Come educare i figli ad avere un'alimentazione corretta

Preoccuparsi troppo per l'alimentazione dei bambini può essere controproducente. Il pasto deve essere un momento piacevole da trascorrere in famiglia e non un processo incentrato sulle cattive abitudini di vostro figlio.
Come educare i figli ad avere un'alimentazione corretta
Elena Sanz Martín

Scritto e verificato lo psicologo Elena Sanz Martín.

Ultimo aggiornamento: 04 gennaio, 2023

L’alimentazione dei figli è una delle preoccupazioni principali dei genitori. A volte, per aiutare i bambini a mangiare bene, gli adulti commettono alcuni errori che possono produrre l’effetto contrario. In questo articolo, vi daremo alcune dritte per educare i figli ad avere un’alimentazione corretta.

Durante questo processo, possono sorgere dei problemi dovuti a ignoranza o eccessiva preoccupazione. Tutti i genitori desiderano che i propri figli mangino tutto senza sforzo. Tuttavia, è comune che i bambini rifiutino di provare determinati alimenti o di non mangiare le quantità che i genitori ritengono necessarie.

Il più delle volte, le maggiori difficoltà alimentari sorgono tra il primo e il terzo anno di vita. Vale la pena ricordare e tenere presente che in questa fase lo stomaco dei bambini ha una capacità ridotta, quindi non dovrete aspettarvi che ingeriscano quantità simili a quelle di un adulto.

In seguito, dopo i cinque anni, aumentano il dispendio energetico e il fabbisogno alimentare. Inoltre, va ricordato che il cibo è un’abitudine che viene acquisita e che va educata. Richiede del tempo di adattamento e bisogna essere pazienti, perché la consistenza, gli odori e i sapori del cibo sono molto nuovi per i più piccoli.

Nonostante ciò, ci sono alcune strategie che possono essere messe in atto per aiutare a mangiare bene ed educare i figli ad avere un’alimentazione corretta.

Come educare i figli ad avere un'alimentazione corretta

Come educare i figli ad avere un’alimentazione corretta

  • Non fare in modo che vostro figlio percepisca il cibo come indesiderabile. Se insistete troppo su un determinato piatto, lo farà sospettare che non sia buono come dite. Non offritegli qualcosa come ricompensa in cambio di provare quel cibo: in questo modo, gli confermerete in anticipo che non ha un buon sapore.
  • Concentratevi sui comportamenti positivi di vostro figlio, applaudendolo quando mangia bene e ignorando i suoi comportamenti negativi. In assenza di attenzione, smetterà di ripeterli.
  • Non siate troppo insistenti, ma non arrendetevi. L’intenzione è fare in modo che il bambino veda l’atto di mangiare come qualcosa di naturale e piacevole. Offritegli il cibo e, se continua a rifiutare, basta. Non insistete ed evitare di entrare in conflitto con lui per il cibo, ma allo stesso tempo non arrendetevi cucinando qualcosa che gli piace di più.
  • Tenete in conto i suoi gusti, ad esempio lasciando che decida quali verdure gli piacciono di più. Lasciategli anche scegliere un alimento specifico che può evitare di mangiare.

Le ore dei pasti

I pasti dovrebbero durare tra 20 e 40 minuti. Un tempo più breve può significare che il bambino mangia troppo velocemente e ostacola la sua digestione producendo sensazioni spiacevoli. Al contrario, un periodo di tempo più lungo implicherebbe un’interruzione della vita quotidiana del bambino e, sicuramente, genererebbe discussioni di fronte alla disperazione dei genitori per il loro ritardo.

Dopo oltre 40 minuti, se il bambino non ha finito, rimuovete semplicemente il piatto e attendete il pasto successivo. Non dovreste offrire altri cibi o dolsi, poiché state cercando di stabilire l’abitudine di mangiare al momento giusto.

Pranzo in famiglia

Il momento del pasto deve essere un evento piacevole e pacifico. Vostro figlio non deve sentirsi osservato o criticato per il suo modo di mangiare. In questo senso, è importante evitare di mettere i pasti al centro dell’attenzione. Chiacchierare tranquillamente con la famiglia mentre si mangia è l’opzione migliore.

È anche importante che il bambino mangi lo stesso cibo dei genitori, secondo il principio “mangiamo tutti la stessa cosa”. In questo modo, gli verrà data l’opportunità di osservare le reazioni degli altri riguardo ad un determinato piatto e di esprimere la propria opinione. L’atteggiamento nei confronti del cibo sarà positivo se viene percepito come un momento condiviso.

Trucchi per offrire il cibo

  1. Scegliere l’ora del giorno in cui vostro figlio è più calmo, felice e affamato. Ciò migliorerà la sua disposizione verso il nuovo cibo.
  2. Offrire una piccola porzione del nuovo cibo e accompagnarlo con altri alimenti che già conosce.
  3. Farlo mangiare da solo in modo che, con le sue stesse mani, esplori il cibo e decida quanto metterne in bocca. Se è più grande, provate a farlo mangiare con le posate. Questa attitudine aumenta le possibilità che il bambino accetti volentieri il cibo.

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