L'amore più grande proviene dall'essere più piccolo

Chiunque diventi genitore scopre che l'amore più grande al mondo proviene dall'essere umano più piccolo.
L'amore più grande proviene dall'essere più piccolo
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2021

I sentimenti più profondi provengono spesso dagli esseri più piccoli. Quando il nascituro non è altro che un embrione di 3 settimane, la sua grandezza è pari alle dimensioni di un seme di papavero e a 7 settimane è grande quasi quanto un cece. L’amore più smisurato, quello che porta la taglia XXL, arriva con l’arrivo di quei piccoli che crescono davanti a noi in un batter d’occhio.

Senza dubbio sembra qualcosa di magico, ma quando una madre e un padre prendono in braccio il piccolo appena nato, restano sempre meravigliati dalla perfezione di quei corpicini.

Dalle loro manine, così piccole, spuntano minuscole unghie che già si aggrappano con forza alle nostre dita; da quel minuscolo nasino, per quanto sembri difficile da credere, si sprigiona il senso maggiormente sviluppato nei neonati, quello che permette loro di riconoscere la mamma, e che li farà muovere in direzione del petto, alla ricerca del latte materno.

Non c’è niente di troppo piccolo nell’amore. Coloro che aspettano l’occasione giusta per provarne la tenerezza non sono in grado di amare.

-Laura Conan-

Pertanto non dobbiamo sottovalutare chi è minuscolo, piccolo, né tutto ciò che sta nel palmo di una mano. A volte sono gli esseri più piccoli a darci il miglior esempio, nonché coloro che finiscono per fare nascere in noi dei sentimenti più solidi, più trascendenti…I più giganti.

Il neonato più piccolo del mondo: un vero eroe

L'amore più grande

Il neonato più piccolo del mondo rappresenta senza dubbio un esempio di speranza, di forza e di amore infinito. Proprio quell’amore che i suoi genitori gli hanno dimostrato in ogni momento, quello che con coraggio e perseveranza non ha ceduto mai, nemmeno nei momenti più difficili.

  • Emilia Grabarcyzk è venuta al mondo prematuramente: a 26 settimane e con un peso di soli 250 grammi. Misurava 21 centimetri e i medici temevano il peggio. Sappiamo che la cosa più problematica nei neonati prematuri sono i polmoni, ancora affatto maturi e incapaci di realizzare autonomamente lo scambio gassoso; e proprio per questo motivo i medici avevano previsto per la piccola appena qualche giorno di vita.
  • Eppure la piccola Emilia ha avuto la fortuna di essere trasferita in un reparto di neonatologia specializzata dell’Ospedale di Wittem, in Germania, e grazie a dei fantastici professionisti, quel piccolo alito di vita ha ceduto il passo a un cuore che rifiutava di arrendersi e a un paio di polmoni che hanno reagito con forza.

Oggi la piccola Emilia ha già 9 mesi, pesa poco più di 3 chili e i medici sostengono che stia crescendo bene. Non subirà gravi conseguenze e, con gli stimoli giusti, con pazienza e con amore, questa piccola crescerà come una bambina normale.

Un ulteriore esempio di come l’essere più piccolo possa darci, senza alcun dubbio, i più grandi esempi di forza.

Un amore che non è mai stato piccolo e che cresce ancora, giorno dopo giorno

Mamma e figlio

Si tratta di una sensazione curiosa. Una realtà che molte madri e molti padri provano; l’amore non si misura dalla grandezza dell’essere da cui proviene e, in effetti, nasce già come un sentimento grande, molto grande.

Quando il test di gravidanza è positivo ciò che si prova è uno stato di stupore, di illusione; in un secondo momento si inizia a sognare, a fare piani, a provare quell’affetto silenzioso che in poco tempo diventa confortante, magico, edificante.

L’amore per un essere così piccolo ci insegna a essere più responsabili

L’amore è un’emozione che ha uno scopo ben preciso nel nostro cervello: ci fa entrare in connessione con ciò comporta aiutarlo, prendersene cura, contribuire al suo benessere e a costruire un legame sicuro con quell’esserino.

Questo sentimento che proviamo verso un essere tanto piccolo accende in noi, inoltre, il bisogno di proteggerlo. Tutto ciò che è di piccole dimensioni -che si tratti di bambini o persino di cuccioli- ci spinge per natura a prendercene cura, a permettere all’ossitocina di risvegliare in noi il dovere di contribuire al loro benessere.

L’amore è maestro

Quando teniamo tra le braccia quel neonato fragile e che dipende così tanto da noi, prendiamo coscienza delle diverse sfide che ci attendono e delle tante responsabilità.

  • Sappiamo che arriveranno dei momenti difficili, ma in fin dei conti l’amore è ciò che ci spinge a tirare fuori sempre il meglio di noi, che ci obbliga a imparare, a diventare più umili, più recettivi e a essere pazienti…
  • Ciò che è piccino, in realtà, ha un certo potere su di noi; ci trasforma e ci guida verso quella versione più nobile di noi stessi, perché abbiamo sempre bisogno di offrire il meglio a quella creatura così piccola ma allo stesso tempo così perfetta, a quella persona speciale che fa parte di noi stessi…

Cerchiamo tutti di realizzare qualcosa di grande, quando le cose più belle e importanti sono le più piccole

-Frank Clark-

Disegno di un neonato

Per concludere, non dobbiamo mai sottovalutare il valore degli esseri e delle cose più piccole hanno per la nostra esistenza e per la nostra persona. Le creature più piccole diventano giganti nella quotidianità delle nostre vite; sono i nostri eroi dal punto di vista emotivo, il punto di riferimento del nostro cuore.

Inoltre, le cose più minute sono quelle che danno benessere alla nostra vita di tutti i giorni, perché l’amore autentico si nutre di quelle pennellate più semplici, laddove vengono tessute le trame più belle della nostra esistenza.


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