La maternità: voglio diventare mamma, ma sarò pronta?

La maternità non è un gioco da ragazze, ma di certo offre molti benefici e un'esperienza unica. Se vi state domandando se siete pronte, questo articolo fa al caso vostro.
La maternità: voglio diventare mamma, ma sarò pronta?
María Alejandra Castro Arbeláez

Scritto e verificato la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 29 settembre, 2021

Cento anni fa, la maternità era un’imposizione. Si riteneva che per il solo fatto di essere donna si fosse già nate per avere figli. Oggi, fortunatamente, possiamo scegliere se vivere l’esperienza della maternità e se è ciò che vogliamo veramente. E io, con tutti i suoi pro e contro, voglio essere madre.

Ricordo che da piccola mi piaceva giocare con le bambole. Amavo prendermi cura di loro, dar loro da mangiare e portarle a passeggio. Mi sentivo responsabile e matura, e non esitavo a sgridarle quando si comportavano male. Era molto piccola, ma sapeva già di essere nata per questo.

“Mamma, voglio essere una madre” dissi un giorno a mia mamma. Lei mi sorrise e mi disse che era ancora troppo giovane per sapere cosa volevo. Dovevo ancora crescere, studiare e scoprire me stessa; solo allora avrei potuto fare la scelta più giusta. 

Voglio essere mamma ma… come faccio a sapere se sono pronta?

Sono passati molti anni da allora. Ho vissuto innumerevoli esperienze, ho conosciuto tante persone e ho scoperto cosa voglio dalla vita. I miei sogni cambiati: ora, tra le mie priorità, c’è trovare un buon lavoro e realizzarmi professionalmente, ma continuo a perseguire il mio sogno.

Voglio essere una madre, ancora oggi. Voglio ancora avere il mio bambino tra le braccia, sentirlo mentre mi chiama “mamma”, osservare i suoi primi passi e confortarlo quando ne ha bisogno.

La maternita oggi.

 

Ma negli anni non è solo il mio desiderio a essere cresciuto, lo sono anche le mie paure. Paure che non mi attraversavano nemmeno la mente quando ero una bambina. “E se non fossi una buona madre? Se mio figlio non mi volesse bene? E se qualcosa andasse storto?”. Sono molte le domande che ci si pone a riguardo. Domande a cui nessuno sa rispondere, inclusa io stessa.

Non so se sono pronta, o se un giorno lo sarò. Lo chiedo ai miei amici e alla mia famiglia e tutti mi dicono la stessa cosa: “non sai mai quando sei pronta”. Semplicemente, ognuno cerca di tirare fuori il meglio di sé e fare il meglio che può.

La maternità mi rende entusiasta

Nonostante tutte le paure che abbiamo menzionato, l’emozione di essere madre è molto più forte di tutto. Sentire il bambino muoversi dentro di me è uno dei sogni più belli del mondo. Non mi interessa provare fastidi fisici né temo il dolore del parto: vedere il viso di mio figlio appena nato ripagherà tutta quella sofferenza.

So che mi aspettano lunghe notti insonni, perché il bambino piangerà o non vorrà dormire. Ci saranno fasi in cui mi sentirò molto stanca e sopraffatta da tutto, e anche lo stress potrà pervadermi. Sono umana e consapevole che essere madre non è un compito facile.

Molte donne credono che mettere al mondo dei figli sia semplice, un’esperienza in cui la felicità è presente 24 ore al giorno. Purtroppo quando diventi mamma scopri che non tutto è rose e fiori.

Il futuro di un figlio è sempre opera di sua madre

-Napoleone Bonaparte-

Alcuni di loro cadono nella depressione post-partum; altri, in uno stato di bovarismo che finiscono per scaricare sui propri figli. Questo perché il ruolo della maternità è da sempre mitizzato; nessuno ci dice che, sebbene le luci siano molto più luminose delle ombre, queste ultime continuano a esistere.

Essere consapevoli che come madri avremo brutte giornate è un principio che va acquisito. Non ci rende persone cattive o madri cattive, anzi. Sapere quali sono i nostri limiti, sbagliare e cadere mille volte sarà molto più educativo di qualsiasi consiglio velato di buone intenzioni.

Amerò mio figlio senza riserve

Mamma e figlia sul molo.

 

Amerò mio figlio sopra ogni cosa. Ho intenzione di supportarlo in tutto e farlo sentire al sicuro al mio fianco. Gli insegnerò a rispettare gli altri e a credere in se stesso. È vero che non potrò proteggerlo da tutto, ma, come tutti, imparerà a rialzarsi.

Non lo umilierò mai né lo farò sentire inferiore. Lo sgriderò e lo punirò quando fa le cose sbagliate, ma gli spiegherò il perché. Non sarò una di quelle madri che non ascolta i propri figli perché ha di meglio da fare. Sarò sempre pronta ad ascoltarli e a dare loro dei consigli.

So che non posso essere una madre perfetta, ma so anche che posso essere una buona madre. Non cercherò di fingere di essere ciò che non sono e cercherò di non fare una tragedia degli errori che commetto. Tutto prende il proprio posto in questa vita, e con un’educazione basata sull’amore, il rispetto e lo sforzo, niente può andare storto.


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