Respiro sibilante nei bambini: cause e sintomi

Il respiro sibilante nei bambini può essere un sintomo di una malattia respiratoria, per questo è particolarmente importante fare attenzione alla comparsa di un suono sibilante quando il nostro bambino respira.
Respiro sibilante nei bambini: cause e sintomi

Ultimo aggiornamento: 22 febbraio, 2019

Il respiro sibilante nei bambini può essere causato da diverse patologie. Queste possono determinare la comparsa di un sibilo o fischio durante la respirazione, dovuto allo spostamento dell’aria nei condotti polmonari congestionati.

Secondo i pediatri Lydiana Ávila e Manuel Soto dell’Ospedale “Dr. Carlos Saenz Herrera” in Costa Rica, esistono molte malattie in età pediatrica che si caratterizzano per la comparsa di un respiro sibilante.

Per questo motivo, è particolarmente importante fare una diagnosi differenziale. Anche se nella maggior parte dei casi la causa di questi sibili è l’asma, esistono altre cause che vanno scartate.

Cos’è il respiro sibilante?

Il sibilo nei bambini è un rumore respiratorio che compare a causa di alcune patologie, e che si può sentire soprattutto durante l’espirazione, ma spesso anche durante l’inspirazione.

Perché compare il sibilo?

Secondo gli specialisti, il respiro sibilante si presenta in seguito ad un’ostruzione del flusso d’aria nei polmoni. Quest’ostruzione produce una vibrazione delle pareti dei bronchi che provoca, a sua volta, questo suono simile ad un fischio.

Altre cause possono essere le seguenti:

1. Principali patologie che possono causare la comparsa di sibilo

  • Asma: l’asma bronchiale è la causa più comune del respiro sibilante nei bambini. Si tratta di una malattia cronica, che produce l’infiammazione delle vie aeree.
  • Infezione virale: le infezioni, in particolare quelle virali, sono una causa comune della comparsa di un respiro sibilante nei bambini, soprattutto nei neonati. Nei primi mesi, infatti, i bambini sono particolarmente sensibili agli attacchi dei virus respiratori: virus sinciziale, adenovirus, virus parainfluenzali, rinovirus o batteri tipici come Mycoplasma pneumoniae o Chlamydia pneumoniae.
  • Bronchiectasia: Può prodursi per un danno alle vie aeree principali dei polmoni, che causano un allargamento delle vie respiratorie.
  • Bronchiolite: Gli agenti infettivi sono i più comuni responsabili della comparsa del respiro sibilante nei bambini. Fra le malattie infettive più comuni c’è la bronchiolite, che si manifesta come un’ostruzione acuta delle vie aeree profonde.
  • Bronchite: è l’infiammazione dei condotti bronchiali, che sono responsabili del trasporto dell’ossigeno ai polmoni; può essere acuta o cronica.
Cause del respiro sibilante nei bambini

2. Altre possibili cause del respiro sibilante

  • Reflusso gastroesofageo: consiste nel ritorno del contenuto gastrico acido dallo sstomaco all’esofago. Può essere dovuto ad un mal funzionamento dello sfintere gastroesofageo inferiore.
  • Inalazione di un corpo estraneo: la comparsa improvvisa di un sibilo può essere il sintomo dell’aspirazione di un corpo estraneo. Gli oggetti incastrati nella laringe, la trachea o i bronchi producono un’intensa dispnea; invece, quelli che arrivano nelle vie periferiche possono causare polmoniti ricorrenti e sibili.
  • Alcuni farmaci: L’ingestione accidentale di organofosfati come il parathion o il malathion (insetticidi e acaricidi) può causare la comparsa di un sibilo respiratorio, tosse e dispnea per inibizione dell’anti-colinesterasi sierica.
  • Inalazione di sostanze irritanti: l’inalazione di vapori chimici, idrocarburi o fumo può causare il respiro sibilante.

Sintomi del respiro sibilante

Il fischio che si sente al respirare può essere accompagnato da altri sintomi, che dipenderanno dalla causa scatenante della patologia. Per questo, quando sentiamo un suono di questo tipo nel nostro bambino, durante l’espirazione o l’inspirazione, è importante fare attenzione alla comparsa dei seguenti sintomi:

  • Tosse secca o catarrosa.
  • Secrezioni nasali.
  • Febbre.
  • Difficoltà di alimentazione.
  • Colorito bluastro (in alcuni casi).

“Il respiro sibilante compare quando si genera un’ostruzione al flusso d’aria. Questo produce una vibrazione delle pareti che, a sua volta, produce questo suono.”

Bambina con tosse e respiro sibilante

Diagnosi

Quando si tratta di un sibilo grave, lo specialista consiglierà una radiografia del torace, per verificare la presenza di un corpo estraneo nei polmoni, una polmonite o un’insufficienza cardiaca.

Successivamente, si determina il livello di ossigeno nel sangue attraverso l’uso di un sensore sul dito della mano (pulsossimetria).

In altri casi, quando si tratta di un attacco d’asma, non è necessaria alcun esame complementare, a meno che non ci siano segnali di problemi respiratori gravi.

I bambini che sono soggetti ad attacchi di asma frequenti o che mostrino altri sintomi respiratori gravi, che non migliorano con l’uso di broncodilatatori o altri farmaci, potrebbero essere sottoposti ad ulteriori accertamenti.

Fra gli esami più comuni ci sono: studi sulla deglutizione, la tomografia computerizzata o la broncoscopia. Anche l’esame fisico generale deve aver mostrato dei segnali chiari, come scarso peso, rumori cardiaci e anomalie all’auscultazione dei sibili.

In sintesi, la comparsa del respiro sibilante nei bambini può essere un sintomo di una malattia respiratoria che potrebbe influenzare la qualità di vita del piccolo.

Per questo, non appena notate un fischio o sibilo, è fondamentale portare immediatamente il bambino dal pediatra, affinché realizzi gli esami corrispondenti e possa fornire una diagnosi e una cura.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Ávila, Lydiana y Soto, Manuel. (2004). Sibilancias en pediatría. Revista Médica del Hospital Nacional de Niños Dr. Carlos Sáenz Herrera.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.