Scabbia nei bambini: sintomi, cause e trattamento

La scabbia è un'infezione parassitaria della pelle, caratterizzata da prurito prevalentemente notturno e da papule eritematose. Ecco come riconoscerla e curarla.
Scabbia nei bambini: sintomi, cause e trattamento
Maria del Carmen Hernandez

Scritto e verificato la dermatologa Maria del Carmen Hernandez.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2021

La scabbia nei bambini è una patologia cutanea comune e contagiosa. Anche se può colpire i piccoli di qualsiasi estrazione socio-economica, le persone che vivono in povertà o in situazioni di sovraffollamento sono più a rischio.

Chiamata anche rogna, il rischio di contrarla è maggiore per i bambini piccoli, per gli anziani e per le persone con un sistema immunitario debilitato.

Cause della scabbia nei bambini

La scabbia si sviluppa a causa di un acaro noto come Sarcoptes Scabiei, che viene contratto tramite contatto cutaneo. L’acaro sopravvive lontano dal contatto con la pelle all’incirca dalle 24 alle 36 ore, per cui la trasmissione mediante fomiti, indumenti, lenzuola e cuscini è limitata.

Il bambino contagiato manifesta una reazione di ipersensibilità all’acaro, alle sue uova e alle sue feci. Questo può innescare una sensibilizzazione a 3 settimane dall’esposizione all’agente infettivo.

Bambino con scabbia si gratta.

Nel 2009, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l’ha dichiarata una patologia della pelle ignorata. Inoltre, sono sufficienti 10 minuti di contatto cutaneo per permettere la trasmissione dell’acaro.

Sintomi della scabbia nei bambini

La presentazione dei sintomi di questa infezione parassitaria include papule eritematose e un prurito generalizzato che di solito peggiore durante la notte. Secondo alcune pubblicazioni scientifiche, nei bambini le lesioni si concentrano sui palmi delle mani, sulle piante dei piedi e sul polo cefalico.

Tuttavia, negli adulti i punti in cui si manifesta variano e sono perlopiù presenti sulle dita della mano, nella piega del polso, dei gomiti o delle ascelle, o sui genitali e sui seni.

Tutti questi sintomi impiegano più di 3 settimane dal primo contatto con questo acaro per manifestarsi. Tuttavia, quando si tratta di recidive di infezioni, le manifestazioni cliniche sono osservabili nel giro di ore.

Come avviene la diagnosi?

La diagnosi di scabbia si basa sull’osservazione delle lesioni sulla pelle da parte del medico specialista, durante la visita di controllo. Inoltre, sarà questa figura a porre una serie di domande minuziose per escludere possibili casi pregressi del paziente.

Tuttavia, per confermare la diagnosi, è possibile osservare gli acari, le uova o le feci di un graffio cutaneo al microscopio. Nel caso in cui la diagnosi sia incerta, si può passare alla realizzazione di una biopsia della lesione per avere maggiori certezze. Tuttavia, questo tipo di procedura non è comune.

Diagnosi differenziali

La scabbia tende a confondersi con altre eruzioni pruriginose:

Tuttavia, nella scabbia si possono trovare i tragitti percorsi dall’acaro per diffondersi: questi ultimi si chiamano tunnel. Si tratta di linee bianche serpiginose che indicano “gli scavi” dei parassiti.

Opzioni terapeutiche per la scabbia nei bambini

I membri asintomatici o sintomatici della famiglia devono essere trattati allo stesso tempo per evitare la trasmissione e le recidive. Il motivo principale per cui bisogna intervenire anche su chi non ha sintomi è che questi ultimi ci mettono anche settimane a dimostrarsi.

Permetrina

Le lozioni o le creme per uso topico di permetrina al 5% sono il trattamento di prima linea. Inoltre, bisogna applicarle sulla pelle dal collo alle dita dei piedi. Di solito vanno applicate di notte, per poi essere risciacquate il mattino seguente.

Inoltre, nel caso dei neonati con scabbia, bisognerà applicare il trattamento anche sul viso. Trascorsa una settimana dall’applicazione, bisognerà ripetere il trattamento per riuscire a uccidere le larve nate in questo periodo. Inoltre, andranno avvisati i genitori e i familiari riguardo al fatto che il prurito potrebbe persistere a lungo.

Un arrossamento cutaneo.

Ivermectina

L’ivermectina per via orale è un’altra delle opzioni disponibili per trattare la scabbia nei bambini. Di conseguenza, bisogna somministrarla nei piccoli al di sopra dei 10 anni, con una dose iniziale e con un’ulteriore dose nel giro di una settimana.

Questa opzione terapeutica è raccomandata per i seguenti benefici:

  • Per i vantaggi che offre, aumenta anche la percentuale di adesione al trattamento.
  • Inoltre, è sicuro.
  • Essendo facilmente somministrabile, si abbassano le probabilità di utilizzo scorretto o di applicazione non corretta.
  • Ha pochi effetti indesiderati.

Altre varianti

Bisogna disinfestare le lenzuola, cuscini, asciugamano e indumenti. Altre opzioni di trattamento prevedono il lindano per uso topico,  lo zolfo precipitato al 5%, malathion  e ivermectina topica.

Lo zolfo precipitato al 5% in vasellina è indicato per le donne in gravidanza e per i bambini piccoli perché sicuro, anche se la profumazione e la sua applicazione non corretta può compromettere il trattamento.

In sostanza, persino con il giusto trattamento, i sintomi e i segnali possono persistere per diverse settimane e risolversi del tutto. La buona prognosi della malattia è associata al trattamento del paziente e a quello dei suoi contatti più stretti. Infatti, in assenza di terapia, la scabbia può diffondersi tra tutti i contatti più vicini.


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