Piangere in gravidanza è normale, ecco perché

Capita a tutte di piangere in gravidanza: i motivi sono diversi e ve li spieghiamo qui.
Piangere in gravidanza è normale, ecco perché
Ana Couñago

Scritto e verificato la psicologa Ana Couñago.

Ultimo aggiornamento: 15 giugno, 2019

Siete incinte e vi mettete a piangere da un momento all’altro? Non preoccupatevi. Le future madri scoppiano in lacrime spesso e per ragioni diverse. Si tratta di un fenomeno del tutto normale. Piangere in gravidanza capita a tutte, e vi spiegheremo perché.

La gravidanza porta sempre grandi conseguenze per la donna, causandole diversi cambiamenti fisici. Inoltre, può anche provocare degli effetti sul suo stato d’animo. A causa dei cambiamenti ormonali generati dalla gravidanza, molte donne soffrono di repentini cambiamenti di umore.

La gravidanza costituisce una sorta di grande rivoluzione per il corpo di qualunque donna. Alcune future madri, soprattutto quelle che si trovano alla loro prima esperienza, si sentono travolte dalle proprie emozioni. Ecco perché è così comune piangere in gravidanza.

le future madri vivono un'esperienza unica e irripetibile

Capita a tutte di piangere in gravidanza

Molte gestanti si mettono a piangere all’improvviso per ragioni incredibili. Qualunque contrattempo, per quanto strano o ridicolo possa sembrarci, può rappresentare l’origine di un disastro di enormi proporzioni. Per esempio, potrebbe accadere semplicemente per aver dimenticato di aggiungere il sale a una pietanza. Potrebbe anche essere una reazione a un film che viene visto alla televisione.

Il non poter mangiare un determinato cibo perché si è incinte o il non avere in casa nessun alimento possono sfociare in un terribile dramma. Così come la possibilità che in un determinato momento qualcosa possa andare male, dall’eventualità più sciocca a quella più importante.

Il partner, gli amici e i familiari devono sempre avere molta pazienza. Tutto ciò che possono fare è sopportare stoicamente questi cambiamenti di umore. Se non ascoltano i suoi problemi, la donna si sentirà incompresa. Tutti questi cambiamenti emotivi, però, sono destinati a passare grazie all’affetto e alla pazienza.

Generalmente, il primo trimestre di gravidanza è accompagnato da un costante malessere fisico che può influenzare lo stato d’animo della donna. Si affacciano le paure e nasce quel desiderio incontrollabile di piangere. Le donne incinte sono più ricettive e trasmettono questa sensibilità a chi le circonda.

Per le future madri è molto importante che le persone che le circondano comprendano la loro situazione. Il partner, gli amici e i familiari devono essere pazienti e comprensivi. La donna deve anche avere fiducia nel proprio ginecologo e nel suo medico di base, in modo da poter dissipare tutti i dubbi e i timori che sorgono nel corso della gravidanza.

Se lo stato d’animo della gestante è preoccupante e la sua vita quotidiana ne risente seriamente, bisogna richiedere al medico sostegno psicologico per evitare che tutto ciò possa trasformarsi in depressione. Non esitate e consultatevi con il vostro medico di famiglia, prima che la situazione si trasformi in un problema importante.

le future madri soffrono di cambiamenti di umore repentini

Le paure della gravidanza

Molte donne trascorrono gran parte della propria gravidanza afflitte da grandi paure. Sono soprattutto preoccupate che il parto vada bene. Questo continuo stato di timore può creare situazioni di stress e ansia, che le portano a piangere in gravidanza. Le future madri si preoccupano che il bebè sia sano alla nascita. Ma anche della possibilità di non riuscire ad allattare al seno il proprio figlio. E, a volte, sono angosciate dall’idea di eventuali problemi nel riprendere il lavoro dopo il congedo di maternità, oppure di non tornare a recuperare la propria forma fisica.

A volte, le gestanti subiscono eccessivamente l’influenza dei commenti pronunciati da altre madri o nonne riguardanti le loro gravidanze o i loro parti. Non lasciatevi opprimere dalle esperienze altrui, perché non c’è alcuna ragione per la quale a voi debba accadere qualcosa di simile. E non tormentatevi nemmeno per ciò che leggete nelle riviste o su Internet. Ogni gravidanza e ogni parto è differente.

l'attesa di un figlio

Piccole dimenticanze

Molte gestanti possono anche soffrire di “momnesia”, ovvero l’amnesia delle mamme, che consiste nella perdita frequente di memoria. Questo problema può presentarsi a partire dalla 26a settimana di gravidanza fino all’anno di vita del bambino. Comporta la frequente dimenticanza di compiti, informazioni o esperienze della vita quotidiana. Per esempio, potremmo dimenticare le chiavi di casa oppure non ricordare dove abbiamo trascorso il pomeriggio del giorno prima.

Secondo numerosi studi scientifici, queste dimenticanze sono dovute ad alti livelli di ormoni, come la prolattina, l’estradiolo, il progesterone e il cortisolo. Dopo il parto e l’allattamento, entra in gioco l’ossitocina, che interviene nella connessione della madre con il bebè. Inoltre, questo ormone subisce un incremento a causa della mancanza di sonno durante la gravidanza e i primi mesi di vita del bebè.

Secondo gli specialisti, la madre concentra così tanto la propria attenzione sul neonato al punto da dimenticare ciò che non considera prioritario. Le madri non dimenticano mai di prendersi cura, in qualunque momento, del proprio bebè. E nemmeno delle sue molteplici necessità, come l’alimentazione e le medicine. A volte, però, possono presentarsi piccole dimenticanze, come innaffiare le piante o telefonare a un’amica per il suo compleanno.

I costanti cambiamenti di umore e le piccole dimenticanze sono un fenomeno del tutto normale per molte gestanti e neomamme. Non date loro importanza e cercate di godervi la gravidanza a ogni istante. Si tratta di un momento magico che non si ripeterà.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.