Essere figlio unico: 5 cose da imparare e insegnare

Cosa vuol dire essere figlio unico? Ecco alcune cose che vostro figlio deve imparare per crescere bene anche senza fratelli o sorelle.
Essere figlio unico: 5 cose da imparare e insegnare
María José Roldán

Scritto e verificato lo pedagoga María José Roldán.

Ultimo aggiornamento: 01 febbraio, 2023

Ci sono sempre più coppie che decidono di avere un solo figlio, perché farne di più può diventare complicato sia per questioni di economiche che per motivi legati alla pianificazione di una vita piena di responsabilità e che va troppo di fretta. Ma cosa vuol dire essere figlio unico?

Ma avere un figlio unico non deve per forza essere negativo né togliere valore al fatto in sé. Potrebbe capitarvi, se avete solo un figlio, di sentirvi male al pensiero che “resterà da solo nella vita”. Ma non c’è niente di più lontano dalla realtà, perché di sicuro sarà in grado di stringere una buona rete di legami.

Tuttavia, ci sono alcune cose che un figlio unico deve imparare per avere successo nella vita e non crescere con la sensazione che gli “manchi qualcosa”. 

Cosa che un figlio unico deve imparare

1. Che nessuno deve chiamarlo bambino viziato solo perché figlio unico

Molte persone pensano che essere figli unici renda automaticamente chi lo è un “bambino viziato”, tuttavia non c’è niente di più lontano dalla realtà. Le persone tendono a etichettare i figli unici come “egoisti”, “maleducati” o “narcisisti”, ma non potrebbero sbagliarsi di più.

Questo aspetto dipende dai valori che gli sono stati trasmessi in casa e non dalla quantità di fratelli che hanno.

Insegnate a vostro figlio a non farsi etichettare. Sono l’educazione e la disciplina in casa a far sì che un bambino diventi egoista o meno. Inoltre, è necessario che vostro figlio impari a ignorare questi commenti e che sappia chi è e quanto vale, dimostrando al mondo il tipo di persona che è in realtà.

Una famiglia con bimbo biondo

2. Essere figlio unico: il mondo non gira intorno a lui

Quando c’è più di un figlio in famiglia è possibile che i fratelli competano per le attenzioni dei genitori, ma quando c’è solo un figlio, probabilmente i genitori non si rendono conto che la loro attenzione ricade completamente sul figlio, senza alcuno sforzo.

Inoltre bisogna insegnare ai bambini senza fratelli che le loro necessità non sono sempre una priorità, perché non sono loro il centro dell’universo.

Anche insegnare l’umiltà ai bambini che sono figli unici è importante, così come insegnargli a sapere aspettare, a godersi le esperienze e non tanto le cose materiali… A sopportare la frustrazione e il fatto che le cose non sempre riescono come si vorrebbe. Questo è molto importante perché apprendano come funziona il mondo reale e affinché capiscano che non gira tutto intorno a loro.

3. Le amicizie possono essere forti quanto il rapporto con un fratello

I figli unici possono sentirsi tristi perché non avendo fratelli non sapranno mai cosa significa. Ma in realtà, quando si coltiva una relazione di vera amicizia, questa può essere forte come qualunque legame familiare. Ci sono amicizie che sono forti quanto i legami di fratellanza.

Quando vostro figlio si troverà ad avere a che fare con questo tipo di amicizia, dovrà prendersene cura più possibile per farla durare per sempre.

Sacrificheremo il nostro presente perché i nostri figli possano avere un domani migliore. 

-APJ Abdul Kalam-

4. Anche i bambini con fratelli si annoiano

I bambini che non hanno fratelli pensano di annoiarsi di più perché non hanno nessuno con cui giocare. Ma la realtà è che non deve essere così sempre. I momenti di noia sono comuni nei bambini, sia in quelli con fratelli che in quelli senza. Oltretutto, il fatto di annoiarsi non è negativo, visto che stimola la creatività e può far sì che i bambini scoprano i loro veri interessi. 

5. Né meglio né peggio… Semplicemente se stesso

Essere figlio unico

Si dice che i bambini che sono figli unici abbiano più successo nella vita perché i loro genitori hanno investito più risorse su di loro, ma c’è anche chi li ritiene emotivamente meno stabili. La realtà è che non dovrebbe esserci alcun dibattito, perché sia i bambini con fratelli che quelli senza fratelli sono ciò che sono: persone.

Non ci sono studi che dimostrino quale sia il modo migliore o quello peggiore di dare una struttura alla famiglia. Una famiglia può essere più o meno numerosa.

Con più figli o con pochi figli, ma ciò che conta è prendersene cura, prestando attenzione alle esigenze di ciascun membro, lavorando sui buoni valori e sulla felicità, così come su un buon legame affettivo. I figli unici devono sapere che anche loro fanno parte di una stupenda famiglia.


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