I colori rosa e azzurro non definiscono i bambini

Come possiamo far sì che non siano i colori a definire i nostri figli? Scopriamolo insieme in questo articolo.
I colori rosa e azzurro non definiscono i bambini
María José Roldán

Scritto e verificato lo pedagoga María José Roldán.

Ultimo aggiornamento: 10 marzo, 2023

Viviamo in una società in cui se una donna è incinta di una bambina automaticamente le vengono regalate cose di colore rosa, e se è un bambino di colore azzurro. Quando nasce una bambina, le regalano bambole e “cose da bambine”, e se nasce un bambino, macchinine e “cose da maschietti”. Sembra che fin da quando i neonati vengono alla luce, siano subito etichettati e i colori inizino ad avere importanza nelle loro vite.

Ma quello che importa nella vita dei bambini non sono i colori che viene detto essere adatti a loro, ma che si sentano bene e che sappiano che la loro integrità è la cosa più importante in qualsiasi momento della loro vita. Magari a una bambina piace il colore azzurro e a un bambino il rosa, e questo va bene. A una bambina possono piacere il calcio e le macchinine, e a un bambino giocare con le bambole o cantare. E che cosa c’è di male in tutto ciò?

Colori: né azzurro, né rosa…

Rosa e azzurro

Al giorno d’oggi le aziende che commercializzano giocattoli creano gli annunci e le pubblicità pensando alla realtà attuale, e sembra che inizino a comprendere che non bisogna cadere in modo così rigido nell’indicazione del genere. A poco a poco la società si sta rendendo conto che a una bambina possono piacere molte cose diverse, a prescindere dal suo genere. E continuerà comunque a crescere in modo stabile ed equilibrato.

I genitori non devono lasciarsi guidare dai colori, ma dovrebbero invece crescere rispettando i gusti dei propri figli, qualunque essi siano. Ad esempio, per non cadere nella tentazione di decorare la stanza di una bambina di rosa o di un bambino di azzurro, quindi l’ideale sarebbe pensare a colori neutri che non definiscano un genere o un altro? O semplicemente, pensare a un colore che piaccia ai bambini. Indipendentemente dal fatto che questo sia rosa, azzurro o altro.

Meglio non ossessionarsi

Bambino con camicia azzurra e rosa

Ci sono anche madri che decidono che le loro figlie non vestiranno mai di rosa, non porteranno mai vestitini e non giocheranno con le bambole. E se invece alla bambina piacciono le bambole? Nemmeno impuntarsi radicalmente passando da un estremo all’altro è corretto, perché le staremo precludendo l’opportunità di decidere in modo autonomo i colori o i giocattoli che più le possono piacere. L’ideale è non fissarsi sul favorire il rosa o l’azzurro, favorire altri colori o proibirli… L’ideale è prendere in considerazione i gusti dei bambini e rispettarli.

Quando un bambino o una bambina stanno giocando, è appropriato dare loro l’opportunità di giocare con ogni tipo di giocattoli. Ad esempio, se è una bambina potete offrirle dei camion o dei trenini e se è un bambino potete offrirgli una scatola di bambole. È che a giocare siano bambini o bambine, sarebbe giusto proporre loro ogni tipo di giocattoli in modo che siano loro a scegliere con quale preferiscono divertirsi.

Noi genitori non possiamo lottare contro la natura delle persone. Se ai vostri figli piacciono le macchinine e i camion va bene, e se a loro piacciono i puzzle o costruire cose va bene uguale. Magari a loro piace anche mettersi le vostre scarpe e indossare costumi da supereroi, e cosa c’è di male in questo? Assolutamente nulla. Permettete alla loro immaginazione di cresce e di svilupparsi senza porre dei divieti ai loro gusti e interessi.

È importante non essere nemmeno ossessionati dal genere neutro, perché così potreste anche stare allontanando i vostri figli dalle cose che realmente li divertono. Ed è così che soffocate la loro anima in crescita. È importante rispettare i bambini per quello che sono e per quello che a loro piace, e insegnare loro ad accettare gli altri nell’essere ciò che sono.


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