Come sopravvivere al post-parto: guida per neomamme

Durante la gravidanza attraversiamo una serie di cambiamenti a livello fisico, psichico, familiare e di coppia ai quali dobbiamo essere preparate. In che modo è possibile affrontare in maniera efficace il post-parto?
Come sopravvivere al post-parto: guida per neomamme

Ultimo aggiornamento: 02 luglio, 2019

Il post-parto ha poco a che fare con lenzuola immacolate, divertimento costante, zucchero filato, mattinate tranquille e quell’atmosfera che rasenta la nauseante sdolcinatezza che imperversa nei social media.

I dolori, le notti insonni, i dubbi, la stanchezza, gli alti e bassi emotivi, il riadattarsi a una nuova situazione e i cambiamenti di ruolo saranno i vostri “compagni di viaggio” durante le settimane che seguono il parto. Naturalmente, ci saranno momenti di massima felicità, risate, tenerezza e tanto amore.

Tuttavia, dobbiamo essere consapevoli del fatto che, anche se la gravidanza è una delle fasi nelle quali la donna viene accudita con la massima attenzione, nel post-parto non possiamo permetterci di rilassarci. Si verificheranno una serie di cambiamenti a livello fisico, psichico, familiare e di coppia per i quali dobbiamo essere preparate.

Non dobbiamo lasciarci ingannare dal bombardamento di immagini e informazioni da cui siamo sommerse negli ultimi tempi, perché i social network stanno contribuendo a dare visibilità a un periodo del post-parto che può non essere reale. Tuttavia, possiamo comunque correre il rischio di voler accelerare dei processi ed evitare determinate sensazioni o sentimenti.

Nel post-parto dobbiamo prenderci cura di noi stesse, rispettare i tempi di recupero, fare attenzione ai cambiamenti nello stato d’animo, coccolarci e lasciarci coccolare. Appoggiarci al nostro partner, alla nostra famiglia e ai nostri amici, a gruppi di sostegno e di accudimento…

Come è possibile migliorare il proprio recupero post-parto?

Vediamo che cosa possiamo fare nel post-parto per riuscire a migliorare il nostro recupero dopo i mesi di gestazione, il parto e l’accudimento.

Lasciatevi aiutare

Molte di noi cadono nella trappola di cercare di essere superwoman e ritenere così di poter fare qualunque cosa o di prenderci cura del nostro bebè meglio di chiunque altro (potrebbe anche essere vero, ma questo non significa che anche gli altri non lo facciano molto bene). Desideriamo avere la casa pulita, ricevere visite, essere belle…

Durante i primi giorni, però, le cure di un neonato richiedono una completa dedizione. Quindi circondatevi di persone che vi diano una mano nelle attività per le quali la vostra presenza non è assolutamente indispensabile, come le faccende domestiche, la preparazione dei pasti, il cambio dei pannolini… Vi assicuriamo che vivrete questa fase con molto meno stress, se permettete agli altri di aiutarvi.

Riposate

Certamente avrete sentito dire: “cerca di dormire quando lo fa il bebè”. Questa frase, che possiamo considerare espressione della saggezza popolare, contiene molta verità. Il vostro corpo sta regredendo allo stato precedente alla gravidanza, deve riprendersi dal parto (che comporta un enorme dispendio di energie) e soddisfare le necessità del bebè. Inoltre, se scegliete l’allattamento materno, solo voi potrete alimentarlo.

Per fare tutto ciò il vostro organismo ha bisogno di energia, ristoro e riposo da parte vostra. Non approfittate delle ore nelle quali il bebè dorme per fare i lavori di casa, preparare la cena, ecc. Limitatevi a riposare, dormire e recuperare le energie. Non avrete bisogno per ristabilirvi meglio, soprattutto durante le prime settimane.

durante il post-parto è importante riposare con il bambino

Esercizio: sì, ma con attenzione

Si stano conducendo molti studi sugli effetti dell’attività fisica in momenti particolari della vita della donna, come la gravidanza, la menopausa e, naturalmente, il post-parto. Non è necessario attendere che termini la quarantena per iniziare a realizzare un po’ di esercizio aerobico a basso impatto, come passeggiare o camminare sull’ellittica.

