Usare l'umorismo in aula, perché è importante

L'insegnamento è una questione molto importante, ma non per questo deve essere rigido e solenne. Introdurre l'umorismo nelle aule, anzi, offre grandi benefici.
Usare l'umorismo in aula, perché è importante
Elena Sanz Martín

Scritto e verificato lo psicologo Elena Sanz Martín.

Ultimo aggiornamento: 14 marzo, 2023

Non ci sono dubbi sul fatto che l’educazione sia una questione di grande rilevanza per garantire il progresso di qualsiasi società. Tuttavia, ciò non vuol dire che deve trattarsi di un compito rigido, solenne e stressante. Al contrario, è stato dimostrato che usare l’umorismo in aula offre grandi benefici agli alunni, ma anche ai docenti.

Tutti, in maggiore o minore misura, abbiamo provato esperienze ed emozioni negative durante i nostri anni da studenti. Molti di noi ricorderanno senz’altro la pressione, la vergogna, la paura dei docenti e l’aria molto tesa che si respirava nel luogo in cui trascorrevamo la maggior parte delle nostre giornate.

Per fortuna, i modelli educativi stanno iniziando a cambiare e un numero sempre maggiore di docenti si sforza di rendere l’apprendimento un’esperienza gratificante per gli allievi.

L’umorismo come base per l’apprendimento

Possiamo considerare umorismo tutto quello che suscita in noi risate, divertimento ed emozioni positive. In esso si includono barzellette, giochi, scherzi e una vasta gamma di stimoli.

L’umorismo attiva il nostro circuito di ricompensa in modo sano e semplice. È per questo motivo che i bambini usano il gioco per scoprire il mondo che li circonda.

Giocando esplorano, scoprono e allenano condotte importanti. Lo fanno, però, in maniera disinteressata e gratificante, motivo per cui, tutte le volte che possono, ricorrono di nuovo al gioco per provare di nuovo quelle emozioni positive.

Bambini che si divertono con la maestra.

Gli esperti affermano chiaramente che gli apprendimenti più importanti si verificano solo quando sono associati a un sentimento, ancor di più se è gradevole. Ma allora perché non ricorrere all’umorismo, questo valido strumento, per aiutare i bambini e gli adolescenti a imparare divertendosi?

Usare l’umorismo in aula e benefici

Riduce lo stress e aumenta la motivazione

Il processo di apprendimento può risultare duro. Con frequenza, gli studenti devono fare i conti con frustrazioni, fallimenti, noia e tensione. L’aula si trasforma così in un ambiente stressante che provoca emozioni negative. Tutto ciò può sfociare nella comparsa di sintomi ansiogeni e depressivi a età sempre più precoci.

Allo stesso modo, il docente, immerso ogni giorno in questo ambiente teso e usurante, può finire per soffrire della sindrome da burnout e vedere compromesso il suo stato d’animo.

Usare l’umorismo in aula aiuta a creare un clima positivo e disteso nel quale l’errore non è sinonimo di rifiuto o umiliazione e in cui predominano gradevoli emozioni di cooperazione ed empatia.

Ciò contribuirà senza dubbio a raggiungere una maggiore felicità e qualità di vita da parte dei docenti e degli alunni. Inoltre, motiverà entrambi i gruppi a realizzare il proprio lavoro in modo più predisposto ed entusiasta. Quando imparare risulta piacevole e divertente, quando suscita sensazioni positive, chi non vorrebbe continuare a farlo?

Avvicina i punti di vista e potenzia l’apprendimento

Trovarsi in aula deve essere inteso, in gran misura, come una relazione sociale. Il docente deve essere capace di attirare l’attenzione degli alunni e di trasmettere al suo pubblico le informazioni in modo adeguato. Allo stesso modo, anche le relazioni tra compagni hanno una grande importanza. L’umorismo favorisce la vicinanza, l’intimità e la coesione tra le persone. 

Le barriere vengono così abbattute e si forgia una fiducia interpersonale molto favorevole. Grazie all’uso dell’umorismo in aula, dunque, si allentano le tensioni, si avvicinano i diversi punti di vista e si potenzia l’effetto comunicativo. È stato dimostrato che le informazioni divertenti attirano di più l’attenzione e restano più facilmente registrate nella memoria.

Bambini con mano alzata per rispondere alle domande della maestra.

Favorisce la flessibilità mentale

Aspetti come la creatività, la flessibilità cognitiva e la capacità di analisi sono essenziali per la vita. Nonostante ciò, molto spesso le scuole adottano modelli educativi rigidi che non permettono agli alunni di essere parte attiva del loro apprendimento.

In seguito a ciò, sono obbligati a essere meri ricettori passivi di informazione, previamente elaborata, che non risveglia in loro alcuna curiosità. Usare l’umorismo in aula aiuta gli studenti ad avere una mente sveglia, aperta e flessibile. Stimola la loro capacità di pensiero divergente e li aiuta a sviluppare prospettive più ampie.

Come deve essere l’umorismo in aula?

Di certo non tutte le forme di umorismo risultano positive in ambito accademico. Ridicolizzare, umiliare o ridere di un compagno provocherà solo sofferenza e divisione. L’umorismo da impiegare in aula deve essere volto a facilitare i rapporti sociali e a relativizzare il fallimento.

Alla luce di quanto detto, bisogna ricorrere a scherzi che rendano più unito il gruppo, offrendo così agli alunni un sentimento di affiliazione. In questo modo, i docenti potranno anche fomentare un atteggiamento rilassato e positivo degli allievi nei confronti degli errori, che verranno intesi come parte naturale del processo di apprendimento.


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