Crossover learning: cos'è e in cosa consiste
Secondo il crossover learning, le risposte alle seguenti domande sono sì: uno studente può imparare la storia dell’arte visitando un museo? I bambini potrebbero riconoscere alcune specie di piante durante una gita? È possibile che le nozioni matematiche e statistiche aiutino gli adolescenti a pianificare progetti sociali?
Questo è vero, principalmente, perché l’idea fondamentale su cui si basa il cross-learning è alla base di tutte le domande. Il che fa riferimento alla necessità di stabilire un connubio tra i contenuti appresi a scuola e le situazioni informali, piacevoli e attraenti per gli studenti, come condizione affinché avvenga un apprendimento veramente significativo.
Crossover learning o apprendimento incrociato
È un modello di apprendimento che mira a unire ambienti educativi formali e informali. Pertanto, da una prospettiva globale dell’istruzione, l’apprendimento incrociato mira a stabilire connessioni tra contenuto accademico e apprendimento quotidiano. Cioè, mira a collegare il curriculum scolastico con esperienze al di fuori dell’ambiente scolastico.
In questo senso, il rapporto Sharples 2015 parla di cross-learning come ambiente di apprendimento alternativo al di fuori della classe. Si tratta di uno studio condotto dall’Institute of Educational Technology della Open University nel Regno Unito, in relazione al crossover learning, in cui vengono esplorate nuove forme di insegnamento che collegano la classe con l’apprendimento incidentale.
Afferma che “ l’ apprendimento nelle scuole e nelle università può essere arricchito da esperienze della vita quotidiana; e l’apprendimento informale può essere approfondito aggiungendo domande e approfondimenti dalla classe”.
Quindi, la cosa interessante dell’apprendimento incrociato, come indica il nome, è stabilire trasferimenti e connessioni incrociate tra diversi contesti di apprendimento.
E come indica il rapporto a cui si fa riferimento, “ questi collegamenti funzionano in entrambe le direzioni”. In altre parole, sia l’apprendimento accademico che quello quotidiano vengono risignificati, arricchiti e approfonditi quando sono collegati.
Crossover learnig per motivare e suscitare interesse negli studenti
Da un punto di vista motivazionale, il cross-learning costituisce una metodologia didattica interessante per gli educatori perché collegare i contenuti curriculari con altri più vicini e conosciuti dagli studenti è un modo per risvegliare la loro attenzione e interesse per l’apprendimento.
Molti contenuti curriculari tipici di un contesto educativo formale possono essere appresi meglio se vengono “portati” fuori dalla classe. In altre parole, come suggerisce l’apprendimento incrociato, molte materie scolastiche potrebbero essere molto più attraenti se collegate alla pratica.
Con i quali, ci sono esperienze quotidiane che, in un contesto di cross-learning, sono considerate opportunità di apprendimento, come le escursioni all’aria aperta e nella natura, le visite a musei, teatri o mostre o la partecipazione a feste popolari.
In tutte queste situazioni, gli studenti possono interpretare le realtà quotidiane per loro più stimolanti, alla luce delle conoscenze che apprendono a scuola.
Crossover learning e nuove tecnologie
Ai nostri giorni, le nuove tecnologie hanno causato cambiamenti nelle modalità di insegnamento e apprendimento. Grazie a loro, le opzioni di apprendimento sono state notevolmente sviluppate e diversificate, sia in contesti formali che più informali.
Con la quale, sia all’interno che all’esterno dell’aula, la tecnologia gioca un ruolo fondamentale. I nuovi ambienti virtuali, le piattaforme didattiche e la formazione online sono diventati oggi strumenti essenziali per abilitare e migliorare la formazione delle persone.
Quindi, ha molto più senso scommettere su una metodologia di cross-learning, supportata, a sua volta, dalle nuove tecnologie, per cercare di garantire alle persone, in questo modo, una formazione più completa, complessa e permanente.
La necessità di collegare conoscenze e contesti formali e informali dell’istruzione
Oltre alla riconosciuta necessità di un’istruzione regolamentata, formale e istituzionalizzata, allo stato attuale è quasi indiscutibile anche l’importanza dell’apprendimento informale, un apprendimento che avviene in modo più naturale in qualsiasi momento e luogo e che, per molte persone e in molte circostanze, è più tirocini coinvolgenti ed entusiasti.
In generale, l’apprendimento informale è più legato all’ambiente, all’esperienza e alla pratica delle persone. Rispondono, per la maggior parte, a motivazioni intrinseche, gusti e bisogni molto specifici del discente. E sono collegati a vari obiettivi di apprendimento, conoscenze e contenuti attitudinali e procedurali.
Nella società odierna, è importante che sia l’istruzione formale che quella informale siano considerate nella formazione delle persone. Perché, come sostiene il cross-learning, la vera formazione implica l’appropriazione della conoscenza accademica, ma anche della conoscenza quotidiana.
Con questo, è molto importante che ciò che accade all’interno dell’aula possa incrociarsi con ciò che accade al di fuori di essa, nella vita di tutti i giorni e viceversa.
Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Sharples, Mike; Adams, Anne; Alozie, Nonye [et al.] (2015). “Innovating Pedagogy 2015: exploring new forms of teaching, learning and assessment, to guide educators and policy makers”. Open University Innovation Report 4. Milton Keynes: The Open University. Recuperado de https://iet.open.ac.uk/file/innovating_pedagogy_2015.pdf
- Pereira, S., Fillol, J. y Moura, P. (2019). El aprendizaje de los jóvenes con medios digitales fuera de la escuela: De lo informal a lo formal. Comunicar: Revista Científica de Comunicación y Educación, 27(58), pp. 41-50.
- Breuer, H., Baloian, N. y Konow, R. (2007). Integración móvil de aprendizaje formal e informal. In Proceedings of the Interacción 2007 workshop. Zaragoza, Spain. Retrieved from http://www. aipo. es/articulos/1/12437 (v2). pdf.
- Fernández García, C. M. y Rodríguez Menéndez, M. D. C. (2005). Educación formal, no formal e informal en el Espacio Europeo: nuevas exigencias para los procesos de formación en educación. Aula Abierta, 85. Recuperado de http://digibuo.uniovi.es/dspace/bitstream/10651/26947/1/AulaAbierta.2005.85.45-56.pdf
- Ballineas, A. N. M. (2011). La familia y el museo como sistemas creativos, propicios para el aprendizaje informal (Doctoral dissertation, Universidad Autónoma de Madrid).