Umidificatore per bambini: cos'è e perché è importante?

In commercio ci sono tanti dispositivi e prodotti che possono migliorare la salute dei nostri bambini. Oggi vi parleremo dell'umidificatore.
Umidificatore per bambini: cos'è e perché è importante?

Ultimo aggiornamento: 16 ottobre, 2020

L’umidificatore per bambini è un dispositivo che dovremmo comparare per il nostro bambino? In genere, quando nasce un figlio, la prima cosa che ci chiediamo è quali possano essere i dispositivi utili per farlo crescere in un ambiente sano. Oggi in commercio ci sono così tanti dispositivi e prodotti per bambini che è difficile conoscerli tutti. Per questo motivo possiamo non conoscere l’esistenza di alcuni di essi.

Trovare il modo migliore per prendersi cura dei nostri figli è sicuramente un problema di molti genitori. L’umidificatore, dato che non è molto conosciuto, è uno dei dispositivi che che suscita molti interrogativi. Ci si chiede se sia raccomandato o meno per i bambini e se effettivamente i nostri piccoli possano trarre dei benefici dal suo utilizzo.

Siamo di fronte ad un altro oggetto molto pubblicizzato che però non ha nessuna utilità o è un dispositivo che vale la pena acquistare? Andiamo a scoprirlo insieme!

Cosa è un umidificatore?

Piedi di bambino sul letto.

L’umidificatore è un dispositivo che mantiene i livelli ottimali di umidità negli ambienti. Il vantaggio principale è che pulisce e rinnova l’aria nelle stanze in cui è utilizzato permettendo di controllare e mantenere dei livelli adeguati di umidità. In questa maniera si eviterà di avere degli ambienti eccessivamente secchi o umidi prevenendo i problemi di salute che ne potrebbero derivare.

Il suo funzionamento è semplice. È costituito da un serbatoio d’acqua che, attraverso un processo di evaporazione, rilascia una sorta di nebbiolina che fa aumentare l’umidità presente nella stanza. Questo è il dispositivo ideale per creare un ambiente sano per il vostro bambino durante le sue prime settimane (e mesi) di vita.

Quali benefici può apportare ai bambini l’uso dell’umidificatore? Possiamo dire che il suo compito principale è quello di migliorare la qualità dell’aria.

La scelta del modello

Nella scelta del modello bisogna tenere presente che esistono vari tipi di umidificatori che si differenziano in base al sistema che utilizzano:

  • Umidificatori a vapore caldo (detti anche vaporizzatori). Questi dispositivi riscaldano l’acqua nel serbatoio fino a raggiungere la temperatura che consente di rilasciare a poco a poco il vapore.
  • Umidificatori a vapore freddo. Sono dei dispositivi più moderni. Emettono vapore non a causa del riscaldamento dell’acqua, ma attraverso l’uso di una tecnologia più sofisticata ad ultrasuoni.
  • Ionizzatori. Questi dispositivi, più moderni e costosi, sono dotati di ionizzatori che agiscono contro i germi presenti nell’aria rendendola più pulita.

Domande frequenti sull’umidificatore: importanza e utilità

Nelle prime fasi della sua vita, il bambino non ha ancora sviluppato tutte le sue difese immunitarie. Da qui nasce l’importanza di prestare attenzione all’ambiente in cui vive.

Ogni stagione dell’anno ha delle caratteristiche che possono influenzare l’ambiente in cui vivono i nostri bambini. L’umidità, la temperatura e altri fattori sono delle variabili da tenere un considerazione.

In inverno è importante controllare l’umidità degli ambienti perché il riscaldamento domestico potrebbe seccare troppo l’aria all’interno delle stanze e provocare la comparsa di infezioni. Al contrario, in estate, le alte temperature potrebbero creare dei problemi alla pelle (pelle secca) e al tratto respiratorio.

I problemi principali che possono manifestarsi sono il naso secco, la rinite, le congestioni, ecc. Tutti questi problemi potrebbero minacciare il benessere del bambino quando riposa (e anche quello dei genitori). Da qui nasce l’importanza di utilizzare un umidificatore per mantenere un equilibrio ottimale dell’aria della stanza dove risiede il bambino.

Bambino che guarda dalla finestra.

Un aspetto importante: il livello di umidità raccomandato

Quale dovrebbe essere il livello ideale di umidità degli ambienti? Come possiamo ottenerlo? Da un punto di vista medico, si raccomanda di mantenere l’ambiente domestico, e specialmente le stanze dove si trova il bambino, tra 30 e il 40% di umidità. Inoltre, bisogna tenere in considerazione che l’eccessiva secchezza dell’aria e la troppa umidità influiscono sulla normale respirazione del bambino.

Come facciamo a sapere se i parametri sono ottimali? Il modo migliore è utilizzare un igrometro, un dispositivo ideato per questo compito. Tuttavia, vi sono alcuni modelli di umidificatori dotati di un igrometro incorporato. Questo è un aspetto da valutare al momento dell’acquisto.

Inoltre, è importante fare attenzione ai sintomi che il bambino può presentare quando la percentuale di umidità dell’aria non è ottimale:

  • Secchezza della pelle e delle mucose.
  • Accumulo di catarro e infezioni respiratorie.
  • Labbra screpolate.
  • Arrossamento degli occhi.

Consigli per la scelta e l’utilizzo dell’umidificatore

Prima di comprarlo:

  • Verificate la capacità del serbatoio dell’acqua, la sua autonomia e il sistema di funzionamento. Gli umidificatori a vapore caldo sono i più economici, ma hanno lo svantaggio di poter creare delle situazioni di pericolo per i bambini se non vengono prese delle precauzioni.
  • Verificate se ha un igrometro incorporato.

Per il suo utilizzo:

  • Tenete l’umidificatore fuori dalla portata dei bambini.
  • Pulite accuratamente l’umidificatore dopo l’uso.

All’interno delle stanze:

  • Controllate i parametri relativi all’umidità.
  • Ventilate spesso gli ambienti per rinnovare l’aria.

La crescita dei bambini deve avvenire in un ambiente sano. Spesso questo tipo di pensieri non fa dormire i genitori. Ci sono delle cose da considerare per raggiungere questo obiettivo. Il modo migliore per aiutare i nostri figli ad avere uno sviluppo completo e sano è conoscere di cosa hanno bisogno in ogni fase della loro vita.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.