Stereotipi e pregiudizi nell'adolescenza
Comprendere il contesto nel quale siamo immersi e la nostra società, in generale, può risultare molto difficile per via della sua complessità. Per questo motivo, si creano una serie di stereotipi e pregiudizi che aiutano a spiegare e a semplificare la realtà sociale. L’uso di stereotipi e pregiudizi nell’adolescenza è molto frequente, cosa che li rende un fattore di rischio molto pericoloso.
Stereotipi vs pregiudizi
Si sa che gli stereotipi e i pregiudizi sono un riflesso della cultura e del momento storico nel quale ci troviamo e sorgono allo scopo di semplificare la società e adattarsi alle norme sociali. Ma qual è la differenza tra i due? Quali possono risultare più nocivi?
Da un lato, gli stereotipi sono un insieme di convinzioni che attribuiscono certe caratteristiche a chi fa parte di un gruppo. In altre parole, viene elabora socialmente un’immagine mentale semplificata di un gruppo.
All’inizio, gli stereotipi non sono per forza negativi e nocivi come, per esempio, “gli uomini sono forti” e “le donne sono sensibili”. Tuttavia, persino questi stereotipi, che inizialmente non sono negativi, possono rappresentare un precedente per la discriminazione; nonostante alla base non vi sia una verità logica, si tratta comunque di una affermazione costruita socialmente.
Secondo lo psicologo Gordon Allport, gli stereotipi sono credenze esagerate volte a giustificare e razionalizzare la condotta in generale e, persino, le azioni contro persone o gruppi sociali.
D’altro canto, i pregiudizi sono atteggiamenti creati e appresi da immagini stereotipate. Si tratta, dunque, di giudizi dal carattere essenzialmente negativo e privi di fondamento che deriverebbero da uno stereotipo.
Il pregiudizio serve come valutazione negativa e dispregiativa verso una persona che appartiene a un gruppo o verso il gruppo in generale. Manifestano quindi una predisposizione emotiva negativa sulla base di convinzioni stereotipate e attributi negativi.
Discriminazione
È inevitabile fare riferimento alla discriminazione, una condotta socialmente estesa che si stabilisce nel tempo e che viene accettata dalla cultura, talvolta, nei confronti di persone o gruppi stereotipati.
John Dovidio, docente di psicologia e studi sociali dell’Università del Delaware, definisce la discriminazione come un comportamento negativo, rivolto verso i membri di un gruppo a cui non si appartiene e nei confronti del quale si mantiene un pregiudizio.
Le ragioni alla base della discriminazione possono essere molto diverse: etnia, orientamento sessuale, religione, ideologia politica o sesso, tra altri. A scuola, per esempio, un adolescente può essere discriminato semplicemente perché appartiene a un contesto rurale piuttosto che a un contesto urbano come gli altri compagni di classe.
Stereotipi e pregiudizi nell’adolescenza, quali sono?
L’adolescenza è una fase che è stata definita a monte di una serie di luoghi comuni, in seguito al ricordo distorto che gli adulti conservano della stessa o per tutta la produzione letteraria e cinematografica che ha diffuso una precisa immagine dell’adolescenza.
Secondo le ricerche condotte dai pedagoghi e psicologi Hoffman, Paris e Hall, esistono tre grandi miti che ruotano attorno all’adolescenza.
- L’adolescenza è una tappa segnata da una intensa instabilità emotiva. Nonostante i cambiamenti ormonali e biologici, questo gruppo di autori dimostra che i livelli di instabilità che si presentano in questa fase sono simili ad altre tappe dello sviluppo.
- I disturbi che si presentano in questa fase sono limitati a essa e scompaiono entrando nella vita adulta. Secondo gli studiosi, alcune condotte, come il consumo di droghe o le fobie che si manifestano da giovani, probabilmente verranno mantenuti anche in età adulta.
- La fase adolescenziale viene vista come un periodo di conflitto con i genitori o gli adulti in generale, frutto di uno scontro generazionale. Questi autori sostengono invece che gli adolescenti concordano spesso con i loro genitori su aspetti fondamentali e desiderano mantenere relazioni affettive con loro.
L’adolescenza è una nuova nascita, con essa nascono caratteristiche umane più complete e stabili.
-G. Stanley Hall-
Come influiscono stereotipi e pregiudizi nell’adolescenza?
Gli stereotipi e i pregiudizi nell’adolescenza sono molto pericolosi, poiché mettono a rischio l’attività principale di questa tappa: la formazione dell’identità.
L’uso abusivo di questi elementi può scatenare l’e tiche ttatura sociale. Se un adolescente riceve di continuo opinioni e qualificazioni dall’ambiente circostante, finirà per adottare tale etichetta e agirà in accordo con essa.
Un adolescente che si sente dire sempre che è un irresponsabile e un pigro, molto probabilmente si rassegnerà ai brutti voti, in quanto si è convinto di non poter aspirare a essere un bravo studente lavoratore e responsabile.
Le conseguenze di stereotipi e pregiudizi nell’adolescenza possono risultare devastanti: isolamento, problemi scolastici, abuso di sostanze, etc.
In definitiva, gli stereotipi, i pregiudizi, le etichette e le loro conseguenze rappresentano un grave fattore di rischio durante l’adolescenza. In questa tappa, i giovani sono in cerca della propria identità, motivo per cui tutte le influenze sociali che ricevono dal loro ambiente circostante contribuiranno alla formazione della stessa.
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