Mio figlio non vuole andare a scuola. Che cosa faccio?

Mio figlio non vuole andare a scuola. Che cosa faccio?
María José Roldán

Revisionato e approvato da lo pedagoga María José Roldán.

Ultimo aggiornamento: 01 febbraio, 2023

Per alcune famiglie, la frequenza scolastica quotidiana rappresenta una vera e propria sfida. Quando il bambino non vuole andare a scuola, infatti, la situazione diventa di difficile gestione, sia per i genitori che per i maestri.

Se questa è la situazione in cui vi trovate, fate attenzione alle seguenti raccomandazioni.

Ricordate in quale momento è comparso questo comportamento

Se vostro figlio era felice di andare a scuola e, a partire da una certo giorno, ha smesso di volerci andare, fate molta attenzione. Potrebbe trattarsi di un segnale che indica che gli è successo qualcosa. Parlate con lui e cercate di scoprire che cosa è successo, mettendolo a suo agio e facendogli sapere che lo appoggerete in tutto ciò di cui possa aver bisogno. Dovrete anche recarvi a scuola e parlare con la maestra, la psicologa o il preside, in base a ciò che vi sembra più opportuno. Non sottovalutate mai il rifiuto di un bambino di andare in un luogo dove prima era felice e indipendente, soprattutto se tale rifiuto è comparso in maniera improvvisa.

Una questione di debolezza?

È possibile che siano i lunedì a portare con sé un po’ più di debolezza del solito, al punto che vostro figlio si rifiuta di andare a scuola. Se il problema è questo, rassegnatevi: dovrete adattarvi e fare i conti con i lunedì. Riconsiderate anche l’ora in cui il bambino va a letto la sera. Se non dorme a sufficienza, la mattina del giorno dopo non avrà la minima voglia di alzarsi.

Non bisogna sottovalutare il rifiuto di un bambino di andare in un luogo dove prima era felice

Riesaminate anche le condizioni della sua camera da letto. Fate in modo che possa garantirgli un vero riposo notturno: rumori, illuminazione, temperatura, condizioni del letto, dei pigiami, ecc. Fate attenzione alla sua respirazione: alcuni bambini con il setto nasale deviato o con una congestione respirano male e, di conseguenza, non riposano in maniera adeguata.

Osservate il comportamento di vostro figlio in altri ambienti

Se vostro figlio ha difficoltà anche ad andare in altri luoghi e rimanere senza i suoi genitori, allora il problema potrebbe non essere la scuola, ma il vostro bambino. Se non vuole andare a scuola, ma piange anche quando è il momento di rimanere a casa della nonna o di un amichetto, oppure a una festa di compleanno (luoghi in cui, di solito, i bambini di divertono un mondo), allora è possibile che vostro figlio sia un bambino insicuro e timoroso. Adottate alcune strategie per renderlo sicuro di se sesso e osservate i risultati.

Comunicate con altre madri della sua classe

Parlate con altre madri. È sempre un’ottima cosa sapere se, a scuola, tutti i bambini si sentono a loro agio o se esiste una qualche situazione di bullismo che coinvolge tutti oppure un gruppo. Se vostro figlio si è rifiutato di dirvi che cosa accade, in questo modo potrete ricevere qualche informazione in più e sapere se gli è successo qualcosa.

Mantenete una buona comunicazione con vostro figlio

In una casa dove la comunicazione è buona, i bambini si sentono sicuri dell’affetto e del sostegno dei loro genitori. In queste circostanze saranno in grado di chiedere aiuto o parlare di situazioni difficili che stanno attraversando. Saprete così per quale ragione non vogliono andare a scuola. Ascoltateli con empatia, date fiducia alle loro parole e non sottovalutate le loro difficoltà. Ciò che per voi è una sciocchezza, per il vostro piccolo può essere qualcosa di grande.

Se vostro figlio non vuole andare a scuola, cercate di scoprire se si verificano episodi di bullismo

Fate attenzione ai problemi di salute

Un altro segnale del fatto che vostro figlio non si sente bene a scuola consiste nell’apparizione di malattie repentine come febbre, diarrea, dolori di stomaco o mal di testa. Se vostro figlio si lamenta continuamente di qualcuno di questi disturbi, consultate il suo pediatra e cercate di scoprire se si tratta davvero di una malattia fisica oppure di un disturbo emotivo.

Fate attenzione ai suoi giochi e ai suoi disegni

I bambini riproducono la loro realtà nei loro giochi e nei loro disegni. Osservateli quando giocano con le bambole, ascoltate i loro dialoghi e fate attenzione alla situazione che stanno ricreando all’interno del gioco.

Qualcosa di simile accade con i disegni. Permettete loro di esprimersi con libertà; poi osservate l’eventuale presenza di qualcosa che possa indicarvi per quale motivo non vuole andare a scuola.

Se vostro figlio non vuole andare a scuola, cercate l’aiuto di uno specialista

Naturalmente, ogni madre conosce il proprio figlio. Indubbiamente, grazie sia alle raccomandazioni che vi abbiamo dato sia alla vostra intuizione di madre, riuscirete a scoprire se vostro figlio sta attraversando una difficoltà reale. Non sottovalutatelo. Immaginate che cosa può significare trovarsi 6 o 8 ore di fila in un luogo nel quale, qualunque sia la ragione, vi sentite male. Ora immaginate che tutto ciò accada sempre, giorno dopo giorno.

Se vostro figlio non vuole andare a scuola e avete la sicurezza, oppure il semplice sospetto, che in quel luogo non si trova a suo agio, cercate l’aiuto di uno psicologo che possa aiutarlo a diventare più forte e a dotarsi degli strumenti per difendersi o per farvi sapere che cosa sta davvero accadendo.

Richiedete l’intervento delle autorità scolastiche. Sono lì proprio per ascoltarvi e garantire il sano sviluppo di vostro figlio.


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