Il terribile momento in cui il bambino cade per la prima volta

Il terribile momento in cui il bambino cade per la prima volta
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 13 ottobre, 2022

Succede. Ogni mamma ricorda il giorno in cui il suo bambino cade per la prima volta. Un attimo di distrazione quando è nella culla, quando lo lasciamo un secondo sul letto o persino quando ci addormentiamo con lui tra le braccia. Sono queste le situazioni più comuni.

Nel 90% dei casi, queste cadute non provocano danni. Tuttavia, per quanto innocue siano, non possiamo fare a meno di sentirci in colpa o di provare una forte paura. “Avrà riportato una lesione? Devo andare al pronto soccorso?” Per togliersi ogni dubbio ed evitare problemi, ovviamente la cosa migliore da fare è andare al pronto soccorso.

Però, vi consigliamo di seguire alcune indicazioni di base che possono esservi di aiuto. Innanzitutto questi brevi attimi di disattenzione non significano assolutamente che siate delle cattive madri. Non possiamo mai prevedere al 100% quello che potrebbe succedere. Anche se diamo sempre il 200% di noi stesse, incidenti di questo tipo possono verificarsi.

Il bambino cade per la prima volta dal letto o  dalla culla

L’incidente più comune è che i bambini cadano dalla culla o dal lettone. Capita più spesso ai papà e alle mamme che praticano il bed sharing.

Senza sapere come, il bambino si gira e noi sentiamo un colpo. In genere la caduta non avviene da un’altezza elevata, ma non possiamo comunque fare a meno di sentirci i peggiori genitori del mondo. Allo stesso modo, anche il fasciatoio rappresenta un altro rischio.

Neonato che piange: il bambino cade per la prima volta.

Allunghiamo la mano per prendere un pannolino, il bambino si gira e cade. Al pronto soccorso arrivano anche tantissimi neonati caduti dalle braccia della madre nel brevissimo istante in cui questi si sono addormentati sul divano o sul letto, lasciando scivolare per terra il piccolo. Per non parlare del rischio costante rappresentato dalla culla, quando i nostri figli diventano da un giorno all’altro abilissimi scalatori.

Le cadute sono comuni, ma questo non significa che debbano diventare la norma. Il 6% delle morti di bambini di età inferiore ai 3 anni è provocato da una caduta. Dobbiamo stare molto attenti in casa, ricordare che la cura di un neonato è responsabilità di tutti. In quanto madri dobbiamo dare il massimo nel prenderci cura di nostro figlio, ma è fondamentale ricevere un aiuto quotidiano.

Segnali a cui stare attenti dopo una caduta

Quando il bambino cade, andiamo in panico. È normale e comprensibile. Tuttavia è necessario agire con calma per prestare le prime cure a nostro figlio nel miglior modo possibile.

Se subito dopo essere caduto il bambino piange e si muove è un buon segno. A volte si dice che i bambini “sono di gomma”, ma non dobbiamo fidarci troppo di questi stereotipi. La prima cosa a cui dovete fare attenzione è verificare se sanguina e se ha perso conoscenza tanto da non riuscire a svegliarlo.

  • Se esce subito un bernoccolo, vale sempre la pena di andare al pronto soccorso, per evitare qualsiasi problema.
  • Nel caso in cui perda sangue da un orecchio o dal naso, è necessario chiamare il pronto soccorso, perché in genere questo è il sintomo di un trauma. 
  • Se il bambino si muove, piange e non si addormenta, l’unica cosa da fare è aspettare e vedere se vomita. Se, trascorsi alcuni minuti o un’ora, comincia a vomitare, chiamate il pronto soccorso.

Il rischio maggiore derivante da una caduta è costituito dall’altezza  e dalla posizione del bambino nell’impatto con il pavimento. A volte, una semplice caduta dalla culla o dal letto potrebbe essere grave se il bambino cade di testa.

mamma che consola il suo bambino

Aspetti quotidiani da tenere presente per evitare le cadute

Il pericolo maggiore è quando i bambini riescono a girarsi. Li lasciamo a pancia in su per cambiare loro il pannolino e all’improvviso si girano. Li lasciamo sul letto un secondo, protetti dai cuscini per andare a prendere un indumento, e in un batter d’occhio si girano e cadono.

L’aspetto più complicato di tutta la faccenda è che non siamo mai in grado di prevedere quando sono abbastanza grandi da riuscire a girarsi. È un elemento che dobbiamo tenere sotto controllo e su cui vigilare.  Allo stesso modo, è importante tenere a mente questi dettagli:

bambini nella culla
  • Sinceratevi che le sbarre della culla siano a una distanza non superiore a 8 centimetri.
  • Quando camminate con il bambino in braccio, fate molta attenzione ai tappeti e ai dislivelli del pavimento.
  • Non lasciatelo mai da solo sul seggiolone, sul letto o sul fasciatoio.  
  • Fate attenzione quando salite le scale con il bambino.
  • Il seggiolone e la culla devono stare lontani da finestre e scale.
  • Se vi sentite molto stanche per allattare o dare il biberon al bambino, fatelo fare al vostro partner o a un’altra persona.

Per concludere, è ovvio che non possiamo controllare al 100% tutto quello che circonda nostro figlio. Ciononostante, per prevenire non c’è niente di meglio che essere sempre molto presenti in tutto ciò che facciamo. Cercate di prevedere ogni incidente, pensando cose tipo: “Se abbasso un po’ le sbarre della culla è possibile che…”, “Se lo lascio un secondo sul divano è possibile che…”

Non succede nulla se “pecchiamo” di ossessione nei primi 3 anni di vita del bambino. Sono proprio questi gli anni in cui i bambini hanno più incidenti. 


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.