Ecografia: a cosa serve e come funziona

L'ecografia è forse uno degli esami più attesi quando si è all'inizio della gravidanza. Ciò che è certo è che non si tratta solo di una foto del bambino. Scopriamo insieme perché questo esame è così importante.
Ecografia: a cosa serve e come funziona
Leticia María Fernández Gutiérrez

Scritto e verificato la psicopedagoga Leticia María Fernández Gutiérrez.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

La gravidanza può essere molto lunga quando si pensa a come sarà il bambino, a come saranno il suo viso e le sue mani. Oggi per fortuna ci sono molti modi per ottenere queste informazioni e farsi un’idea sulla vita del feto all’interno dell’utero. Tra questi l’ecografia è sicuramente uno degli esami più attesi: vi spieghiamo a cosa serve e come si svolge.

Con l’ecografia possiamo vedere il bambino, sentire il suo cuore e controllare lo stato della sua crescita. Infatti, questo esame è molto importante per tenere sotto controllo l’andamento della gravidanza e per orientare le raccomandazioni mediche. In questo articolo vi diremo cosa bisogna sapere sull’ecografia.

Che cos’è e a cosa serve l’ecografia?

Un’ecografia è un’immagine creata da onde che “rimbalzano” nell’utero e che inviano un video in diretta del bambino su uno schermo. Viene fatta usando un gel che agisce da mezzo conduttore da applicare sulla zona addominale e che veicola le onde al trasduttore ecografico.

Poi ci sono le ecografie vaginali, che di solito vengono eseguite durante il primo trimestre. Questa ecografia differisce da quella addominale perché viene realizzata dalla vagina. A differenza di quanto si possa pensare, non è una tecnica invasiva, quindi non danneggia in alcun modo il bambino.

Entrambi i tipi di ecografie hanno lo scopo di rispondere a diverse domande e dubbi della madre, quindi ognuna di loro vi dirà cose nuove sulla salute del vostro bambino.

Ecografia in gravidanza


Tipi di ecografie

Il tipo di ecografia più comune utilizzata per il monitoraggio della gravidanza è l’ecografia 2D o bidimensionale. Si tratta di un’ecografia complicata da “decifrare” per chi non è un professionista nel campo perché non offre un’immagine nitida e facile da visualizzare.

Negli ultimi anni, con l’avanzare della tecnologia, si sono diffuse le ecografie 3D, progettate per offrire delle immagini più nitide che consentono di vedere più chiaramente il bambino.

Uno dei maggiori vantaggi delle ecografie tridimensionali è che rendono più facile per il professionista riconoscere le possibili anomalie del feto, così come gli altri esami che devono essere eseguiti. Le fotografie degli esami 3D si distinguono per dare volume e profondità a ciò che si vede all’interno dell’utero materno.

Infine, ci sono le innovative ecografie 4D, che hanno il compito di dare movimento a quelle 3D. L’ecografia 4D consiste in un video che è il risultato dell’insieme delle immagini di quella 3D. È la tecnologia più avanzata per quanto riguarda l’immagine del bambino all’interno dell’utero.

Sia l’ecografia 3D che quella 4D non sono ancora disponibili all’interno del sistema sanitario pubblico, ma di certo troverete questi test presso le cliniche e gli ospedali privati.

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-LauraVictoria-

Quante ecografie bisogna fare durante la gravidanza?

Normalmente vengono eseguite 3 ecografie durante la gravidanza. Se lo si desidera, è possibile farne di più, ma queste sono quelle che segneranno i punti cruciali della gravidanza e sono abbastanza per verificare che tutto stia andando per il verso giusto.

Prima ecografia, a cosa serve e quando si fa

Viene eseguita tra le 6-12 settimane di gravidanza. Serve innanzitutto a confermare la notizia della gravidanza. Ma è anche la prima volta che i futuri genitori vedranno il bambino, che ascolteranno il ​​battito del suo cuore, il che la rende uno dei momenti più importanti di tutta la gravidanza.

Donna incinta con immagine ecografica

Inoltre, a questo punto sarà possibile conoscere la data approssimativa del parto, poiché viene calcolato il tempo di gestazione necessario per lo sviluppo del feto.

Seconda ecografia

Viene realizzata tra le 18-20 settimane di gravidanza. Attraverso questa ecografia scoprirete il sesso del bambino, cioè se nascerà un bambino o una bambina. Questo perché durante questa fase si formano i genitali.

Inoltre, non solo potrete sentire ed ascoltare il battito del suo cuore, ma anche misurare il diametro del craneo o biparietale (DBP), la lunghezza del femore (LF) e la circonferenza dell’addome (CA). Tutte queste misurazioni vengono realizzate per assicurarsi che il bambino si stia sviluppando correttamente.

Terza ecografia

Deve essere fatta tra le 33-34 settimane di gravidanza. Sarà l’ultima ecografia della gravidanza, che mostrerà sul monitor gli ultimi sviluppi prima del parto.

Ha il compito di individuare delle possibili anomalie tardive nello sviluppo del bambino, oltre a verificare lo stato della crescita e la posizione che avrà assunto al momento della nascita. Questa terza ecografia offre un’immagine più chiara del bambino quando è totalmente formato ed è molto emozionante per i genitori.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.