Il babywearing ergonomico: l'educazione tra le braccia che si assapora in famiglia
Il babywearing ergonomico, quello che si realizza nella maniera corretta, favorisce una sintonia meravigliosa tra la mamma o il papà e il loro bebè. Perché l’educazione tra le braccia promuove l’attaccamento e, contemporaneamente, ci permette di continuare a mantenere quell’ambiente così simile a quello in cui viveva nostro figlio quando si trovava ancora nel ventre.
L’argomento del babywearing, ben lontano dal costituire una semplice moda, non è che la prosecuzione di una pratica adottata da molto tempo, in diverse culture. Per rendercene conto, è sufficiente vedere le donne africane svolgere i loro compiti quotidiani portando con perfetta naturalezza i loro bebè sulle spalle. Allo stesso modo, in paesi come il Guatemala sono caratteristici i porteos aguayos, realizzati in bellissimi tessuti etnici.
Quindi non si tratta solamente di un capriccio dei tempi moderni. Si tratta di una forma di educazione, di un’arte ancestrale radicata in antiche culture e anche in molti animali. Essere una “mamma canguro” o “un papà portatore” offrirà al vostro bebè numerosi benefici per la loro crescita e la loro emotività. Anche se, va detto, tutto ciò deve essere realizzato nella maniera corretta.
Nelle righe che seguono, vi spieghiamo come fare.
Babywearing sì o babywearing no
Il babywearing è qualcosa che devono apprezzare i genitori e nessun altro. Si tratta di una scelta personale che possiamo combinare o meno con l’uso del passeggino. Ciononostante, è importante che un aspetto sia chiaro: il babywearing deve essere ergonomico. Dobbiamo conoscere in ogni momento qual è la posizione migliore per i nostri figli.
Nelle righe che seguono vi spieghiamo quali possono essere i benefici che ne derivano:
- Favoriamo un’adeguata stimolazione precoce. I nostri figli scopriranno il mondo tra le nostre braccia, con affetto e sicurezza. Tutto ciò che li circonda viene visto in un altro modo, che si trovi tra le braccia di mamma o papà o a bordo di un passeggino.
- Se il porta bebè è ergonomico, ridurremo le coliche del bambino e miglioreremo il suo sviluppo psicomotorio.
- I bambini piangono molto meno quando si trovano nel porta bebè che a bordo del passeggino. Si sentono rilassati in ogni momento.
- La temperatura corporea è più stabile. Il contatto diretto con nostro figlio è molto benefico, anche per regolare il suo ritmo cardiaco e quello respiratorio.
- Al ritorno a casa, dormirà più facilmente. Il babywearing è molto rilassante. Inoltre, contrariamente a ciò che molte persone pensano, non comporta nessun carico sulla nostra schiena, a patto, naturalmente, di eseguirlo correttamente.
- Non dobbiamo nemmeno dimenticare qualcosa di molto importante: quando porterete il vostro bebè in questo modo, disporrete di maggior libertà di movimento. Godrete di un accesso migliore ai trasporti pubblici, ai negozi… Il mondo di chi usa il babywearing è molto più libero, e il “passeggero” viaggia più intimo e sicuro.
Come devo eseguire il babywearing?
In primo luogo, dovete ricordare due aspetti fondamentali: il bambino o la bambina non deve mai rimanere “appeso/a”. Dobbiamo fare in modo che assuma una posizione fisiologica naturale. Allo stesso modo, è necessario che nostro figlio non sia attaccato a noi al punto da non vedere altro che il nostro petto o la nostra schiena.
Quindi, fate in modo che disponga di un campo visivo sufficiente: il babywearing costituisce un grande stimolo, ma per sfruttarlo dobbiamo saper creare le condizioni di comodità perfette.
Il porta bebè per i neonati
I neonati devono essere completamente avvolti, in modo da rispettare la loro postura fisiologica in flessione. Dobbiamo raccogliere la loro testa e rispettare l’apertura delle anche. Inoltre, le ginocchia devono rimanere più in alto del loro posteriore (le fasce porta bebè, in questo caso, sono perfettamente adeguate).
Quando il bebè è già in grado di sedersi
Un bebè che già si siede da solo possiede uno sviluppo psicomotorio un po’ più raffinato. È già in grado di sostenere la testa e mantenere la schiena più o meno diritta. In questo caso, dobbiamo fare uso di un porta bebè che gli conceda un po’ più di autonomia.
- La sua schiena deve essere sempre raccolta, così come la sua testa, nel caso in cui gli accada di addormentarsi. Non dobbiamo nemmeno dimenticare il nostro corpo: quindi dovrete cercare un porta bebè che distribuisca in maniera uguale il peso sulle vostre spalle.
- Le fasce porta bebè rigide ed elastiche, le fasce ad anelli, i marsupi ergonomici e i tonga sono ausili perfetti in questa seconda fase.
Quali tipi di porta bebè esistono?
Molti. Non ci sbagliamo se vi diciamo che esistono molti tipi di porta bebè e che si tratta solo di sapere quali sono le necessità di nostro figlio e con quali ci sentiamo più comodi e sicuri. Ecco alcune scelte a vostra disposizione:
- Fasce porta bebè rigide ed elastiche. Si tratta di teli lunghi più di 3 metri, che vi consentono di trasportare il bebè in un’infinità di posizioni.
- Fasce ad anelli. Sono teli di 2 metri cuciti a un paio di anelli metallici. Ideali per quando il bebè è già in grado d sedersi e sostenersi da solo.
- Mei Tai. Si tratta di un tessuto quadrato di tela con quattro bande che partono dalle estremità: due nella parte inferiore a formare una cintura che si lega alla vita e e due bande superiori che fungono da marsupio. Indicato quando il bebè è già capace di sostenersi.
- Tonga. Sono porta bebè particolarmente adatti per l’estate. Sono composti da una rete in cotone con un solo punto di appoggio posto sulla spalla. Particolarmente comodi.
- Marsupi ergonomici. Un vero classico, sono i preferiti dai papà. Si tratta di marsupi con cintura e bretelle che si chiudono con ganci o velcro. Rispettano la fisionomia del bebè e risultano molto facili da usare e comodi per trasportare il nostro bambino.
Che cosa aspettate? Il babywearing è una meravigliosa avventura da assaporare in famiglia.
Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Acuña, E. L., & Ruiz, M. S. (2014). El porteo ergonómico. PediatríaIntegral, 774. https://www.pediatriaintegral.es/wp-content/uploads/2015/03/Pediatria-Integral-XVIII-10.pdf#page=66
- Martín-Martín, R., Fajardo-Hervás, B. E., & Agea-Cano, I. (2019). ¿ Qué ventajas e inconvenientes presenta el porteo ergonómico del bebé?. Paraninfo Digital, 1-5. http://ciberindex.com/index.php/pd/article/view/e058