Neo-mamma: 5 consigli dei pediatri

Neo-mamma: 5 consigli dei pediatri
Nelton Ramos

Revisionato e approvato da il dottore Nelton Ramos.

Ultimo aggiornamento: 20 gennaio, 2023

Forse la maggior parte dei pediatri si sbellica dalle risate quando una neo-mamma angosciata li chiama preoccupatissima perché il suo bimbo ha il singhiozzo e lei non sa che fare. Per la neo-mamma tutto è nuovo, è nervosa perché vuole che il suo piccolo sia sano e si agita in ogni situazione. Ecco 5 consigli dei pediatri alla  neo-mamma.

Il primo consiglio dei pediatri a una neo-mamma è che, qualunque sia la situazione che si affronta, è necessario mantenere la calma. Ricorda che essere madre è un’esperienza meravigliosa: goditela anche se i tuoi primi passi ti sembrano scoraggianti o persino difficili.

Non dimenticare che un pensiero positivo e un atteggiamento ottimista aiutano a capire che i primi  giorni passeranno, e che vivere la maternità è una delle migliori esperienze che una donna possa fare.

Questo consiglio implica, inoltre, che tu lavori su alcuni aspetti della tua personalità, come la serenità e la sicurezza in te stessa. Entrambi questi aspetti, che possono anche definirsi qualità, ti aiuteranno ad applicare il buon senso e questo, a sua volta, ti aiuterà a capire ciò che senti in ogni momento. Proprio questo buon senso compare in un testo che qualche anno fa ha spopolato, nel quale un pediatra diceva quanto segue:

La cosa migliore è:

  • La cosa migliore non è il seno
  • La cosa migliore non è nemmeno il biberon
  • La cosa migliore non è che tu lo prenda in braccio
  • La cosa migliore non è nemmeno che smetti di prenderlo in braccio
  • La cosa migliore non è che lo fai sdraiare in quel modo
  • La cosa migliore non è nemmeno che lo fai sdraiare in un altro modo
  • La cosa migliore non è che lo copri in un modo
  • La cosa migliore non è nemmeno che lo copri in un altro modo
  • La cosa migliore non è che lo vesti con questo
  • La cosa migliore non è nemmeno che lo vesti con quello
  • La cosa migliore non è che gli dai da mangiare puree
  • La cosa migliore non è nemmeno che gli dai da mangiare pezzi interi
  • La cosa migliore non è quello che dice tua madre
  • La cosa migliore non è nemmeno quello che dice la tua amica
  • La cosa migliore non è che stia con la babysitter
  • La cosa migliore non è nemmeno che vada all’asilo o stia con i nonni
  • La cosa migliore non è che abbia un certo tipo di educazione
  • La cosa migliore non è nemmeno che ne abbia un altro tipo
Essere neo-mamma e avere paura di sbagliare

Sai qual è veramente la cosa migliore?

  • La cosa migliore è quello che veramente ti fa sentire meglio
  • La cosa migliore è quello che il tuo istinto ti dice sia meglio
  • La cosa migliore è quello che aiuta anche te a stare bene
  • La cosa migliore è quello che ti permette di essere felice con la tua famiglia
  • Perché se tu ti senti bene, anche loro avranno il meglio
  • Perché se ti senti sicura, anche loro si sentono sicuri
  • Perché se credi di fare la cosa giusta, la tua tranquillità e felicità arriva anche a loro
  • “Smettiamo di cercare di dire a ogni madre o padre cos’è meglio, perché in realtà la cosa migliore per i tuoi figli sei tu”.

Il consiglio sull’alimentazione per la neo-mamma

Un’altra principale preoccupazione delle madri è che il bambino sia ben nutrito. Si tratta di una logica preoccupazione. Per la corretta alimentazione di un neonato la maggior parte dei pediatri del mondo consigliano alla neo-mamma di nutrire il bimbo con latte materno.

Ma che succede quando senti che il bambino non si sta nutrendo come si deve? Secondo l’Associazione Spagnola di Pediatria (AEP), la maggior parte delle difficoltà dell’allattamento è dovuto a problemi nella tecnica, sia per una posizione scorretta della madre o una presa inadeguata, o una combinazione delle due circostanze.

Secondo una guida della AEP, per una buona presa tutto il corpo del bimbo deve essere a contatto con la mamma, e aprendo la bocca deve prendere gran parte dell’areola, specialmente la parte inferiore (all’altezza del mento) per far sì che non danneggi il capezzolo con la lingua.

I segni che indicano una buona presa, secondo la AEP, sono che il mento del bimbo tocchi il petto, che la bocca sia ben aperta, che il labbro inferiore sia sporto all’infuori e che le sue guance siano tonde o appiattite mentre succhia. Inoltre, l’areola deve essere più visibile al di sopra della sua bocca che al di sotto. Questi consigli, oltre ad essere sottolineati dall’Associazione, sono stati ripresi da diverse riviste specializzate.

Secondo questa organizzazione pediatrica, sebbene non esista un’unica posizione corretta per allattare, la madre deve stare comoda e il bimbo a contatto col corpo materno. Quindi, segui questi passaggi e cerca di trovare una posizione comoda e soddisfacente per entrambi, così sicuramente potrai nutrire il tuo bimbo con il miglior alimento del mondo: il latte materno. Ed eccolo il secondo consiglio dei pediatri: nutri il tuo bimbo con latte materno.

 
Una pediatra visita un neonato alla presenza della sua mamma

Consigli tempestivi di un pediatra

La rivista venezuelana Ciencia Médica Al Día ha di recente pubblicato un articolo nel quale la pediatra Marisol Godoy risponde a delle precise domande dando alcuni consigli alla neo-mamma:

– Come devo curare il cordone ombelicale?

– Il cordone ombelicale va pulito con alcol puro tutte le volte che si cambia il pannolino, per far sì che cicatrizzi più velocemente e che si stacchi, evitando infezioni. Se dovesse iniziare ad avere un colore strano o un cattivo odore, devi consultare il pediatria.

– Ha spesso il singhiozzo, mi devo preoccupare?

– No, nei neonati il singhiozzo è molto frequente: ricordiamoci che il suo sistema digestivo non è ancora maturo, e generalmente si presenta dopo l’espulsione di gas fino ai 3 o 4 mesi. Dopo quest’età, il singhiozzo smette di essere un’abitudine. Le false credenze di farlo passare spaventandolo o mettendogli un pezzo di filo bagnato in fronte non lo aiuteranno.

– Perché piange tanto? Come lo posso tranquillizzare?

Per il neonato, i l pianto è l’unico modo che ha di esprimere ciò che sente. Le cause più comuni sono la fame, il freddo o il caldo, il gas o il pannolino sporco. Fargli dei massaggi, prenderlo in braccio o portarlo in luoghi aerati potrebbero essere buone soluzioni. Se non è possibile identificare la causa del pianto, è necessario andare dal pediatra che vi fornirà gli strumenti per scoprire le cause del pianto e i migliori consigli.

Ed eccoti un altro consiglio:

– È normale che starnutisca così tanto?

– È frequente vedere un neonato che starnutisce costantemente, questo succede perché le sue vie respiratorie sono molto piccole e l’ambiente nel quale si trova è pieno di allergeni come la polvere, la muffa, i profumi, il freddo o il fumo, che stimolano le sue narici producendo muco e di riflesso causando il tipico starnuto.

 


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.