La sindrome post-vacanze nei bambini
La fine dell’estate sta arrivando e con essa il rientro a scuola ed il ritorno alla routine. Dopo due mesi senza scuola, senza orari fissi o responsabilità, è possibile che i vostri figli abbiano delle difficoltà ad adattarsi al cambiamento. La sindrome post-vacanze nei bambini colpisce una piccola percentuale ma potrebbe richiedere una certa attenzione da parte dei genitori. Vediamo insieme perché.
Adattarsi al cambiamento
Il ritorno a casa dopo le vacanze è un cambiamento per tutti i membri della famiglia. Cambiano i programmi, il cibo, le attività. Durante l’estate gli orari e lo stile di vita sono più flessibili ed il ritorno alla routine scolastica può essere difficile.
Data la necessità di adattarsi al cambiamento, possono insorgere alcuni sintomi fisici ed emotivi: la cosiddetta sindrome post-vacanze. Sebbene la percentuale di adulti che ne soffrono sia superiore a quella dei bambini, anche alcuni di loro devono affrontarla.
Sindrome post-vacanze nei bambini
La sindrome post-vacanze nei bambini presenta sintomi fisici come affaticamento, mancanza di appetito, fastidio allo stomaco con vomito o diarrea e disturbi del sonno o insonnia. Produce anche sintomi emotivi come irritabilità, pianto, tristezza o episodi di angoscia.
A causa di questi sintomi, il bambino può mostrare alterazioni comportamentali come il rifiuto della scuola o la mancanza di concentrazione in classe. Gli effetti della sindrome post-vacanze di solito durano alcuni giorni e svaniscono quando si rientra nella routine scolastica.
Tuttavia, nel caso in cui la situazione duri più di due o tre settimane, è meglio consultare uno specialista che ci aiuti a determinare cosa succede. La diagnosi medica sarà necessaria anche per escludere un disturbo adattivo che può essere causato da situazioni più gravi come bullismo, difficoltà sociali o accademiche.
Come evitare la sindrome post-vacanze nei bambini
Sebbene la sindrome post-vacanze sia comune e scompaia entro pochi giorni dall’inizio del corso, ci sono alcune linee guida che possiamo seguire per motivare i bambini ad affrontare in modo positivo ed ottimista il ritorno a scuola. Soprattutto se vostro figlio è ancora piccolo o se avete scoperto che è difficile per lui affrontare i cambiamenti, sarà bene intervenire per aiutarlo.
Favorire un cambiamento graduale
Per facilitare la transizione, è conveniente dedicare del tempo alla riorganizzazione graduale dei programmi. Non è consigliabile tornare dalle vacanze poco prima del rientro a scuola. È preferibile modificare le routine con una settimana di anticipo, cercando di adattarle al programma scolastico futuro.
Iniziate a preparare pasti, spuntini, cene e bagni a determinate ore del giorno e, soprattutto, adattate il programma alle ore da dedicare al riposo. Ad esempio anticipare di dieci minuti ogni giorno il momento di andare a dormire li aiuterà a non notare un cambiamento così improvviso quando dovranno svegliarsi la mattina per andare a scuola.
Si consiglia inoltre di rivedere i contenuti del corso precedente durante l’estate. Se i bambini hanno i compiti, è preferibile che ne facciano una piccola quantità ogni giorno, invece di farli tutti insieme all’ultimo momento. In caso contrario, possiamo proporre alcuni esercizi o acquistare dei libri di compiti per le vacanze. In questo modo, non perderanno completamente il ritmo e impediremo loro di provare una certa insicurezza quando torneranno in classe.
Promuovere un atteggiamento positivo
L’atteggiamento che gli adulti adottano prima della fine delle vacanze è importante. Se trasmettiamo negatività e stress ai bambini, sentiranno lo stesso. È preferibile trasmettere loro la felicità di tornare a casa nostra, a dormire nel proprio letto, a giocare con i suoi giocattoli.
I genitori devono mettere in evidenza le cose belle del tornare a scuola, come ritrovare i compagni e raccontare loro le esperienze estive o rifare l’attività extracurricolare che piace così tanto.
Anche l’acquisto e la preparazione del materiale scolastico può aiutare i bambini ad abituarsi alla routine: acquistare lo zaino, i quaderni, i libri e l’astuccio possono trasformarsi in momenti di gioia ed eccitazione. Fate partecipare i vostri figli a questa attività, magari scegliendo i colori del materiale scolastico e provate a vivere questo momento insieme con entusiasmo.
Mostrarsi disponibili
Se il bambino mostra ancora grande riluttanza o rifiuto di tornare a scuola, provate a parlargli. Ascoltate le sue motivazioni senza giudicarlo e senza sminuire l’importanza dei suoi sentimenti. Cercate di capire se prova ansia per la difficoltà del nuovo corso, o se riceve un cattivo trattamento da un compagno di classe o un insegnante ed offritegli il vostro aiuto.
Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Caballero, M. J. C., & Ochoa, G. M. (2001). Autoestima y percepción del clima escolar en niños con problemas de integración social en el aula. Revista de psicología general y aplicada: Revista de la Federación Española de Asociaciones de Psicología, 54(2), 297-311.
- Convertini, G., Krupitzky, S., Tripodi, M. R., & Carusso, L. (2003). Trastornos del sueño en niños sanos. Arch argent pediatr, 101(2), 99-105.