Sono raccomandabili anche gli esercizi ipopressivi che lavorano in maniera specifica sulle parti del corpo che più hanno subito le conseguenze dei cambiamenti durante i mesi precedenti, come l’addome e il pavimento pelvico.

Raccomandiamo sempre di sottoporsi a un controllo del pavimento pelvico e dell’addome insieme all’ostetrica o al fisioterapista specializzato nel pavimento pelvico, che vi consiglieranno quali sono le migliori attività che fanno al caso vostro e quando è il momento migliore per iniziare a praticarle.

Sessualità nel post-parto

L’attività sessuale può essere ripresa quando desiderate, tenendo conto del fatto che l’unica cosa proibita è il coito, che potrà essere effettuato di nuovo dopo che sarà trascorsa la quarantena e che avrete smesso di avere perdite ematiche.

Sono consentite tutte le dimostrazioni di affetto e intimità (baci, carezze, massaggi…). Tuttavia, dobbiamo essere consapevoli del fatto che le cose sono cambiate: la libido della donna si trova generalmente a livelli molto bassi, a causa di vari fattori, come l’influenza ormonale, la stanchezza e il fatto che investiamo tutte le nostre energie nella cura del bebè e che non ci riconosciamo nel nostro corpo… Tutto ciò sembra influenzare non solo il desiderio della donna, ma anche quello del partner.

Quando riprendiamo i rapporti con penetrazione possiamo notare che la regione presenta fastidio e maggiore sensibilità. A volte può anche fare male, a causa di possibili contratture, cicatrici in tensione o secchezza vaginale (che aumenta se si allatta al seno). Se il dolore non diminuisce, è necessario che vi rivolgiate a uno specialista del pavimento pelvico (ostetrica o fisioterapista), in modo che valuti il problema e vi aiuti a risolverlo.

Ricordate che l’allattamento materno non è un metodo anticoncezionale. Se essere di nuovo genitori non fa parte dei vostri programmi, utilizzate metodi contraccettivi ormonali (consultate il ginecologo o l’ostetrica, soprattutto se allattate al seno) o di barriera.

Igiene durante il post-parto

Evitate il bagno di immersione, piscine, docce vaginali, uso di tamponi, ecc., fino a quando non sono passate almeno 6 settimane di post-parto, perché l’utero presenta ancora una ferita nella zona nella quale era inserita la placenta, che potrebbe infettarsi e provocare una endometrite. Potete eseguire la vostra igiene quotidiana facendovi la doccia.

E, per quanto riguarda i lochi (le secrezioni uterine che vengono espulse durante la quarantena), raccomandiamo di utilizzare garze di cotone monouso e biancheria intima di cotone, per consentire alla zona di traspirare nel miglior modo possibile.

il post-parto non è il momento migliore per mettersi a dieta

Mangiate bene, bevete molto

Il post-parto non rappresenta il momento migliore per mettersi a dieta; lo è, però, per fare attenzione a ciò che mangiamo. Senza ridurre il consumo di cibo né mangiare con voracità, dobbiamo dedicarci a un’alimentazione equilibrata.

Anche l’idratazione è importante, in particolar modo se allattiamo al seno. Quindi, ascoltate il vostro corpo e bevete acqua ogni volta che avete sete.

In sintesi, ogni donna vive la gravidanza e il post-parto in maniera differente, e non esistono formule magiche valide per tutte. Seguire abitudini di vita sane è importante in ogni momento della nostra vita, ma soprattutto durante questo periodo. Se siete incinte, cercate di vivere questa esperienza in modo sano, ma senza rimanerne ossessionate e aggiungere così una ulteriore fonte di pressione. Tutto tornerà alla normalità: datevi un po’ di tempo e non siate dure con voi stesse! Buona fortuna!


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.