Come guidare gli adolescenti quando non sanno cosa studiare

Quando si tratta di accompagnare gli adolescenti nella scelta degli studi universitari da intraprendere dobbiamo anche sostenerli moralmente. Bisogna lavorare sulla pazienza, sulla riflessione e sull'idea di fallimento.
Come guidare gli adolescenti quando non sanno cosa studiare
Maria Fátima Seppi Vinuales

Scritto e verificato la psicologa Maria Fátima Seppi Vinuales.

Ultimo aggiornamento: 03 maggio, 2023

Nel corso della nostra vita, prendiamo decisioni diverse. Forse una delle più importanti è scegliere quali studi intraprendere. Nella maggior parte dei casi, per i giovani è quasi come la prima decisione da prendere in quel viaggio verso il mondo degli adulti. Tuttavia, non è una questione semplice: tra i dubbi e le emozioni, c’è anche una grande influenza sociale. Vediamo come guidare gli adolescenti che non sanno cosa studiare.

Seguite questi suggerimenti per scoprire come guidare gli adolescenti che non sanno cosa studiare

Di seguito, vi offriamo alcuni consigli per guidare gli adolescenti che non sanno cosa studiare e possono essere pratici.

Consultate un professionista

A volte l’orientamento scolastico, da un approccio più completo, può servire come strumento per i giovani per pensare a diverse opzioni.

Aprite uno spazio al dialogo e alle domande

Insieme all’adolescente possiamo pensare a quelle cose che amava fare da piccolo, alle attività che ama fare nel tempo libero o agli argomenti di conversazione che attirano la sua attenzione. Molte volte il campo di interesse è limitato dall’orientamento scolastico e si finisce per optare per discipline tradizionali, ignari dell’ampio universo che esiste.

Come guidare gli adolescenti: invitateli a partecipare a progetti e attività

Molti centri educativi di solito organizzano giornate “open day” per pubblicizzare la propria offerta accademica. Inoltre, ci sono istituti che hanno progetti in cui, più che contenuti, cercano di insegnare competenze specifiche, come la pianificazione o la gestione del tempo, tra le altre.

Parlando con altri studenti o professionisti, l’adolescente potrà avere informazioni su come si traduce in pratica quanto studiato in teoria.

Consigliategli di parlare con chi ha fatto esperienza

Oltre ad avere il programma della materia, è conveniente per l’adolescente parlare con qualcuno che ha già familiarità con un dato percorso di stuudi. Ad esempio, uno studente più grande o un professionista del settore.

Suggeritegli di cercare informazioni da fonti diverse

È bene che il giovane utilizzi fonti ufficiali o formali – come l’Istituto o l’Università – per avere opzioni concrete e avere un’idea più chiara. Tuttavia, può anche essere guidato da ricerche più informali, come l’accesso a blog e forum.

Lavorate sugli stereotipi associati a determinate professioni

È molto comune pensare che le ragazze e le donne si comportino meglio nelle cosiddette “discipline soft”, mentre la matematica o l’ingegneria sono solitamente riservate agli uomini. Indubbiamente, questo ha un impatto sul modo in cui queste donne si considerano capaci di esporsi in determinati campi professionali.

Come guidare gli adolescenti nella scelta? Raccontategli la vostra esperienza

Raccontare quello che ci è successo a quell’età aiuta a lavorare sulle emozioni e a entrare in empatia con gli adolescenti. In questo modo, il giovane sarà in grado di connettersi con ciò che sente e trovare idee e soluzioni, così come idee sulle sue preoccupazioni.

Molti giovani cercano corsi di formazione più brevi per esplorare ciò che gli piace e poi optano per le specializzazioni.

Cosa significa oggi “scegliere”

Questa raccomandazione merita una sezione a parte, poiché spesso perdiamo di vista il fatto che il contesto condiziona le nostre scelte. Qualche anno fa lo scenario era diverso. Ad esempio, le tradizioni familiari venivano perseguite, le opzioni accademiche erano più limitate, pensare che un corso di formazione di 4 o 5 anni non era motivo di conflitto e frequentare le lezioni di persona era la norma.

Oggi tutto ciò è cambiato. Ora, gli adolescenti pensano a viaggiare e lavorare da qualsiasi parte del mondo. È importante tener conto di questo cambiamento dello scenario globale. Inoltre, quando si guidano i giovani, questi devono anche essere incoraggiati a pensare se vorrebbero fare un’esperienza in un altro paese, tra le altre cose.

Infine, anche lo stipendio non andrebbe trascurato, poiché influisce anche su altri piani e progetti futuri che potremmo intraprendere. In questo senso vanno aiutati anche a ragionare in termini di competitività.

Portare la tranquillità nel processo decisionale

Un comune denominatore che deve essere presente è la tranquillità. In altre parole, dobbiamo accompagnare i giovani a prendere decisioni con consapevolezza, con riflessione, e dedicare tempo per connettersi con il loro scopo. Tuttavia, dobbiamo anche condividere con loro che anche quando siamo convinti di qualcosa, potrebbero esserci scenari inaspettati e le cose potrebbero non essere come immaginiamo.

L’aspetto emotivo ha un ruolo molto importante nel processo decisionale. In questo senso, dobbiamo addolcire l’idea di fallimento. Se scelgono uno studio e poi non gli piace, non avranno fallito se abbandonano. Al contrario, dovrebbe essere valutato come un’istanza di apprendimento e conoscenza di sé.

Infine, quando guidiamo gli adolescenti, dobbiamo pensare alle credenze e ai pregiudizi da cui parliamo. Così facendo, possiamo scoprire che i nostri consigli sono maggiormente guidati dalle nostre paure e persino dall’ignoranza.


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