni notte. Che cosa sognano i piccoli?

Durante il sonno il bambino non si “scollega”, vale a dire che non rimane totalmente inattivo. Al contrario, nella fase del sonno si verifica un’attività cerebrale in cui  le informazioni ricevute di giorno vengono assimilate e narrate.

Proprio come gli adulti, anche i bambini sognano le proprie esperienze personali e i propri desideri. Attraverso questo mondo onirico, inoltre, elaborano e sviluppano esperienze emotive e sensoriali. 

I sogni del neonato

Secondo alcune ricerche, i neonati sognano già dentro l’utero materno, nonostante offra ben poche esperienze di vita. A stimolare la loro attività onirica sarebbero i suoni e le luci dell’ambiente circostante. 

Gli studi compiuti dimostrano che il feto sogna già al settimo mese di gestazione, e persino prima. Ciò avviene  nella cosiddetta fase REM (sigla che in inglese significa “movimento rapido degli occhi”) Durante questi sogni il neonato ricrea esperienze sensoriali.

Anche i neonati sognano: un piccolo ad occhi chiusi con la testa tra le mani della mamma.

Charles Pollak, direttore del Centro per la medicina del sonno del Weill Cornell Hospital (New York), ha confermato che i neonati vivono la fase REM provando anche delle emozioni.

I questa fase in cui gli occhi si muovono da destra a sinistra e dall’alto verso il basso avviene la maggior parte dei sogni. Lo si può vedere guardando il bambino che cerca di dormire.

Il dottore sostiene che non è possibile sapere che cosa sognino i neonati. “Riteniamo che i bambini sognino cose da bambini, ma non sappiamo quali. Né siamo in grado di scoprirlo”, ha dichiarato. Pollak ha precisato che i neonati passano più ore in questa fase rispetto agli adulti, motivo per cui la loro attività cerebrale è maggiore.

Sensazioni o esperienze vissute?

Alla luce delle ricerche compiute, gli specialisti ritengono che i neonati sognino soprattutto sensazioni. Per esempio consistenze, odori, il sapore del latte materno, il calore del bagnetto, la sensazione di freddo al momento del cambio.

Questi sogni che all’inizio sembrano semplici e comuni, cominciano a evolversi man mano che il bambino cresce. È possibile conoscere approssimativamente il contenuto del mondo onirico del bambino quando ha 18 mesi, se e quando riesce a raccontarlo.

Tuttavia, neanche questo racconto sarà preciso. A questa età, infatti, il bambino non riesce ancora a distinguere nettamente la realtà dal sogno, che è vivido come un’esperienza della vita quotidiana. E quando racconta, mischia sogni e fatti accaduti durante il giorno.

bambina a letto

Col tempo comincerà a fare questa distinzione e a lasciarsi alle spalle i sogni, caratterizzati da immagini e situazioni semplici e brevi.  A partire dai 3 anni farà sogni sempre più elaborati e sensati, in cui si riconoscerà. 

I neonati hanno gli incubi?

I neonati non hanno incubi. Gli incubi cominciano intorno al terzo anno di vita, e rappresentano una manifestazione delle ansie del bambino. In generale i protagonisti sono l’oscurità, i mostri, la paura dell’abbandono, la paura di perdersi e via dicendo.

Al risveglio il bambino è agitato poiché ricorda quello che ha sognato più nitidamente di qualsiasi altro sogno piacevole e tranquillo fatto in precedenza. 

A partire dai cinque anni, il piccolo comincerà a capire di essere uno spettatore del suo sogno e non più un attore. Lentamente i sogni introdurranno nuove sensazioni, emozioni e un nuovo linguaggio.

Sognare è un modo di riposare e imparare, di volare con la fantasia.  Non vi preoccupate se vedete i suoi occhi muoversi velocemente, né se fa delle smorfie. Lasciatelo sognare.


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