Come migliorare la digestione attraverso l'alimentazione

Migliorare la salute dell'apparato digerente attraverso la dieta è semplice e dà subito dei risultati nei disturbi come acidità, reflusso, nausea, mal di testa e via dicendo.
Come migliorare la digestione attraverso l'alimentazione
Silvia Zaragoza

Scritto e verificato la nutrizionista Silvia Zaragoza.

Ultimo aggiornamento: 03 marzo, 2023

Un apparato digerente che funziona bene assicura la corretta assimilazione dei nutrienti e una buona salute fisica e mentale. È formato da un insieme di organi che, attraverso la secrezione di sostanze come enzimi e succhi gastrici, scompongono ogni alimento in particelle più piccole. Migliorare la digestione attraverso l’alimentazione è possibile: vediamo come.

Lo sapevate che un’alterazione in una qualsiasi delle fasi della digestione può causare disagio o deficit nutrizionale? In questo articolo, vi diremo come migliorare la digestione attraverso l’alimentazione.

Il vostro apparato digerente gode di buona salute?

Uno studio del 2010 ha determinato che quasi il 50% degli italiani soffriva di una patologia digestiva, e questi dati sono in aumento. La maggior parte di questi disturbi sono legati all’intestino, in quanto è proprio lì che si trovano i batteri responsabili della fine della digestione.

In sintesi, accade che gli alimenti che non sono stati ben digeriti nello stomaco siano fermentati da batteri microbici che danno origine a sintomi diversi come:

  • Gonfiore addominale.
  • Gas ed eruttazioni.
  • Reflusso e acidità.
  • Pesantezza.
  • Intolleranze alimentari.
  • Nausea e vomito.
  • Diarrea o costipazione.

Possono anche essere accompagnati da prurito, mal di testa, disturbi dell’umore, stanchezza, perdita di peso dovuta a mancanza di appetito o aumento di peso.

Dieta salutare

Fattori che alterano la salute dell’apparato digerente

Le cause sono molteplici, tuttavia evidenziamo:

  • Uso frequente di farmaci antinfiammatori e antiacidi.
  • Stress.
  • Cattiva alimentazione
  • Fumo.
  • Inattività fisica.

Di conseguenza, diminuiscono la qualità e la quantità di batteri intestinali, la secrezione di acido cloridrico e gli enzimi digestivi. Anche i marcatori infiammatori e metabolici nel sangue si trovano alterati. Pertanto, affrontando la causa principale, questi sintomi possono essere migliorati.

Il microbiota: fondamentale per migliorare la digestione

Il microbiota è l’insieme di microrganismi (virus, batteri e funghi) che vivono principalmente nell’intestino crasso. Sono responsabili della sintesi di nutrienti come la vitamina K, stimolano il sistema immunitario e ci proteggono dalle infezioni. Inoltre, influenzano il nostro comportamento, l’umore e lo sviluppo di obesità, sovrappeso, diabete, ecc.

In generale, di solito c’è un equilibrio tra il numero e il tipo di specie che tende ad essere alterato dall’aumento della permeabilità della parete intestinale, che impedisce il passaggio delle tossine. Come può essere ripristinato? La risposta è mangiare sano fin dalla nascita.

Corretta alimentazione

Guida pratica per migliorare la digestione attraverso l’alimentazione

L’alimentazione probiotica

Quando si parla di probiotici, si intende tutti quei microrganismi che vivono nell’intestino. Assumere probiotici è il primo passo per ripopolare l’intestino e migliorarne la funzione. Sebbene siano venduti in compresse o polveri, ci sono alimenti che hanno subito un processo di fermentazione e che li contengono di per sé.

Inoltre, hanno il vantaggio di resistere alla digestione dello stomaco, quindi arrivano vivi all’intestino. Quali sono gli alimenti che contengono probiotici?

  • Yogurt naturale.
  • Kefir. È simile allo yogurt.
  • Tè Kombucha.
  • Crauti (cavolo).
  • Miso (pasta di soia usata per fare le zuppe).

L’alimentazione prebiotica per migliorare la digestione

Una volta ripristinata la funzione intestinale e i sintomi sono migliorati, è il momento ideale per introdurre i prebiotici nella dieta. In caso contrario, avvertirete una maggiore sensazione di gonfiore, pienezza e gas.

Un prebiotico è il nutriente di cui si nutrono i probiotici. I prebiotici sono: le fibre fermentabili, i polifenoli (antiossidanti naturali) e i grassi sani. Vediamoli uno per uno.

  • Fibre fermentabili. Si trovano nella frutta (banana, carota e mela cotta), verdura (porro, finocchio, cipolla, asparagi e carciofi), cereali (farina d’avena, che aiuta anche a ridurre il colesterolo) tuberi (patate e patate dolci cotte e raffreddate che rilasciano amido), legumi ben cotti e semi (di lino e chia).
  • Riso integrale cotto e poi raffreddato, meglio se riscaldato un po’ prima di consumarlo a bassa temperatura.
  • Polifenoli. I polifenoli sono antiossidanti presenti nei frutti rossi, nel cacao puro e nelle spezie. Per quanto riguarda il cioccolato, è raccomandato purché la percentuale di cacao sia almeno del 70%. Ricordate che nero non è sinonimo di ricco di cacao.
  • Grassi sani. Sono gli omega 3 presenti nel pesce azzurro (salmone, tonno, sardine, sgombri, ecc.) e nelle noci. Inoltre sono inclusi olio extra vergine di oliva e avocado. Hanno un effetto antinfiammatorio e sono le componenti principali delle membrane cellulari. Pertanto, è bene consumarli ogni giorno.

Migliorare la digestione attraverso l’alimentazione è semplice, non pensate? Se avete ulteriori dubbi, vi consigliamo di consultare il medico di famiglia o il dietologo per valutare il vostro caso e consigliarvi.


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