La mamma è come un habitat per il neonato

La mamma è come un habitat per il neonato
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2021

La mamma è come un habitat per il neonato; è il suo piccolo e magico universo. Lei è un rifugio, una fonte di nutrimento e di affetto senza fine. La mamma è tutto e il neonato, a sua volta, le riempie la vita di gioie e speranze, di sogni ed emozioni che non aveva mai provato prima.

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica “LiveScience”, la maternità è un momento unico ed eccezionale per varie ragioni. Spesso, non riusciamo nemmeno a comprendere quanti cambiamenti comporta nel corpo, nel cervello e nel modo in cui si percepisce il mondo circostante.

Tuttavia, bisogna tenere a mente che anche il padre è molto sensibile in questi frangenti. Sa che, in poco tempo, avrà tra le mani una nuova vita. Però, per quanto possa sembrare strano, non sempre questi momenti sono accompagnati da sentimenti di felicità.

Secondo la dottoressa Mary Kimmel, direttrice dell’Unità di Degenza Ospedaliera Psichiatrica Perinatale e professoressa di psichiatria presso l’Università del Nord Carolina, molte mamme provano paura nel corso della gravidanza. Si chiedono se riusciranno a fare tutto, temono per la propria stabilità, personale ed economica. Spesso, si domandano se la relazione con il compagno durerà oppure no, se potranno contare sull’appoggio della famiglia e degli amici…

Il fatto di dover essere tutto per quel bambino eccita e, al tempo stesso, preoccupa le mamme. Ma bisogna sapere che questo è normale e logico. Avere un figlio non solo implica delle responsabilità, ma richiede anche coraggio e sapere che si dovrà affrontare la vita perfino nei momenti più difficili. Come abbiamo già detto, la mamma è come un habitat per il neonato, la sua casa, il suo rifugio e il suo legame con il mondo.

Il bebè cresce dentro di voi, sente le vostre emozioni. Non abbiate paura.

La mamma è come un habitat per il neonato

Non abbiate paura, non temete il futuro. Il vostro presente è colmo di felicità e di speranze. Non lasciate che le insicurezze vi attanaglino il cuore. Lo stress che provate può arrivare fino all’utero, perché il cortisolo nel sangue può penetrare nel liquido amniotico.

Il feto non riceve soltanto il nutrimento. Attraverso la placenta sente tutto ciò che vi accade. Se ridete o se piangete, gli arriva tutto sotto forma di sostanze nutritive. Queste sono come carezze invisibili che lo crescono giorno per giorno.

Perciò mamme, ricordate. Il vostro piccolo vuole che siate felici. Desidera che affrontiate la vita con mille progetti, idee, sfide e speranze. Vuole che siate sempre coraggiose e pronte a tutto. Sa che avete ben chiaro in mente cosa desiderate e non desiderate per il vostro bambino.

Ricordate sempre che chi si prende cura di sé, delle proprie emozioni e del proprio benessere psicologico ogni giorno, può dare sempre il meglio ai propri figli.

La mamma è come un habitat per il neonato, è la sua casa e il suo rifugio

Anche la felicità è nutrimento

Portate vostro figlio in grembo per 9 mesi, lo tenete in braccio per 3 anni e resta nel vostro cuore per tutta la vita. Come ci fa capire questo detto, la mamma è come un habitat per il neonato. È la sua casa, lo è stata e lo sarà sempre. Ciò non significa essere iperprotettive e nemmeno essere morbose. La casa più saggia è quella che lascia le porte aperte. Lascia liberi i proprio abitanti di andarsene e tornare quando vogliono.

Tuttavia, in qualità di genitori, c’è una cosa che bisogna ricordare. Questa casa non sarà mai tanto iportante come quando i bambini sono piccoli. Sono questi gli anni in cui bisogna costruire il legame affettivo. L’esogestazione dura un paio di anni dal momento della nascita.

I neonati hanno bisogno della vostra vicinanza, soprattutto fisica, in questa fase della vita. La vostra pelle, le vostre carezze e le parole costituiscono una sorta di utero invisibile nel quale prosegue la crescita finché, i figli stessi, reclamano la propria libertà e l’indipendenza.

Tenete bene a mente che, anche se il piccolo non può dirvelo, voi siete il suo mondo. Siete la loro fonte di nutrimento, di calore, un rifugio per dormire, crescere e maturare. Per questa ragione, non dovete smettere di prendervi cura di voi. Dovete essere felici, coraggiose e comportarvi come il tipo di persona che vostro figlio desidera e merita.


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