5 trucchi per far smettere di piangere un neonato

5 trucchi per far smettere di piangere un neonato
Marisol Rendón Manrique

Scritto e verificato la diplomata in età prescolare Marisol Rendón Manrique.

Ultimo aggiornamento: 10 marzo, 2023

Uno dei malesseri più comuni e frequenti per il vostro bebè, è sicuramente il pianto, che purtroppo in molte occasioni, se non si trova subito una soluzione per controllarlo, può rendere la vostra giornata a dir poco invivibile.

Non si può certo dire che il pianto del bambino dalle tre del mattino fino all’alba sia piacevole, per non parlare dell’angoscia causata dal fatto che non si riesce a tranquillizzarlo.

Che cosa fare quando un neonato piange?

Per prima cosa, bisogna aver chiaro che quando un bambino piange c’è sempre un motivo ed è proprio la natura di questo motivo che rende più o meno lungo il processo per calmarlo. Tutto dipende dalla pazienza e dal legame che avete con vostro figlio.

Generalmente, quando un neonato piange, manifesta un fastidio o una qualche necessità. La prima cosa consigliabile quando sentite piangere il vostro bambino, è stabilire un contatto fisico.

Portate vostro figlio al petto, rassicuratelo: il vostro bambino ha bisogno di sapere che siete lì per lui e che è al sicuro quando è tra le vostre braccia, nonostante la spiacevole sensazione che sta provando e il motivo che lo induce a piangere.

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Un’altra cosa da considerare prima di cercare di calmarlo è che, a volte, i movimenti istintivi che si fanno per provare a rasserenarlo non sempre funzionano e che spesso posso sortire l’effetto contrario a quello desiderato.

Spesso muovere ripetutamente il neonato non fa altro che farlo piangere e disperare ancora di più, e questo si deve al fatto che non trova giovamento ad essere spostato da una parte all’altra, perché vuole pace e tranquillità.

Quando avvicinate vostro figlio al petto, assicuratevi di essere il più calme possibile. Il piccolo proverà sconforto all’inizio, però sentirvi vicine, prima o poi, lo calmerà un po’ e le vostre carezze aumenteranno la sua fiducia in voi; così avrete l’opportunità di osservarlo da vicino e cercare di individuare direttamente il motivo che lo ha fatto cominciare a piangere.

Vi mostreremo di seguito alcuni metodi semplici che vi aiuteranno a ridurre il pianto del vostro piccolo nel giro di pochi minuti.

5 “distrattori” del pianto

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  • Giochi veloci. Quando il bambino vi sente vicine e improvvisate un gioco per lui, la sua concentrazione e attenzione saranno attirate dall’azione che state realizzando, come spezzettare un foglio o giocare con la sabbia o un altro materiale che possa modellare facilmente e che riduca i livelli di stress.
  • Bagno con la schiuma. Il bagno, per i bambini, è uno dei momenti più intimi e piacevoli da condividere con voi. Quando piange e non riscontrate un motivo particolare, fategli un bagno con profumi dolci legati all’aromaterapia, come la vaniglia, così farete sì che si rilassi e che in seguito si addormenti senza difficoltà.
  • Passeggiata all’aria fresca.  Portate il vostro bimbo a fare una breve passeggiata all’aria aperta, i tanti elementi di distrazione presenti all’esterno attireranno la sua attenzione e faranno diminuire il suo interesse per l’episodio di pianto che sta attraversando.
  • Canto. La vostra voce è uno dei legami più forti con il vostro bambino: vi ascolta fin da quando era nella pancia e ne ha memorizzato il tono, il colore e soprattutto il suono, perciò quando non trovate una soluzione, cantategli, con voce dolce, tutto l’amore che provate per lui, in modo che il piccolo si senta protetto e tranquillo.

I precedenti consigli vi saranno molto utili nel momento in cui vostro figlio starà piangendo e non saprete come tranquillizzarlo. Dovete assicurarvi che il vostro bambino sia pulito, abbia mangiato bene, che non abbia sete e non presenti sintomi di qualsiasi malattia.

Inoltre, tenete presente che, proprio come voi, ci sono occasioni in cui il bambino ha bisogno di piangere, per sfogarsi; la causa delle lacrime può risiedere anche in un momento di emotività, ma non è nulla di grave: è sufficiente che i suoi genitori siano al suo fianco per circondarlo di tutto l’amore e l’affetto di cui ha bisogno.


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