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Il taekwondo è una disciplina completa che rappresenta un modo di vivere e tutta una filosofia. Scoprite i grandi benefici che ne traggono i bambini che praticano questa arte marziale.
Molti genitori credono che il taekwondo sia uno sport violento o che incoraggi l’aggressività. Ma non c’è nulla di più lontano dalla realtà. Non c’è nemmeno bisogno di avere una gran forza per praticarlo. In realtà, questa disciplina richiede costanza, restituendo in cambio grandi benefici.
Come altri sport, questa arte marziale di origine coreana sviluppa le capacità fisiche del corpo. Ma è, inoltre, una disciplina molto tecnica, il che aiuterà i bambini ad imparare a conoscere e controllare il proprio corpo. È un allenamento molto completo, che offre anche benefici sociali, psicologici e importanti valori ai bambini.
“Questa disciplina di origine marziale fonda la sua filosofia su Cortesia, Integrità, Perseveranza, Autocontrollo e Spirito Indomito”
Il taekwondo è uno sport di combattimento millenario, un’arte marziale. Di origine coreana, si distingue per la grandissima varietà di tecniche che contempla: di calcio, di mano, di piede, di pugno e persino di ginocchio. Include anche tecniche di difesa personale.
Però, oltre al livello fisico o tecnico, il taekwondo rappresenta un’intera filosofia. Questa si fonda su cinque principi: cortesia, integrità, perseveranza, autocontrollo e spirito indomito.
È una delle arti marziali più conosciute e diffuse. Si stima che più di 30 milioni di persone pratichino taekwondo, disseminate in più di 144 paesi. Il taekwondo si è anche fatto spazio alle Olimpiadi. È iniziato come uno sport di esibizione a Seul, nel 1988, e ai Giochi di Sidney, nel 2000, si sono disputate le prime gare di combattimento.
Per praticare questo sport è necessario, in primo luogo, un Dobok. È l’abbigliamento per l’allenamento, composto da pantalone e giacca, l’equivalente del kimono in altre arti marziali. Inoltre, sarà indispensabile avere un Ti, la cintura che indica il grado o il livello del praticante.
Nel combattimento di solito si richiede l’uso di guanti di polipropilene (pads) e stivali protettivi dello stesso materiale. Di solito è anche obbligatorio utilizzare delle protezioni, specialmente quella inguinale e il paradenti. Inoltre, a seconda del livello dei partecipanti, si possono indossare casco, protezione per il petto, proteggi stinchi e protezioni per gli avambracci.
“Il taekwondo apporta grandi benefici fisici, ma anche diversi valori e capacità che aiutano a temprare il carattere dei bambini”
Questo sport è diventato, per coloro che lo praticano, uno stile di vita. È uno strumento per raggiungere un equilibrio sia fisico che mentale.
Il taekwondo cerca la realizzazione dell’essere umano in ogni senso. Nel caso dei bambini, li aiuterà ad attraversare le fasi più complicate della loro vita, acquisendo importanti valori personali e abitudini di vita salutari.
Il taekwondo, inoltre, aiuta a temprare il carattere dei bambini. Quelli con alti livelli di energia diventano più tranquilli e coscienti del proprio corpo e di ciò che li circonda. O, facendo un altro esempio, i bambini più timidi e introversi guadagneranno fiducia, autostima e iniziativa.
Anche se questa disciplina è nata per il combattimento, non è uno sport aggressivo. La formazione di base del taekwondo è per difendersi, non per attaccare. Anzi, questo sport cerca di portare pace e tolleranza in chi lo pratica, tra gli altri benefici già menzionati precedentemente. È un aiuto ideale per canalizzare l’inesauribile energia dei bambini, specialmente se hanno problemi come l’ADHD.
L’età ideale per praticare questo sport si aggira attorno ai 4 anni. È meglio iniziare fin da giovani, dal momento che anche se apporta grandi benefici, il taekwondo è anche molto tecnico e “lento”. I cambiamenti non saranno visibili dalla notte alla mattina, e sarà necessario molto sforzo, costanza e disciplina per dominare le basi e migliorare.
Per questo, la presenza e l’aiuto dei genitori sarà fondamentale. Dovranno ricordare questi valori ai propri figli, le loro responsabilità e i loro compiti, incoraggiarli quando credono di non migliorare e, soprattutto, appoggiarli sempre. La cosa più importante è che il bambino sia felice in quello che fa, nell’ambiente in cui si trova e che aiuta a creare, e che così ci metta sempre tutto il suo entusiasmo e le sue capacità ogni giorno.