Il puerperio: un periodo piuttosto particolare

Il puerperio è un periodo pieno di cambiamenti enormi, sia fisici che psicologici. Può essere duro, ma passa. Bisogna solo affrontarlo nella maniera giusta.
Il puerperio: un periodo piuttosto particolare
Valeria Sabater

Revisionato e approvato da la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2021

Il puerperio è qualcosa di più di una semplice quarantena e serve al corpo materno per tornare alle condizioni pregestazionali. È anche un periodo di adattamento, in cui le emozioni ci sommergono e nel quale, a volte, possono essere necessarie anche le lacrime.

In questo articolo vi parleremo del puerperio in generale e di tutti i cambiamenti che porta con sè.

Tanto per cominciare, molte madri devono affrontare un tipo di parto che non si aspettavano (ad esempio, un cesareo).

Si devono rimarginare delle ferite, il corpo dolorante e gonfio si deve riprendere, il ventre è ancora sporgente. Si devono anche affrontare molte paure legate a una creatura fragile e delicata che dipende in tutto e per tutto da noi.

Il puerperio non è un periodo facile. È chiaro che ogni donna cerca di affrontarlo in maniera sana e anche eccitante. Tuttavia, nelle prime settimane è necessario recuperare l’armonia con il proprio corpo e, allo stesso tempo, costruire il legame con il piccolo. Siamo particolarmente sensibili alle emozioni e, talvolta, l’ambiente che ci circonda non è rispettoso di questo processo minuzioso.

Il puerperio fisico e il puerperio emotivo

Come tutte le madri, prepariamo un’infinità di cose per la nascita di nostro figlio. Mamme e papà si immaginano come sarà la cameretta, come potranno dividersi i compiti e che tipo di educazione daranno al nuovo membro della famiglia.

Si fanno progetti a lungo termine, ma pochissime volte si pensa agli aspetti concreti a breve termine. Il puerperio è uno di questi. E l’accoglienza del bambino, a sua volta, impone alla madre di affrontare di nuovo la realtà di un corpo vuoto. Un corpo ferito e una figura che ancora non riconosce.

Analizziamone i dettagli.

mamma allo specchio

Il periodo del puerperio non è uguale per tutte

È possibile che la nostra migliore amica abbia avuto un parto stupendo, di quelli in cui il bambino “esce da solo”. Nel quale tutto fila liscio e si può realizzare in maniera tranquilla anche il processo del contatto pelle a pelle con il neonato.

Tuttavia, può accadere anche l’opposto. Il bambino è prematuro, bisogna fare un cesareo e lasciarlo alcune settimane in incubatrice. Nessuno è pronto per una cosa del genere. Il puerperio, in questi casi, è un periodo più traumatico e delicato.

Ogni donna vive i giorni seguenti al parto in maniera diversa. Ciò nonstante, spesso ci sorprendiamo di come le celebrità recuperano la propria forma fisica. Vediamo le foto sui social network in cui sfoggiano un addome “quasi piatto”. Noi, invece, forse abbiamo ancora la pancia come all’ottavo mese.

Che lo vogliamo o no, il puerperio comporta una rivoluzione ormonale

Desideriamo la calma, ma il nostro corpo continua a cambiare e, naturalmente, è doloroso. Vorremmo rilassarci, ma teniamo sempre sotto’occhio il bambino, se mangia, se dorme, se respira, se fa la pipì, se si muove o se ha le colichette. E come se non bastasse, gli ormoni sono in piena rivoluzione.

  • Nei giorni che seguono il parto, gli estrogeni e il progesterone calano drasticamente (non c’è da preoccuparsi, torneranno a livelli normali con il ciclo mestruale).
  • Al contempo, si alza la prolattina che ha un ruolo fondamentale: la produzione di latte e la generazioni di ossitocina. Questo ormone è quello che ha provocato le contrazioni uterine del parto, ma adesso ha un altro compito. Grazie alla prolattina, l’utero si contrae, in modo che si rimargini la ferita lasciata dalla placenta che si è staccata e si eviti un’emorragia.
mutande a rete per il puerperio

Le fasi del puerperio

Tutte sappiamo che il puerperio viene anche chiamato quarantena perché questo è, in media, il tempo che serve al corpo per recuperare dopo il parto. Ciò nonostante, bisogna anche dire che ogni donna necessita un tempo diverso, più o meno determinato.

Vediamo le fasi del puerperio:

  • Puerperio immediato: fa riferimento alle prime 24 ore dopo la nascita del bambino.
  • Puerperio mediano o precoce: va dai 2 ai 7-10 giorni dopo il parto. In questo periodo inizia l’involuzione dell’apparato genitale, l’apparizione delle lochiazioni e si verifica la montata lattea.
  • Puerperio lontano: va dagli 11 ai 40-50 giorni dopo il parto. In questa fase, termina l’involuzione uterina e, se non si allatta, ricompaiono le mestruazioni.

Bisogna inoltre tenere in conto che, in paesi come il Canada, è stata espressa la necessità di parlare anche di puerperio tardivo, che dovrebbe presentarsi tra l’ottavo e il dodicesimo mese dopo il parto. In pratica, il corpo della donna e le sue emozioni avrebbero bisogno di diversi mesi per “riconciliarsi”.

neonato tiene la mano

Il puerperio e il diritto di esprimere le proprie emozioni

Non si tratta solo di ormoni. Non è tutta chimica. Bisogna affrontare una nuova realtà nella quale ci troviamo catapultate. Oltre a essere molto stanche e a dormire poco, c’è qualcosa in noi che ci spinge a stare sempre all’erta. È una sensazione sconosciuta, che ci travolge, ci sorprende e ci dà coraggio.

L’essere madre emoziona e spaventa allo stesso tempo. Sarò all’altezza? Questa è la domanda che ci frulla per la mente in ogni istante, ma che sparisce quando abbracciamo nostro figlio.

Il nostro corpo è ferito, bisogna indossare quegli enormi assorbenti, vestiti ampi, ci sentiamo poco attraenti e ci chiediamo se torneremo a essere quelle di prima. Sono dubbi che vanno e vengono, a volte portano alle lacrime. Ma cosa importa?

Siamo talmente felice con quella nuova vita tra le braccia. Il puerperio passerà. Non l’avrà vinta su di noi.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.