I pericoli della disidratazione infantile
Prendersi cura di un bambino non è un compito semplice, perché bisogna stare attenti a milioni di fattori che possono compromettere il suo benessere. Per questa ragione, quando sono malati o la loro attività fisica è più elevata, non possiamo trascurarli ma è necessario fargli bere acqua con regolarità per evitare la disidratazione.
Questo deficit è più ricorrente nei bambini rispetto agli adulti, e per questo è necessario stare più attenti. Ma sicuramente ora vi starete chiedendo: che cos’è la disidratazione?
Che cos’è la disidratazione?
La disidratazione è la mancanza della quantità di liquidi necessari alle richieste del nostro corpo. Questo succede in particolare se si presentano vomito, diarrea, sudorazione o febbre.
Questo problema può essere lieve, il quale è facile da risolvere; moderato, ed è qui che bisogna ricorrere al pediatra; o severo, con uno sviluppo più complicato e in alcuni casi critico.
La disidratazione si aggrava maggiormente nei casi di vomito e diarrea.
Fin da molto piccoli, i bambini hanno bisogno di bere acqua, soprattutto se non seguono una dieta basata sull’allattamento esclusivo al seno.
In generale, le formule di latte contengono più ferro del latte materno e potrebbero causare difficoltà ad evacuare. Per questo motivo, i pediatri sapranno indicarvi quando può essere necessario somministrare al bambino anche dell’acqua per favorire il processo digestivo.
Ora, man mano che i piccoli di casa crescono e iniziano a scoprire il mondo che li circonda, iniziano a fare più movimento. E, di conseguenza, l’assunzione di acqua diventa sempre più importante.
Quanta acqua deve bere mio figlio?
Il corpo dei nostri piccoli è composto per l’80% da acqua, a differenza degli adulti nei quali è formato da acqua solo per il 65%. Questo vuol dire che i bambini hanno bisogno di un ricambio idrico maggiore.
Quando la madre decide di iniziare il percorso dello svezzamento, è fondamentale aggiungere acqua all’alimentazione del neonato. Su questo punto, è normale che sorga il dubbio: quanta acqua deve bere mio figlio? Questo varia a seconda del peso:
- Un lattante di tre mesi, con peso medio di 5,5 kg, ha bisogno di una quantità tra 750 e 850 ml.
- A sei mesi, dovrebbe assumere circa 1100 ml.
- Al compimento del primo anno, almeno 1300 ml.
Come riconoscere la disidratazione infantile?
Detto ciò, non dobbiamo mai dimenticarci di tenere sotto controllo i nostri figli, per sapere se stanno bene o meno. Per questo, vi insegneremo quali sono i chiari segni di disidratazione e come agire di fronte a questi:
- Bocca e labbra secche.
- Non ha energia ed è letargico.
- Quando piange, non escono lacrime.
- Passa più di sei ore senza urinare.
- L’urina è giallo scuro e ha un odore forte.
Se oltre a questi sintomi ha gli occhi scavati, ha la nausea, le mani e i piedi freddi, sonnolenza e nervosismo, andate immediatamente in ospedale perché il vostro piccolo potrebbe presentare un quadro di disidratazione grave.
La salute dei più piccoli non è uno scherzo, per cui non sarà mai troppo cauto portarli dal medico perché possa valutare la loro condizione fisica. Nei casi che non sono gravi, probabilmente il pediatra vi raccomanderà di fargli assumere sufficiente acqua e altri liquidi, come ad esempio una soluzione salina per ripristinare la componente elettrolitica.
Alcune bevande ricche di elettroliti aiuteranno il vostro piccolo a riprendersi più rapidamente.
In nessun caso dovete sostituire queste preparazioni con bevande per sportivi che aiutano a recuperare l’equilibrio del corpo, perché queste contengono una concentrazione di zuccheri molto maggiore.
Casi particolari
A seconda di qual è il suo stato di salute, ricordatevi di prestare attenzione ai sintomi che vi abbiamo già menzionato. A seconda del caso dovrete avere dei particolari accorgimenti.
- Diarrea. Evitate di dargli succhi o farmaci da banco per le evacuazioni frequenti. Fate in modo che assuma acqua a sufficienza e, se il medico lo considera necessario, potrete dargli una bevanda elettrolitica.
- Febbre. Fate sì che beva molti liquidi. Se ha difficoltà a deglutire, parlatene con il suo pediatra.
- Vomito. Cercate di fargli assumere acqua con un cucchiaio, circa ogni 10 minuti. Se in un paio d’ore vedete che non rigetta il liquido, duplicate la dose.
- Non vuole bere acqua. Probabilmente ha mal di gola o un altro fastidio che dobbiamo individuare. Chiedete al vostro medico di fiducia e convincete il bambino a provare con piccoli sorsi di questo liquido vitale.
Bisogna tenere a mente che le bevande fredde possono portargli un po’ di sollievo. Ma vi suggeriamo di evitare i succhi acidi, che possono causare una sensazione di bruciore alla gola o peggiorare il suo malessere gastrico.
La salute dei nostri bambini dipende da noi e, a poco a poco, impariamo sempre a prenderci cura di loro al meglio. Non disperatevi in nessun momento, e se non sapete che cosa fare consultate altre mamme o il medico. Vedrete che vi aiuteranno a trovare una soluzione ad ogni situazione.
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