Impariamo insieme il linguaggio gestuale dei neonati

Impariamo insieme il linguaggio gestuale dei neonati

Ultimo aggiornamento: 13 marzo, 2018

Le difficoltà a comprendere le necessità del proprio figlio rappresentano la maggiore frustrazione e paura delle madri. Per questo, bisogna aprire la mente e prestare attenzione. I piccoli usano diversi modi per esprimere i propri bisogni e fare le loro richieste. Tra questi troviamo il linguaggio gestuale.

Non potendo parlare, i bambini si esprimono principalmente attraverso il proprio corpo. Interpretando questi piccoli gesti, sarete in grado di capire cosa vuole vostro figlio.

Il pianto è il mezzo di comunicazione più conosciuto, ma non è l’unico. I neonati usano anche movimenti, sorrisi, gesti e suoni per richiamare l’attenzione.

In generale, i segnali del neonato sono più intensi quando sono diretti ai genitori. Con voi piangerà più forte, ma vi dedicherà anche i suoi migliori sorrisi. Questo accadrà soprattutto quando dovrete separarvi da lui e quando lo tornerete a prendere, dopo averlo lasciato con altre persone.

I neonati iniziano ad esprimersi attraverso il linguaggio gestuale

Comprendere i gesti dei neonati

Tutti i neonati fanno dei gesti, emettono dei suoni o assumono diversi comportamenti per farsi capire. Ad esempio, se mentre giocano distolgono lo sguardo, girano la testa o si inarcano all’indietro, significa che hanno bisogno di riposare e che preferiscono continuare a giocare più tardi.

Se piangono, non vuol dire necessariamente che hanno fame. Potrebbero avere freddo, il pannolino potrebbe essere sporco oppure sono stanchi. Ogni bambino ha un pianto diverso per esprimere questi fastidi e, con un po’ di pazienza, imparerete ad identificarli.

Un neonato ha molteplici modi per farsi comprendere. Se sorride mentre siete con lui, dimostra che si sente a suo agio, che è contento e che probabilmente vuole che la situazione resti così per un altro po’ di tempo. Vi renderete conto che scoprire questi segnali sarà molto utile quando dovrete stabilire delle abitudini. Per esempio, quando dovrà dormire, potrete aiutarlo a ad addormentarsi.

Attorno agli 8 mesi di vita, noterete che vostro figlio vi si attaccherà al collo e inizierà a piangere quando vedrà le vostre amiche o quando lo porterete dal pediatra. Questo indica che sa distinguere le persone conosciute dagli estranei e che questi ultimi gli fanno paura.

L’amore verso un neonato è una delle cose più belle del mondo.

-Autore sconosciuto-

Con il passare del tempo, si accorgerà che queste persone lo salutano in maniera amichevole e inizierà ad abituarsi. Alla fine le accetterà, ma sempre secondo i suoi tempi.

Il linguaggio gestuale cambia da neonato a neonato. Per questa ragione, imparare a capire vostro figlio richiede tempo, pazienza e dedizione.

Riuscire a rispondere alle sue richieste in maniera corretta rafforzerà l’affetto e il legame che c’è tra voi. La chiave consiste nell’osservare attentamente e armarsi di pazienza, in modo da decifrare il linguaggio gestuale del vostro piccolo.

Neonato indica con il dito alzato

Insegnate a vostro figlio un linguaggio fatto di segni

Bisogna sempre rispettare i ritmi del neonato e fare in modo che si diverta. Il momento ideale per iniziare è quando il piccolo comincia a mostrare interesse verso la comunicazione. Noterete che sarà più socievole, comincerà a borbottare delle parole e ad emettere suoni per attirare l’attenzione.

Quando dite una parola, fate anche un gesto o indicate cosa state nominando. Usate sempre lo stesso gesto, ripetetelo varie volte ed enfatizzate la parola chiave. Così, quando fate quel movimento, il bambino vede e ascolta chiaramente la connessione tra le due cose.

Dopo alcuni giorni, o settimane, è probabile che il piccolo inizi ad usare lo stesso gesto. Trasformate il processo di apprendimento in un momento divertente. Se il neonato si diverte, è più facile che apprenda.

Alcuni segni che potete utilizzare

Molti specialisti consigliano determinati gruppi di segni. Il programma Sign with your baby (“Utilizzate i segni con vostro figlio”) è basato sul lunguaggio dei segni statunitense. Invece, il programma Baby Signs (“Segni per i neonati”) utilizza un insieme di semplici segni studiati appositamente per i neonati.

Questi sistemi funzionano tutti, così come può funzionare un sistema inventato da voi stesse. Qualunque gesto richiami palesemente il significato della parola che pronunciate andrà bene. Di seguito, troverete alcuni esempi:

  • “Cibo”: mettete la punta delle dita sopra alle labbra.
  • “È finito”: alzate le mani ai lati, con i palmi rivolti verso l’alto.
  • “Paura”: datevi dei colpetti con il palmo della mano sul petto.
  • “Caldo”: allungate il braccio come per prendere qualcosa e poi ritiratelo rapidamente.
  • “Dov’è?”: alzate le spalle con i palmi delle mani rivolti verso l’alto.
  • “Coniglio”: arricciate il naso e mostrate due dita.
  • “Automobile”: fate finta di girare un volante immaginario.
  • “Libro”: unite le mani e apritele, girando i palmi verso l’alto.

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