Questo video vi insegnerà qualcosa sulle malattie rare

Playa o montaña ("Al mare o in montagna") è il titolo del bellissimo spot creato dalla Fondazione Mehuer, che cerca di insegnare qualcosa sulle malattie rare ed è riuscito a commuovere il mondo intero. L'organizzazione ha realizzato un cortometraggio che ha conosciuto una diffusione rapidissima e capillare, lasciando senza parole tutti gli spettatori che sono stati raggiunti.
Questo video vi insegnerà qualcosa sulle malattie rare
Elena Sanz Martín

Revisionato e approvato da lo psicologo Elena Sanz Martín.

Ultimo aggiornamento: 20 gennaio, 2023

Playa o montaña (“Al mare o in montagna”) è il titolo del bellissimo spot creato dalla Fondazione Mehuer, che cerca di insegnare qualcosa sulle malattie rare ed è riuscito a commuovere il mondo intero. L’organizzazione ha realizzato un cortometraggio che ha conosciuto una diffusione rapidissima e capillare, lasciando senza parole tutti gli spettatori che ne sono stati raggiunti.

E non a torto, visto che si tratta di un video che parla dell’amore per i figli in circostanze avverse. All’inizio, infatti, ritrae la situazione più bella che una coppia possa condividere: l’attesa di un figlio. Una vera e propria avventura nella quale si mescolano emozioni, paure e speranze.

Che cosa accade a quella speranza, però, se la vita vi scaraventa in mezzo a una realtà a cui non avreste mai pensato? Siete preparati per affrontare, insieme al vostro bebè, una delle tante malattie rare esistenti? Il valore di questo spot risiede nel dare risalto all’importanza di saper accettare i cambiamenti di rotta per poter godere di nuovi orizzonti.

Playa o montaña: lo spot sulle malattie rare

Il punto di partenza è costituito dalla più bella notizia che possa ricevere qualunque coppia: l’arrivo di un bebè nelle loro vite. La gravidanza disegna sorrisi sui loro visi e diffonde l’allegria tra le persone care, da cui deriva il desiderio di condividerla con tutti.

Per questa ragione, il cortometraggio stabilisce un’analogia tra questa attesa e la programmazione di un viaggio idilliaco al mare, che la coppia sogna da sempre. Durante l’attesa, numerose emozioni si impadroniscono dei futuri genitori: entusiasmo, gioia, ansia. Fino al momento in cui il conto alla rovescia giunge al termine, prendono le valigie e… via: in partenza!

Avere una figlio che soffre di una malattia rara significa trovarsi all'improvviso in una terra sconosciuta e ostile

Tuttavia, i loro piani incontrano degli ostacoli: la coppia deve cambiare direzione e fare i primi passi in un territorio ancora più ostile. “Benvenuti in montagna”. Una nuova destinazione, impiegata come metafora della conclusione della gravidanza e inizio di una nuova vita colpita da una patologia a bassa prevalenza.

Questo ribaltamento dei punti di riferimento nella vita viene sintetizzato nel viso della nuova mamma, incerto tra la sorpresa, la perplessità e il timore. Con il suo bebè tra le braccia, però, che le prende il dito con le sue manine, si ricarica di energie per scalare la montagna, evitare precipizi e raggiungere la cima, facendo fronte alle avversità.

“E, anche se per ammetterlo ti ci vuole un po’ di tempo, inizi a pensare di essere arrivata in un luogo che non è poi così orribile… semplicemente, è diverso. Perché se passi la vita a lamentarti di non aver mai raggiunto la spiaggia, potresti non avere mai la libertà di godere di tutto ciò che di speciale offre la montagna.”

-La protagonista-

Le malattie rare possono colpire chiunque

In effetti, proprio come viene mostrato in questo video, che un figlio o una figlia soffrano di una qualche malattia rara costituisce, all’inizio, un duro colpo da sopportare. Dipende da ognuno di noi, però, fare uso di questo cambiamento di destinazione per lasciare spazio e poter così apprezzare la bellezza, l’allegria e un senso di profonda soddisfazione.

“Se la vita cambia direzione, conoscerai altri luoghi che possono essere altrettanto meravigliosi.”

Malattie rare: amore nelle avversità

Questo video è stato creato dall’organizzazione spagnola che promuove l’indagine sulle patologie a bassa prevalenza diretta da Emilio Aragón. Ha lo scopo di sensibilizzare il pubblico nei confronti delle malattie rare che, in Spagna, colpiscono 3 milioni di persone. Il numero dei pazienti in tutta Europa, invece, raggiunge la cifra di 30 milioni.

“Non sei solo”, dice una scritta che compare in sovrimpressione alla fine dello spot. Ed è vero: si valuta che più di 42 milioni di residenti in America centrale e meridionale stiano lottando per avere accesso a diagnosi e trattamenti adeguati.

“Come mostra il video, qualunque madre o padre può avere un figlio o una figlia che soffre di una qualche malattia rara. Dobbiamo prendere coscienza di questo fatto e contribuire tutti con un granello di sabbia per migliorare le ricerche e la visibilità dei problemi che affrontano i pazienti.”

-Presidente della Fondazione Mehuer-

Senza alcun dubbio, molti genitori affrontano un inatteso rovescio della vita, quando hanno un figlio colpito da una di queste malattie rare, e trasformano la propria vita in storie di crescita. E voi, avete già guardato questo video così rigenerante? Che cosa pensate di questa iniziativa?


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