17 novembre: una giornata dedicata ai neonati prematuri

Il 17 di novembre, in Italia e nel resto del mondo, si celebra la Giornata Mondiale dei neonati prematuri. Un modo per ricordare la loro lotta per vivere.
17 novembre: una giornata dedicata ai neonati prematuri

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Da tempo esiste una data speciale nel calendario che serve per ricordare i neonati prematuri. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), ha creato la “Giornata mondiale dei neonati prematuri” che si celebra, ogni anno, il 17 di novembre. Si tratta di un omaggio doveroso per tutte quelle migliaia di bambini che, ogni anno, nascono prematuramente, ovvero prima delle 37 settimane di gravidanza. E lottano strenuamente per la loro vita negli ospedali di tutto il mondo.

Ci sembrava giusto parlare di questa giornata speciale, dal momento che questi incolpevoli eroi sono la rappresentazione stessa della voglia di vivere e di quanto un essere umano, per piccolo che sia, non smetta mai di lottare. Questo articolo è dedicato a loro, i neonati prematuri.

Come mai nascono dei neonati prematuri?

Le cause della prematurità sono diverse e, alcune, sono dovute a problemi inevitabili. Vediamone alcuni:

  • Dilatazione della cervice prima della data di nascita prevista. Questa dilatazione non causa dolore né contrazioni e viene rilevata, nella donna incinta, solo quando è troppo tardi per prendere precauzioni.
  • Avere infezioni o problemi nella cervice prima della gravidanza.
  • Aver dato alla luce un altro bambino prematuro.
  • Essere rimasta incinta con la fecondazione in vitro.
  • Presentare una gravidanza multipla (parto gemellare, trigemino…).
  • Avere alcuni problemi di salute come il diabete e la pressione alta.
  • Uso precedente di farmaci per aumentare la fertilità.
  • Essere stata operata di neoplasia cervicale intraepiteliale (CIN) tramite conizzazione della cervice uterina.
  • Avere carenze nutrizionali e basso peso.
  • Infezioni del tratto urinario durante la gravidanza.
  • Avere un eccesso (poliidramnios) o una riduzione quantitativa (oligoidramnios) di liquido amniotico.

Ci sono però anche altri fattori di rischio che rientrano nella categoria di quelli che possono essere evitati. Tra questi, vale la pena menzionarne quattro:

  • Gravidanza sostenuta durante l’adolescenza.
  • Consumo sia droghe legali che illegali, soprattutto durante la gravidanza.
  • Avere un’infezione a trasmissione sessuale.
  • Rimanere incinta poco dopo aver dato alla luce un altro bambino.

La Giornata Mondiale dei neonati prematuri: 17 novembre

Il 17 novembre è la giornata dei neonati prematuri

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la nascita prematura “[…] è la causa principale della mortalità neonatale e la seconda causa di mortalità infantile nel mondo […]. Si stima che ogni anno 15 milioni di bambini nascono prematuramente, prima di aver completato le 37 settimane di gestazione, e che muoiano circa 1,1 milioni di neonati prematuri”.

A questo, occorre aggiungere che le nascite premature rappresentano un serio problema sanitario e sociale oltre che familiare. Deve interessare e riguardare tutti proprio perché la vita, e la salute, di ogni singolo bambino è assolutamente importante.

Una lotta quotidiana che li trasforma in eroi

I neonati prematuri devono lottare per superare innumerevoli disagi che compromettono, a volte irrimediabilmente, il loro giovanissimo organismo. Alcuni dei più comuni sono:

  • Displasia broncopolmonare: appaiono delle cicatrici sul tessuto polmonare che comprimono i bronchi. Ciò rende molto difficoltosa la respirazione. Potrebbe essere necessario somministrare al neonato dell’ossigeno.
  • Emorragia intracranica: è la rottura di un vaso sanguigno nel cervello che può portare alla morte del neonato.
  • Enterocolite necrotizzante: infiammazione che causa necrosi in alcune zone dell’intestino.
  • Ipoglicemia: una situazione di bassa concentrazione di glucosio nel sangue.
  • Sindrome da distress respiratorio: deficit respiratorio che può portare a cianosi, polmonite e apnea.
  • Infezioni: che possono essere di vario tipo.
  • Rachitismo: malattia derivata da un difetto nutrizionale. È caratterizzato da deformità nel sistema osseo a causa dei bassi livelli di fosforo e calcio nel sangue.
  • Anemia: bassa concentrazione di emoglobina nel sangue.

Ci sono dei test che verranno realizzati sul bambino nato prematuro e che durano per giorni, settimane e persino mesi, a seconda della condizione e livello di prematurità.

Infine, tenete presente che i neonati prematuri tendono a soffrire della sindrome della morte improvvisa del lattante con un’incidenza assai maggiore rispetto ai bambini nati nei tempi corretti.

L’importanza di ricordare i neonati prematuri

Neonato dorme sul petto della mamma

Ora che sapete, un po’ meglio, cosa significa essere un neonato prematuro, vi invitiamo a partecipare alla loro Giornata Mondiale del 17 novembre. Questa data servirà per ricordare coloro che nono ce l’hanno fatta ma anche per applaudire quei piccoli eroi che, lottano strenuamente e con l’aiuto di genitori e medici, hanno conquistato il proprio diritto alla vita.

Non potevamo evitare di dare, anche noi di “Siamo Mamme”, il nostro omaggio a quelle migliaia di bambini che, anche in Italia, ogni anno nascono prematuri. Questa è l’occasione per dare loro coraggio, dire che continuino a non arrendersi mai e sostenere tutti quei genitori che fanno l’impossibile affinché avvenga un piccolo grande miracolo.


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