Uso del ciuccio: vantaggi e qualche dubbio

L'uso del ciuccio o succhietto ha pro e contro: ecco quello che c'è da sapere.
Uso del ciuccio: vantaggi e qualche dubbio

Ultimo aggiornamento: 20 marzo, 2020

Ciuccio sì o ciuccio no? Che dilemma. Forse non si può rispondere in modo definitivo a questa domanda. Proviamo a valutare i principali vantaggi e svantaggi e chiarire alcuni dubbi sull’uso del ciuccio.

È chiaro che molti bambini hanno un forte riflesso di suzione e che alcuni si succhiano il dito già prima di nascere, gesto che sembra dare loro un effetto calmante e appagante. Bisogna anche aggiungere che quando il bebè è tranquillo, sono sereni anche mamma e papà e già questo è un punto a favore del succhietto.

Tuttavia, dal momento che l’uso del ciuccio può interferire sul buon andamento dell’allattamento, non è consigliato nei primi mesi.

Bambino con il ciuccio

Uso del ciuccio: vantaggi e qualche dubbio

  • Può essere una fonte di calma e tranquillità per il bambino e per i genitori.
  • Lo aiuta a dormire o rasserenarsi in caso di coliche.
  • È più facile da togliere rispetto al vizio di succhiare il dito.

Cosa dice la ricerca

Alcuni studi attribuiscono all’uso del ciuccio una riduzione del rischio di Sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS). Data la gravità dell’evento è importante sottolineare questo vantaggio.

Tra gli elementi a sfavore troviamo invece la possibilità che il succhietto vada a interferire con l’allattamento materno. Si sconsiglia quindi l’utilizzo, non in modo definitivo ma nella fase iniziale e fino a quando l’allattamento non si sia consolidato.

Secondo il ministero della Salute “l’uso del succhiotto durante il sonno, raccomandato in alcuni paesi, può avere un effetto protettivo, in ogni caso va proposto dopo il primo mese di vita (per non interferire con l’inizio dell’allattamento al seno) e sospeso possibilmente entro l’anno di vita (per evitare che disturbi il buon sviluppo dei denti)”.

Secondo la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale:

  • “L’appagamento psicologico che il piccolo trae succhiandolo il ciuccio è sicuramente positivo. Dopo i due anni, tuttavia, il ciuccio andrebbe definitivamente abbandonato in quanto può danneggiare l’arcata dentaria“. L’abitudine di succhiare il ciuccio o le dita nei primi anni di vita può portare a forme di malocclusioni dentali, tra cui la perdita di contatto delle due arcate nei denti anteriori.
  • È da evitare il gesto di intingere il ciuccio nello zucchero o nel miele e non solo perché può favorire la comparsa di carie precoci. L’abitudine al sapore dolce influenza il gusto del bambino con effetti immediati (rifiuto del latte perché non ha un sapore abbastanza dolce) e futuri.
Uso del ciuccio, mamma con bimbo e succhietto

Quando l’uso del ciuccio si prolunga

L’Associazione Nazionale Dentisti Italiani sottolinea l’azione preventiva dell’allattamento al seno nella salute orale; sconsiglia invece “l’uso prolungato del ciuccio o del succhiamento del dito, abitudini che possono interferire con la regolare crescita e portare in seguito ad una patologia mal occlusiva”.

Secondo la Società Spagnola di Odontoiatria Pediatrica “una suzione non legata alla nutrizione induce gli incisivi inferiori a deviare gradualmente verso l’interno, mentre quelli dell’arcata superiore tendono a separarsi e sporgere verso l’esterno (denti da coniglio). Inoltre, la suzione attiva una serie di muscoli del viso, processo che, insieme alla posizione della lingua, porta alla fine le linee superiore e inferiore a perdere il loro parallelismo”.

Riassumendo


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  • Asociación Española de Pediatría.
  • Sociedad Española de Odontología Pediátrica.
  • Sociedad Argentina de Pediatría.

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