La scarlattina nei bambini: tutto quello che dovete sapere

La scarlattina nei bambini: tutto quello che dovete sapere

Ultimo aggiornamento: 21 giugno, 2018

La salute dei bambini è una delle cose che preoccupa maggiormente i genitori. Conoscere le malattie più comuni, tipiche dell’età pediatrica, è importante per poterle prevenire e curare in tempo.  La scarlattina rientra tra queste.

Che cos’è la scarlattina?

La scarlattina- detta anche febbre scarlatta – è un’infezione provocata da un batterio, uno streptococco del gruppo A, in grado di produrre una tossina a cui certe persone possono risultare sensibili.

Va detto che non tutti gli streptococchi del gruppo A producono questa tossina. E che non tutti gli individui sono sensibili ai suoi effetti. La scarlattina in genere colpisce bambini di età compresa tra i 4 e gli 8 anni. È molto meno frequente in bambini di età inferiore ai 2 anni.

Cause della scarlattina

Gli streptococchi di tipo A in genere infettano le mucose. Questa malattia si trasmette attraverso goccioline di saliva infetta che vengono immesse nell’ambiente da colpi di tosse o starnuti

Esistono anche altri tipi di contagio, ma sono meno frequenti. Uno di questi sono gli alimenti lavati male, o giocattoli e oggetti che i bambini si portano alla bocca. Stiamo parlando di contagio per contatto.  La scarlattina si può trasmettere anche attraverso il pus, ma sono molto pochi i casi registrati.

La scarlattina ha un periodo di incubazione che va da uno a tre giorni.  L’incubazione è il periodo di tempo che passa da quando si contrae la malattia a quando compaiono i primi sintomi. In quest’arco di tempo il bambino che ha contratto l’infezione può a sua volta contagiare altre persone.

Uno dei luoghi che favoriscono la trasmissione della scarlattina è la scuola. La malattia in genere è più virulenta d’inverno.

La scarlattina nei bambini si manifesta con un esantema

Sintomi della scarlattina nei bambini

La manifestazione di questa infezione avviene in due momenti. La fase iniziale (denominata anche fase prodromica) si può confondere facilmente con una tonsillite.  Le due malattie hanno sintomi molto, molto simili. In questa fase in genere fa la sua comparsa la febbre, che può essere alta e comparire in maniera repentina. Oltre alla febbre si possono avere mal di gola e mal di testa. Il vomito non è un sintomo molto frequente, ma può presentarsi in questa fase. A questi bisogna aggiungere i dolori addominali e la sensazione di stanchezza.

La seconda fase della scarlattina è quella dell’eruzione cutanea (denominata anche esantema). Si tratta del sintomo più caratteristico della scarlattina ed è proprio da qui che la malattia prende il suo nome. È  un’eruzione cutanea di colore rosso (scarlatto) che inizialmente compare sul viso e sul collo del bambino. In seguito si espande a tutto il resto del corpo dall’alto verso il basso.

All’inizio l’eruzione cutanea dovuta alla scarlattina può sembrare molto simile a un eritema solare. Premendo la parte del corpo interessata dall’eruzione, la pelle tende a diventare chiara. Doodiché torna a essere rugosa e appaiono dei piccoli puntini.

Un’altra caratteristica importante è che l’esantema si manifesta principalmente su gomiti e sulla parte posteriore delle ginocchia. A volte si riscontra anche nella zona ascellare. Ciò significa che in genere fa la sua comparsa in zone del corpo che presentano delle pieghe. Una delle peculiarità è che non si presenta nell’area compresa tra il naso e la bocca. Oltre all’esantema, in genere la lingua assume un colore rosso intenso e i linfonodi del collo risultano ingrossati al tatto.   

La lingua a fragola è uno dei sintomi della scarlattina nei bambini

Una volta trascorsi 5 giorni dal momento della sua comparsa, l’esantema comincia a scomparire. A continuazione, comincia un processo di desquamazione, simile a quello che si verifica quando ci scottiamo. Questo processo può durare fino a 8 settimane.

Come viene diagnosticata e qual è la cura?

Eccezion fatta per i sintomi visibili, il metodo più comune per diagnosticare la scarlattina è realizzare un esame colturale di un tampone faringeo.  Si tratta di un’analisi  di laboratorio che rileverà la scarlattina all’istante. In ogni caso, per evitare il contagio è importante tenere i bambini lontani da persone o gruppi di bambini che hanno, o che si sospetta abbiano, la scarlattina.

La cura indicata per questa malattia pediatrica è la somministrazione di antibiotici. Si raccomanda l’assunzione di penicillina o, in mancanza di questa,  di amoxicilina, per almeno 6 giorni. La scarlattina nei bambini è un’infezione leggera che appare con sempre minore frequenza. Se viene trattata nel modo giusto, non dovrebbe suscitare alcuna preoccupazione nei genitori.


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