Giochi che incoraggiano l'autocontrollo nei bambini

L'autocontrollo è un'abilità necessaria per la vita, poiché facilita l'interazione sociale ed è persino un predittore di un migliore rendimento scolastico.
Giochi che incoraggiano l'autocontrollo nei bambini
Maria Fátima Seppi Vinuales

Scritto e verificato la psicologa Maria Fátima Seppi Vinuales.

Ultimo aggiornamento: 03 ottobre, 2022

Alla maggior parte degli adulti è successo di ricevere una nota sul quaderno di scuola perché il loro bambino ha picchiato un compagno di classe in una rissa o ha rotto un giocattolo perché non gliene volevano dare un altro. Indubbiamente, come genitori, una delle prime reazioni è quella di arrabbiarsi e rimproverare il bambino. Tuttavia, passata la rabbia, la domanda su cosa fare affinché questa situazione non si ripeta sorge spontanea. Per questo, è importante lavorare sull’autoregolazione, attraverso giochi che incoraggiano l’autocontrollo e attività. Ne vedremo alcuni in questo articolo.

Giochi che incoraggiano l’autocontrollo nei bambini

Alcuni giochi e attività che contribuiscono allo sviluppo dell’autocontrollo nei bambini sono i seguenti:

1. Mi trasformo in un palloncino

Una delle prime cose che possiamo insegnare ai bambini è a respirare. Quando il cervello è sopraffatto dalle emozioni, la respirazione porta quell’afflusso per aiutare a ripristinare la calma. Quindi, in base all’età, possiamo chiedere al bambino di gonfiarsi il più possibile come un palloncino e poi, a poco a poco, iniziare a buttare fuori l’aria.

Se possibile, possiamo guidarlo in modo che quando inspira, pensi a come si sente e quando espira, immagini qualche emozione o situazione piacevole.

Giocare a “gonfiare come un palloncino” è un buon esercizio per imparare a controllare la respirazione, che è la chiave per ripristinare la calma.

2. Giochi che incoraggiano l’autocontrollo: il gioco delle belle statuine o “della sedia”

Questa dinamica consente ai bambini di esplorare e muoversi nello spazio a loro piacimento, purché la musica venga riprodotta in sottofondo. Quando la melodia si interrompe, i piccoli devono rimanere fermi nella stessa posizione in cui si trovavano. Saranno in grado di muoversi solo quando la musica ricomincerà. Al suo posto possiamo anche dare l’ordine che rimangano come statue.

3. Tecnica del semaforo

Nonostante sia un gioco, è una tecnica molto utilizzata, poiché permette di porre le basi per la regolazione emotiva e l’autocontrollo. Si tratta di disegnare un semaforo su carta e di indicare al bambino che il colore verde rappresenta il comportamento corretto e desiderato; il giallo ci manda un segnale d’allarme, che siamo al confine tra giusto e sbagliato; e il rosso implica fermarsi completamente, per il nostro bene e quello degli altri.

All’inizio possiamo essere noi a indicare i colori del semaforo e, man mano che crescono, saranno i bambini ad autovalutare il loro comportamento. La tecnica può essere arricchita da un brainstorming su quali sono le azioni migliori da considerare quando vogliamo calmarci. Ad esempio, respirare o contare fino a 10, tra gli altri.

4. Gioco degli opposti

Mira a pensare alle nostre emozioni e anche a considerare quelle degli altri quando si agisce. Si fa come segue:

  • Vengono realizzati due cappelli di carta.
  • Viene formata una coppia per il gioco e si trovano faccia a faccia.
  • Uno dei bambini si mette il cappello e offre l’altro al suo compagno.
  • Chi inizia il gioco deve svolgere un’attività e la sua coppia deve guardarla ed eseguire l’azione opposta. Ad esempio, se il bambino piange, l’altro deve ridere; se rimani in silenzio, l’altro dovrà parlare.
Nel gioco degli opposti, due bambini contrapposti devono compiere azioni opposte. L’obiettivo è che ognuno possa pensare alle proprie emozioni e considerare quelle del partner.

5. “Dice Simone”: giochi che incoraggiano l’autocontrollo

Questo classico ci aiuta a rispettare le regole e controllare i nostri movimenti e desideri. Ci deve essere un coordinatore o una guida che dia istruzioni, come ad esempio: “Simone dice di saltare, di piangere, di gridare, di ballare, di tacere, di cantare o di chiudere gli occhi”. I bambini devono attenersi ed eseguire ciascuna delle istruzioni.

L’idea è che alcuni che richiedono molta azione possono essere intervallati da altri che richiedono rallentamento e calma. In questo modo, i più piccoli saranno tentati di continuare con un’azione di movimento, ma poi dovranno invece stare zitti e immobili. Così, a poco a poco, iniziano a esercitare l’autocontrollo.

Importanza dell’autocontrollo nei bambini

L’autocontrollo è essenziale in ogni momento della nostra vita. Parla della nostra capacità di controllare noi stessi, di stabilire i nostri limiti e di essere rispettosi e assertivi con coloro che ci circondano. Inoltre, questa capacità ha a che fare anche con le buone relazioni, con la qualità dei nostri legami e con l’integrazione sociale.

Infine, secondo diverse indagini, l’autocontrollo è legato anche a un migliore rendimento scolastico.

Cerchiamo di essere d’esempio

Infine, è importante ricordare che, agli occhi dei bambini, gli adulti sono le loro figure di riferimento significative.

Quindi se durante la guida dell’auto ti arrabbi e sgridi un altro conducente che ha commesso un’infrazione, i minori capiranno che questo è un modo corretto o appropriato. Anche con se stessi, a volte ci arrabbiamo così tanto che reagiamo in modo eccessivo e lasciamo che le nostre emozioni ci controllino.

Quindi la pratica dell’autocontrollo inizia a casa. A volte, dopo una lunga giornata, arriva “la goccia che fa traboccare il vaso”.

Bisogna però anche saper trovare strategie per respirare, calmarsi e porsi dei limiti. Non è un compito facile, ma è una competenza necessaria per la vita in comunità.


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