Tecniche della psicologia comportamentale

I bambini devono imparare molte cose durante i loro primi anni di vita. La psicologia del comportamento offre delle tecniche che possono aiutare i genitori durante questo processo.
Tecniche della psicologia comportamentale
Elena Sanz Martín

Revisionato e approvato da lo psicologo Elena Sanz Martín.

Ultimo aggiornamento: 26 aprile, 2023

I genitori sono responsabili di aiutare i propri figli ad acquisire nuove competenze. Sono come dei mentori, che hanno il compito di facilitare l’apprendimento. Infatti, durante i primi anni di vita, i bambini devono imparare parlare, a camminare, a lavarsi i denti e a vestirti da soli. A questo proposito, la psicologia comportamentale fornisce delle tecniche molto semplici ed efficaci per raggiungere questo scopo.

Si tratta di tecniche operative basate sul rinforzo positivo, che aiutano i bambini a padroneggiare progressivamente un’abilità o un comportamento. Grazie alla loro facilità di applicazione, possono essere utilizzate anche a casa, ovviamente nei casi in cui non sia richiesto l’intervento specifico di un professionista dell’educazione. Vediamo insieme in cosa consistono le tecniche della psicologia comportamentale.

Le tecniche operative della psicologia comportamentale

Le tecniche operative della psicologia comportamentale rientrano all’interno dell’approccio finalizzato alla modifica del comportamento. Questo approccio si basa sul presupposto che le nostre azioni sono influenzate dalle conseguenze che seguono.

Pertanto, se un comportamento viene premiato (e quindi rafforzato), verrà ripetuto e quindi aumenterà naturalmente la sua frequenza. Allo stesso modo, se viene punito o ignorato, in linea di massima non si ripeterà.

Partendo da questo presupposto, le tecniche della psicologia comportamentale usano il rinforzo positivo o negativo per modellare il comportamento dei bambini in modo positivo. Queste tecniche possono essere utilizzate per stabilire nuovi comportamenti o per modificare quelli già esistenti. Tuttavia, sono caratterizzate da alcuni dettagli che vale la pena prendere in considerazione.

Bambina che si spazzola i denti.

Rinforzo positivo

Il rinforzo positivo viene utilizzato per stabilire, in modo progressivo, comportamenti semplici e ricorrenti. Ad esempio, insegnare al bambino a pronunciare una parola o a tagliare con le forbici. Per questo, viene utilizzato il metodo degli approcci successivi, che consiste nel rafforzare comportamenti sempre più simili all’atto finale.

Pertanto, è necessario, innanzitutto, definire l’obiettivo; per esempio, che il bambino impari a pronunciare la parola “bambola”. Successivamente, dobbiamo stabilire la base da cui partiamo, cioè un comportamento che esiste già nel repertorio del bambino e sul quale possiamo lavorare. In questo caso, è possibile che il bambino abbia detto “baba” ogni volta che chiede la sua bambola.

A questo punto, dovremo procedere rafforzando la pronuncia sempre più vicina all’obiettivo finale. Quindi, all’inizio sarà conveniente rafforzare “baba”, in modo che il bambino si senta motivato a continuare a chiedere la sua bambola con le parole. Tuttavia, in seguito, il requisito deve aumentare, in modo che smetteremo di rafforzare la parola “sbagliata” e proveremo a fare in modo che il bambino dica quella “giusta”.

Pertanto, attraverso l’attenzione e la lode, porteremo il bambino a una pronuncia più accurata fino a quando non avrà pronunciato la parola completa.

Concatenamento

Il concatenamento viene utilizzato per collegare comportamenti semplici in modo da formare una sequenza. Questo è ciò che vogliamo ottenere, ad esempio, quando vogliamo che il bambino impari a lavarsi i denti. Farlo correttamente richiede una serie di azioni, una dopo l’altra.

Bambini che giocano in cameretta.

Durante il concatenamento in avanti, al bambino viene insegnato il primo passo del processo, ad esempio mettere il dentifricio sullo spazzolino. Una volta premiata questa azione, l’adulto procederà eseguendo il resto della sequenza.

Progressivamente, verranno aggiunti passaggi: spazzolare l’arcata superiore, poi quella inferiore, poi tutti i denti, risciacquare… fino alla fine della sequenza. Se il bambino ha già acquisito i passaggi successivi, non ha senso rafforzare il fatto di mettere il dentifricio sullo spazzolino.

Un’altra variante di questa tecnica è il concatenamento all’indietro, in cui la sequenza viene acquisita al contrario, partendo dalla fine per poi aggiungere i passaggi precedenti. Ad esempio, se vogliamo che il bambino metta in ordine la stanza dopo aver giocato, possiamo conservare tutti i suoi giocattoli tranne uno. Gliene lasceremo tenerne uno, premiando il suo comportamento.

Il giorno successivo, il bambino potrà tenere due giocattoli, poi tre, finché non avrà messo a posto la stanza da solo. Il punto favorevole di questa metodologia è che il bambino inizia ad imparare a partire dai passaggi più vicini al completamento, cioè al successo. Questo può aumentare la motivazione fin dal primo giorno.

In breve, si tratta di tecniche semplici e facili da applicare a casa. Sono un’alternativa molto interessante per aiutare il bambino ad acquisire nuove abilità dal punto di vista di un approccio positivo e di rinforzo.


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  • Soto, T., Dayse, B. (2017). Modificación de la conducta agresiva en niños, postulados de Skinner según la teoría de condicionamiento operante, referente al castigo. Universidad Técnica de Machala. Disponible en: http://repositorio.utmachala.edu.ec/handle/48000/10548

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