La storia del neonato più prematuro del mondo

La vita è straordinaria e spesso regala esperienze commoventi, proprio come questa. Vi raccontiamo la toccante storia del neonato più prematuro del mondo.
La storia del neonato più prematuro del mondo
María José Roldán

Revisionato e approvato da lo pedagoga María José Roldán.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Oggi, il neonato più prematuro del mondo è un bimbo sano e felice. E, sebbene abbia alcuni problemi polmonari e soffra di soffio al cuore, la sua vita è normale come quella di qualsiasi altro ragazzino. La storia di Jett Morris e di sua madre insegna l’importanza di lottare per la propria vita.

Quando venne dato alla luce, il piccolo Jett aveva una dimensione tale che poteva entrare nella mano si suo padre. La sua impressionante evoluzione dimostra che la fiducia, la fede e l’amore sono in grado di realizzare dei veri miracoli.

La storia del neonato più prematuro del mondo è davvero commovente. Jett Morris ha visto la luce dopo appena 25 settimane di gestazione. I medici dell’ospedale catalogarono il suo caso come quello di un feto “non vitale”. Eppure Jett ha trovato la forza per ribaltare questo pronostico assai pessimistico. Sua madre Mhairi e papà Paul hanno lottato al suo fianco, giorno e notte, fino a sconfiggere le ombre più tetre.

Tutto iniziò durante la 20ª settimana di gravidanza, quando Mhairi ruppe le acque. Era incinta di Jett da circa cinque mesi e fu visitata per la prima volta dagli specialisti dell’Ospedale East Surrey. Non pensavano che il bambino potesse sopravvivere e lo consigliarono, senza pensarci due volte, di porre fine alla gravidanza.

Contro ogni probabilità

La pressione sulla famiglia Morriss da parte dei medici, per favorire l’aborto, fu molto forte. Basavano la loro raccomandazione su teorie valide, verificate scientificamente e che indicavano che a quell’età il bambino non sarebbe stato in grado di respirare all’esterno dell’utero. Dal momento che i suoi polmoni non erano del tutto sviluppati.

Potevano inoltre esserci dei seri danni a livello cerebrale. Il parere dei medici puntava soprattutto a tutelare la salute della madre e, evidentemente, non esistevano casi simili che avessero avuto un esito positivo. Le probabilità che Jett potesse nascere e sopravvivere erano praticamente nulle.

Carezza sul neonato più prematuro

I medici non erano preparati per trattare i bimbi nati prima della 28ª settimana. Ciononostante, contro ogni pronostico, il bambino più prematuro del mondo nacque nell’ospedale di Portsmouth.

Una delle cose di cui la madre di Jett si rammarica, quando ricorda della brutta esperienza nell’ospedale East Surrey, è il fatto di essersi resa conto che molte donne “probabilmente avrebbero potuto salvare i loro figli, se avessero trovato la forza e il coraggio di contrastare la pressione dei dottori“. “I miracoli accadono ogni giorno“, afferma mamma Mhairi.

Una storia di lotta

Mhairi, accompagnata e sostenuta da suo marito Paul, è avuto la capacità di opporsi alle diagnosi di medici e infermieri. L’intera famiglia sostenne la lunga degenza in ospedale a Portsmouth. Comprese le cinque settimane in cui il bambino rimase nel grembo materno, nonostante la perdita del liquido amniotico.

La determinazione della famiglia Morris è stata la chiave affinché si compiesse tale miracolo. Decisero di andare avanti con determinazione, con la certezza che la loro esperienza sarebbe stata fondamentale per molte altre coppie. Sapevano che Jett ce l’avrebbe fatta ma che avrebbero dovuto lottare assieme, fino alla fine..

Due giovani genitori hanno rifiutato di abortire e il loro bambino, contro ogni previsione, è nato nella 25ª settimana in un ospedale del Regno Unito. Si tratta del neonato più prematuro del mondo. La sua storia è diventata un caso unico che ha stupito l’umanità.

Jett è venuto al mondo il 6 dicembre 2013, con problemi respiratori dovuti ai suoi polmoni non ancora sviluppati. Tre mesi dopo, il 5 marzo 2014, è stato in grado di tornare a casa. Ha respirato con l’aiuto delle macchine fino al mese di maggio, prima di iniziare a farlo in modo completamente autonomo.

Il bambino più prematuro del mondo continua a crescere

Famiglia con neonato

Quando nacque, Jett pesava appena 624 grammi. In quel momento la dimensione del suo piccolo corpo equivaleva al palmo della mano di suo padre. E, anche se era già nato, i medici a Portsmouth credevano che avrebbe vissuto solo qualche ora o, al massimo, qualche giorno. Aveva seri problemi al fegato e ai polmoni, il suo cuore presentava delle zone vuote, non del tutto chiuse, e alcuni dei suoi organi non si erano sviluppati completamente.

Ma la catena di eventi che ha iniziato a verificarsi dopo la nascita di Jett è semplicemente incredibile, tanto da indurre molti a catalogarlo come un miracolo. Il bambino è riuscito a superare i primi giorni di vita, migliorando poco a poco nella sua incubatrice e grazie all’aiuto dei medici.

Ogni giorno diventava sempre più forte. E mentre il suo corpo cresceva, l’equipe medica ha fatto tutti il necessario per correggere la maggior parte dei suoi problemi. Il cuore cominciò a chiudersi e dopo pochi mesi il neonato più prematuro del mondo iniziò a respirare da solo. Nel corso dei mesi la sua vita è cambiata in meglio.

Jett ormai è un bambino sano e presto sarà un adulto con una vita completamente normale. I suoi genitori raccontano ciò che hanno vissuto come un miracolo. “Sono d’accordo sul fatto che i medici devono sempre avere un approccio realistico ai problemi e prevedere lo scenario peggiore. Ma non esistono due persone uguali in tutto il mondo e la storia di Jett può insegnarci molto“, ha affermato la madre del neonato più maturo del mondo.


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