Colpo alla testa: per quanto tenere sveglio il piccolo?

Uno dei momenti di maggiore preoccupazione dei genitori sorge quando il piccolo prende un colpo alla testa. Non lasciarlo addormentare è una delle raccomandazioni più importanti.
Colpo alla testa: per quanto tenere sveglio il piccolo?
Marcela Alejandra Caffulli

Revisionato e approvato da la pediatra Marcela Alejandra Caffulli.

Ultimo aggiornamento: 26 aprile, 2023

Recentemente, gli studiosi hanno sfatato il mito che consigliava di non lasciar dormire un bambino dopo aver preso un colpo alla testa. Questo perché l’importante sono le reazioni al colpo, le quali possono attirare l’attenzione dei medici.

Dunque che fare quando il bambino prende un colpo alla testa? Ve lo diciamo subito.

Che fare se il piccolo prende un colpo alla testa?

La prima cosa da fare è chiamare immediatamente il medico; quello che consigliano i professionisti è che il piccolo si riposi e si astenga dalle sue attività per almeno un paio di giorni.

Tuttavia, non mancheranno le persone che vi stancheranno dicendo che se il piccolo dorme può cadere in coma. Anche non si può escludere un danno maggiore, tutto dipende dall’intensità dell’impatto e del trauma alla testa del piccolo.

Se vostro figlio ha subito un colpo alla testa, la prima cosa da fare è controllare se è cosciente. Fategli domande semplici e brevi: “Come ti chiami?”, “Sai dove sei?”, e altre domande su questa linea.

Se il bambino è molto piccolo deve essere stimolato. Le differenti reazioni vi diranno come si sente e se è cosciente dopo il colpo. Vedete se riesce a seguire con la vista un movimento o una luce.

colpo alla testa

Sintomi a cui prestare attenzione

I sintomi di cui può soffrire un bambino che ha battuto la testa possono essere vari e non tutti hanno bisogno di attenzione medica.

Quando si sperimenta una contusione in testa, il cervello soffre uno shock. Questo può generare diversi sintomi e reazioni mentre il cervello cerca di auto ripararsi, il ché può richiedere diverso tempo.

Tra i sintomi più comuni troviamo: disorientamento, perdita dell’equilibrio, vista sfuocata, mal di testa, formicolio a braccia e piedi e vomito. A secondo dell’intensità e di quanto si prolungano lo specialista può raccomandare il ricovero in ospedale e la realizzazione di alcuni esami.

Che fare se il colpo alla testa non presenta ulteriori danni?

Se il piccolo non accusa fastidi dopo la contusione e continua a giocare come se nulla fosse, molto probabilmente non è niente di grave. Ricordate che le ossa del corpo e quindi anche del cranio hanno una certa flessibilità, soprattutto da piccoli, ciò gli permette di assorbire un poco gli urti.

Tenete presente che dovrete averli sotto osservazione per un po’ perché alle ore successive al colpo volete appurare che non si presentino altri sintomi. Le 8 ore successive al colpo sono fondamentali. Il trattamento dipenderà dalla gravità della lesione.

Se presenta dolore alla testa potete dargli un analgesico, sotto consiglio del pediatra di fiducia. Potete anche collocare dei panni bagnati con acqua fredda sulla fronte e tenerli a riposo per un po’.

Nel caso il piccolo si addormenti, lasciatelo fare, ha bisogno di riposo per guarire. Svegliatelo ogni paio d’ore per vedere come reagisce.

Se invece il danno è più grave e il piccolo riporta una ferita che non si può curare in casa, rivolgetevi immediatamente al medico.

colpo alla testa

Consigli per i genitori quando i bimbi sbattono la testa

Soprattutto, mantenere la calma. Se il piccolo piange cercate di tranquillizzarlo il prima possibile. Generalmente le lesioni alla testa sono meno gravi di quello che si pensa, nonostante le copiose perdite di sangue. Tenete a mente che la testa possiede un’infinità di vasi sanguigni.

Inoltre, le lesioni alla testa sono quelle più comuni nei bambini. Imparando a camminare, a giocare, a correre, ad andare in bicicletta, etc etc, i colpi in testa saranno all’ordine del giorno.

Ciò nonostante provocano di solito danni lievi. Ce ne sono alcuni che possono essere molto più seri come ad esempio: incidenti in auto, cadute dalle scale, etc.

In conclusione, una ragionevole prevenzione aiuterà a ridurre il rischio che il piccolo sia coinvolto in questo tipo di lesione.


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